2018: dieci indimenticabili frammenti di sport… oltre il tennis

Non solo le imprese di Nadal, Federer e Djokovic in questo 2018. Ecco 10 dei più importanti ed eclatanti eventi accaduti nel mondo dello sport durante quest'annata densa più che mai di emozioni

[tps_title]4.SCI ALPINO[/tps_title]

GIOCHI OLIMPICI:  17 FEBBRAIO. Gangwon Province, Jeongseon Alpine Centre (Corea del Sud). Il graffio di Ester Ledecka.

Supergigante femminile. I giochi sono fatti: l’avvenente austriaca Anna Fenninger in Veith guida la classifica con soli 10 centesimi di vantaggio sulla rappresentante del Liechtenstein Tina Weirather; terza, appena un centesimo dietro, la svizzera Lara Gut. Un podio di tutto rispetto completamente occupato dai paesi alpini. Subito dopo ci sono le italiane Schnarf e Brignone, solo sesta il mito vivente della velocità, l’americana Lindsey Vonn (già Kildow) all’ultima olimpiade della carriera. I telecronisti TV di tutto il mondo stanno già tirando le somme e commentano il risultato finale. Nessuna tra le ultime che ancora devono disputare la gara è in grado di inserirsi nelle posizioni di vertice. Al cancelletto di partenza con il pettorale 26 si presenta la ceca Ester Ledecka, snowboardista specializzata nello slalom gigante parallelo. Si diletta anche nello sci alpino, ma con scarsi risultati: il suo miglior piazzamento è infatti un settimo posto in Coppa del mondo nel 2017 in una discesa libera in Canada. Ester si dà la carica battendosi i guanti sul petto e poi si lancia per la sua prova; affronta le prime semicurve con troppa foga e stringe le traiettorie in modo eccessivo, in seguito le sue linee si fanno più morbide e nella parte centrale del percorso è scorrevole e decisa. Ora aggredisce la pista al meglio e al secondo intermedio è davanti a tutte di 2 decimi. In un paio di occasioni arriva lunga in curva e si fa sorprendere leggermente da un dosso maligno che affronta un po’ goffamente, questi microscopici errori le fanno perdere qualcosa, ma rimane sempre in vantaggio anche se di soli 4 centesimi. Continua a sciare alla grande, sul finale prende velocità e arriva a toccare i 90 km all’ora, sul salto conclusivo si sbilancia, spigola ed è costretta ad alzare le punte degli sci, si ricompone in un attimo e si raggomitola nella classica posizione ad uovo per fiondarsi verso il traguardo. E’ arrivata, derapa per frenare e si ferma al centro del parterre innevato. Nel box destinato alla prima classificata la Veith contiene il suo stupore mettendosi la mano davanti alla faccia e poi si esibisce nel suo splendido sorriso, stavolta solo di circostanza. La reazione della Ledecka rimarrà memorabile: le braccia gli scivolano lungo i fianchi, sembrano paralizzate, il capo fissa un punto indefinito che naturalmente è il display illuminato con il suo tempo in bella mostra. Passano attimi infiniti in cui rimane immobile e non realizza l’accaduto. Cerca di scuotersi rivolgendo lo sguardo, ancora perso, dalla parte opposta degli spalti. A bocca aperta comincia a muoversi lentamente spingendo debolmente sui bastoncini, vaga senza sapere dove dirigersi. Incredula continua a essere ipnotizzata dal tabellone, sembra avere il sospetto che ci sia qualcosa di sbagliato, starà pensando che il cronometraggio non abbia funzionato a dovere. E’ tutto vero, non è un sogno: è prima per un solo centesimo ! La telecamera le si avvicina, lei apre delicatamente le labbra in una smorfia più che in un sorriso, si passa la lingua tra i denti, scuote la testa e si lascia sfuggire in un sussurro la parola “No” , più che sentirla si intuisce. E invece si ! Ester, sei campionessa olimpica !  Contro ogni pronostico una virtuosa dello snowboard ha battuto tutte le migliori dello sci alpino. Dopo pochi giorni bisserà il successo nel suo amato slalom gigante parallelo con la tavoletta sotto i piedi e la ventiduenne di Praga diventerà la prima donna nella storia ad aggiudicarsi due titoli olimpici nella stessa edizione dei giochi invernali in due sport differenti. Enorme.

ledecka

10 comments
  1. Bravo Nick, sapevo che il resoconto più lungo sarebbe stato quello sul ciclismo, ma non avrei mai immaginato che se la sarebbe giocata fino all’ultimo col curling. Una carrellata di emozioni raccontata con precisione e stile, al di sopra delle parti. Bravissimo

    1. Grazie. Eh si, col ciclismo sono andato via liscio come l’olio…e non mi sono accorto di quanto stessi “allungando”. Come si dice ? Non si interrompono le emozioni ! 🙂 Comunque sia ho cercato di essere equilibrato e se devo proprio scegliere le storie che ho scritto con più piacere allora opto per le quattro delle Olimpiadi Invernali.

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