FEDERER: “Ora mi sento bene, ho buone sensazioni”

Siamo ormai alla vigilia del Roland Garros 2015, mentre tutti danno per favorito il serbo numero 1 Nole Djokovic e vedono nell’eventuale quarto di finale tra lui e Rafa Nadal la finale anticipata c’è chi dall’altra parte del tabellone a fare spenti potrebbe forse essere la sorpresa di questo torneo: ROGER FEDERER. Certo è alquanto assurdo parlare di Roger come un’eventuale sorpresa di questo torneo, ma un pò la superficie, un pò il fatto che si giochi tre su cinque, fa si che lo svizzero non sia tra i favoriti assoluti di questo torneo che ha vinto una sola volta.
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Certo che dando un’occhiata al tabellone possiamo dire che allo svizzero è andata più che bene e se riuscirà a tenere la forma vista a Roma non dovrebbe avere problemi ad approdare almeno in semifinale eventualmente contro Nishikori. Scampato il pericolo di incontrare la sua bestia nera Rafa Nadal può guardare con ottimismo alle prossime due settimane, chissà se lo svizzero non riuscirà a fare l’ennesimo miracolo della sua leggendaria carriera. Di seguito riportiamo un intervista al campione svizzero realizzata dal quotidiano francese  “Le Figaro”.

Lo svizzero che giocherà il suo 17esimo Roland Garros dichiara:”Tante volte penso al 2009, è sorgente di motivazioni. Sono sempre molto felice di tornare a Parigi. L’atmosfera ed il sostegno del pubblico sono sempre straordinari. Dopo il 2009, sono stato sempre molto bene, è come rivivere le emozioni che ho avuto in quell’anno. Sono molto felice di averle vissute, anche nelle finali contro Nadal, spero che tutte queste esperienze mi aiutino. L’idea di partenza è quella di venire per giocare un buon torneo, spero che sarà il migliore possibile”.
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In questo torneo ha sempre avuto ottimi risultati: ottavi nel 2000 e nel 2014, quarti di finale nel 2001, 2010, 2013, semifinalista nel 2005 e nel 2012 e finalista 2006, 2007, 2008, 2011. Un’esperienza ed un vissuto che gli permette di parlare come un esperto della terra del roland garros. “Tutte le terre sono differenti, in funzione della durezza della sabbia, del vento, l’umidità, l’aridità. Bisogna sapersi adattare. Qui la terra è molto piu fine rispetto a Roma o in Svizzera, ma si tratta sempre di bellissimi campi molto ben lavorati”.

Il Re esordirà contro un qualificato, lontano dal quarto di tabellone di Djokovic e Nadal: “Il 2013 mi è costato parecchie energie. L’anno scorso ero in fase ascendente prima del Roland Garros, e giocavo bene partita dopo partita, non sentivo più dolore alla schiena, ma arrivato qui facevo molta attenzione ai miei colpi, invece di liberarli completamente. Dopo il Roland Garros sono tornato a giocare in modo più aggressivo, mi sono adattato alla mia nuova racchetta e ad Halle, Wimbledon e tutto il finale di stagione ho giocato molto bene“.

” Ora mi sento bene, ho buone sensazioni. Non voglio dire niente in merito ai risultati ma devo ragionare partita dopo partita. Dall’inizio della stagione tutto è andato bene, sono contento del mio livello. Ma attenzione, ci sono molti giocatori pericolosi. Devo adattare il mio gioco al campo e vedremo cisa succederà. Penso di avere la possibilità di andare lontano” continua il tennista di Basilea.
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Un Federer concentrato, accompagnato da Stefan Edberg deciso ad andare dritto per la sua strada, a fari spenti dato che tutte le attenzioni saranno su Nadal e Djokovic nell’eventuale quarto di finale. “E’ normale che tutta l’attenzione sia su di loro. Novak cerca di vincere il primo Roland Garros mentre Rafa cerca il decimo titolo, una cosa incredibile. Per me, non cambia granchè. Devo allenarmi e rispondere alle domande della stampa. Nadal ha una fiducia che nessuno ha al Roland Garros. Tutti i giocatori nel tabellone ne sono coscienti. Tutti gli anni è come obbligato a vincere e nonostante tutta la pressione resta ugualmente ingiocabile. Lui mette in fila un colpo dietro l’altro, è incredibilmente forte, trova degli angoli strepitosi ed ha un ritmo forsennato”.

Domani quindi si parte col secondo slam dell’anno chissà che Roger non sia capace di stupire il mondo riuscendo nell’impresa che pare quasi impossibile di vincere qui a Parigi. Vedremo come andrà il torneo. Certo che se Nole vuole arrivare in finale dovrà far fuori ai quarti ed in semifinale prima Rafa e poi Andy Murray, un altro dei favoriti d’obbligo del torneo…. Roger potrebbe approfittarne.

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