Australian Open: primi turni ostici per Nadal e Djokovic

Il serbo e il maiorchino esordiranno domani contro Florian Mayer e Fernando Verdasco in due esordi che potrebbero nascondere qualche insidia.

Quella di stanotte, sarà la seconda giornata d’esordi in quel di Melbourne, dove gli occhi e le attenzioni saranno puntati sui match che vedranno scendere in campo il n. 2 del mondo Djokovic e il combattente maiorchino Rafa Nadal, testa di serie n. 9.

IL PERCORSO DI DJOKOVIC – Il serbo, sarà opposto, nel match di chiusura della sessione serale, al temibile e muscolare spagnolo Fernando Verdasco, col quale peraltro nel torneo-preparazione di Doha, si era già dovuto misurare, in una sfida molto equilibrata ma vinta, durante la quale Nole, era più volte stato ad un passo da un tonfo al primo turno, che sarebbe stato quantomeno imprevedibile; alla luce dell’eseperienza in Qatar, l’incontro di oggi si rivela molto “laborioso”, con lo spagnolo che, come lo stesso fenomeno serbo ha dichiarato, si dimostrerà riluttante alla sconfitta, scendendo in campo senza alcun timore “reverenziale” nei confronti dell’ex n. 1 del mondo. Il campione serbo visto nell’esaltante finale di Doha, capace di mettere K.O Murray al terzo set, dovrebbe riuscire, pur se con qualche probabile difficoltà, a domare il guerriero di Madrid; nei successivi turni, il cammino verso l’incredibile settimo titolo in Australia per Nole si farebbe molto più semplice, antagonista, al secondo turno, dell’esperto ma al contempo privo di risposte concrete da opporre, Denis Istomin, col quale uscirebbe sicuramente e nettamente vincitore, qualificandosi per un agiato terzo turno con un altro spagnolo Carreno-Busta, partita, chiaramente più impegnativa di quella con il tennista uzbeko, ma che non può rappresentare per il “gommoso” serbo un vero ostacolo. Primo vero e proprio test, sarebbe l’ottavo di finale contro o il ritrovato e fresco vincitore di Brisbane Dimitrov, o con l’eterna promessa francese Gasquet, sfide sicuramente interessanti, ma lontane dall’essere minacciose per una eventuale prematura estromissione dal torneo australiano; idem dicasi per l’ottavo con il talentuoso e potente giovane austriaco Thiem, probabilmente non ancora pronto per una contesa 3 set su 5. Il N°2 del seed, arriverebbe fresco e centrato alle semifinali, dove ad attenderlo, ci sarebbero Rafa Nadal o il bombardiere canadese Milos Raonic, prime vere minacce, per il raggiungimento dell’attesissimo ed apertissimo epilogo con Murray.

LA SFIDA DI NADAL – Percorso più probante quello che spetta al tennista di Manacor, che dopo aver archiviato brillantemente con una vittoria in finale contro il belga Goffin il suo 2016 nel torneo d’esibizione di Abu Dhabi, ha iniziato ufficialmente la sua stagione nel colorato torneo-preparazione di Brisbane, dove dopo un paio di buone partite, si è dovuto arrendere al gigante Milos Raonic nei quarti di finale, dovrà esordire con l’innocuo veterano tedesco Florian Mayer, col quale però gli scontri diretti sono curiosamente pari; secondo turno anch’esso piuttosto tranquillo o con l’ex finalista 2006 proprio agli Aus Open Marco Baghdatis, o con il redivivo Youzhny, entrambi giocatori che non avrebbero armi da poter opporre al coriaceo Nadal; incontri che d’altra parte potrebbero mettere in palla il fuoriclasse spagnolo in vista dello scoppiettante terzo turno contro Zverev (quello forte dei due fratelli), primo effettivo scoglio nella scalata di Rafa, partita che potenzialmente si potrebbe rivelare addirittura fatale, se Nadal non dovesse farsi trovare fin da subito pronto, viste la potenza e le numerosi armi di cui è dotato il russo classe ’97, sfida nella quale comunque, la legenda spagnola rimane favorita; ottavo interessante contro l’estroso e discontinuo Gael Monfils, proveniente da un ‘ottima stagione, finalmente senza acciacchi, potrebbe offrire valide contromosse, alla “ragnatela” in manovra dello spagnolo , dove cercherà in tutti i modi di non cadere, anche qui il pronostico pare sorridergli; sfida attesa invece quella contro Raonic, già killer a Brisbane di Rafa , che potrebbe riscattarsi proprio nel quarto di finale, che pone però a favore dello spagnolo la lunghezza 3 set su 5, fattore decisivo che potrebbe esaltarne le qualità fisiche straordinarie; eventuale proibitiva semifinale, vedrebbe il remake della barbara finale del 2012 conclusasi solo allo scoccare di una “scolastica 5° ora”, nella quale, per ovvi motivi, Nole è il favorito. Lo spettacolo è appena cominciato!

Di Antonio Mulone

0 comments
  1. Ho molto apprezzato lo stile fresco e vivace, caratterizzato da un’evidente competenza linguistica e tennistica di questo articolo. Pur essendo nuovo all’ambiente del tennis, ho potuto percepire la passione dello scrittore che, sapientemente unita a una certa maestria, mi ha fatto sentire ansioso ed eccitato, come se dovessi giocare io stesso il match della vita. Complimentoni!

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