Federer: “Se torno al 100%, gli altri dovranno temermi”

Lo svizzero racconta la sua fase di recupero dall’infortunio, analizzando alcuni scenari del suo prossimo ritorno alle partite.

È alto il morale di Roger Federer. A circa 4 mesi dalla sua ultima partita ufficiale lo svizzero ha raccontato al quotidiano argentino La Nacion quali sono le sensazioni sul suo stato fisico e psicologico e quali sono le sue aspettative sul suo 2017 tennistico. Il 35enne di Basilea è apparso ottimista, non nascondendo la sua voglia di puntare a grandi traguardi.

STATO DI FORMA – «Nelle ultime 5 settimane ho sentito un notevole miglioramento. Mi mancano ancora 70 giorni per essere pronto e il prossimo periodo sarà decisivo per capire se potrò recuperare al 100%» ha detto Federer, che ha ammesso anche di essersi allenato lontano dai riflettori. «Anche se la gente ha visto solo foto mentre mi svagavo, in realtà ho anche lavorato duramente per riabilitarmi, ma non mi piace mettermi in mostra». Il periodo trascorso in Svizzera ha permesso a Roger di ricaricarsi anche dal punto di vista psicologico, dopo gli stressanti mesi di attività imposti dal circuito. «Sono riuscito anche a rilassarmi mentalmente, voglio sentirmi fresco sotto questo punto di vista perché nel tennis è molto importante»

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LA SFIDA – Ma quali sono i pensieri di Roger sulla ripresa dell’attività agonistica? «Non vedo l’ora di tornare a giocare. I prossimi mesi saranno molto interessanti. Io e Nadal saremo più indietro nel ranking e questo renderà i sorteggi divertenti». E poi lancia la sfida: «Se sarò al 100% della mia forma saranno gli altri tennisti ad avere problemi. Potrei affrontare alcuni dei migliori giocatori già ai quarti o agli ottavi. Il panorama cambia per tutti».

L’OBIETTIVO – A 35 anni compiuti, tornando a giocare da numero 15 o 16 del mondo, Roger non nasconde le sue ambizioni: «So di poter affrontare di nuovo i più forti e di vincere i tornei. Il mio sogno è quello di riconquistare titoli del Grande Slam e tornare ai vertici del ranking. A chi mi chiede se continuerò a giocare nel 2018 dico di sì, ma devo vedere se sarò in grado di giocare 5 tornei di fila senza problemi fisici».

 

 

 

8 comments
  1. A 35 anni è stata la miglior scelta che poteva fare Roger. Non è il novellino di 20 anni che ha bisogno di match per essere in palla. È il Dio del tennis e per fare i suoi miracoli con la racchetta ha bisogno che braccia, gambe e schiena stiano bene. La testa c’era prima e c’è anche ora . Forse non vincerà subito, ma vincerà ancora.

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