Goffin e Darcis, gli eroi del Belgio

I due singolaristi hanno trascinato la nazionale alla seconda finale di Davis Cup in tre anni.

Vent’anni fa, giorno più giorno meno, sulla terra rossa indoor del Flanders Expo di Ghent, il Belgio del capitano Eduardo Masso mandò in “serie B” la Francia di Yannick Noah nel play-off valido per l’ammissione al World Group 1998. Non era la prima volta, da quando il format della più prestigiosa coppa a squadre del tennis era stato cambiato, che i galletti retrocedevano; era già successo nel 1985, quando ai francesi furono fatali le trasferte prima in Paraguay e poi in Jugoslavia.

Nella sfida del ’97, Santoro e Pioline, largamente favoriti, persero i singolari della prima giornata (rispettivamente contro Dewulf e Van Herck) e solo Guillaume Raoux, vincendo il doppio insieme allo stesso Santoro e battendo Dewulf nel singolare di apertura della terza giornata, aveva parzialmente rimediato portando la sua nazionale sul 2-2. Il quinto incontro l’avevano disputato le riserve Roux e Van Garsse e quest’ultimo aveva cacciato la Francia dal gruppo mondiale imponendosi in quattro set.

Questi dunque i ricordi, che accompagneranno Francia e Belgio verso la finale dell’edizione 2017, conquistata nello scorso week-end grazie ai successi su Serbia e Australia. E se quello dei francesi – opposti a una Serbia orfana di Djokovic, Troicki e Tipsarevic – sembrava decisamente scontato, quello del Belgio è arrivato con una buona dose di stupore.

Per certi versi, la fortuna del team capitanato da Van Herck è stata quella che l’infortunio di David Goffin è avvenuto in un periodo (Roland Garros) in cui non c’erano incontri in calendario e che lo stesso si è rivelato meno grave del previsto, tanto da consentire all’alfiere della nazionale belga di ripresentarsi al meglio per la semifinale contro i canguri d’Australia.

Alla sua seconda finale in tre anni, il Belgio ha nella coppia di singolaristi la sua forza. Nonostante il divario nel ranking (Goffin è n°12, Darcis n°77), entrambi possono infatti vantare nella competizione in oggetto un record invidiabile. David Goffin ha disputato in carriera 22 singolari in Coppa Davis (vincendone 19) ed è imbattuto da sette incontri, da quando cioè venne sconfitto da Andy Murray nella finale del 2015.

Ma la vera sorpresa è il 33enne Steve Darcis, il cui ruolino in doppio non è dei più edificanti (1-7) ampiamente compensato però da quello in singolare (22-9), che lo ha visto più volte protagonista di imprese assolute. Presente solo in doppio nella finale persa contro la Gran Bretagna due anni orsono, Darcis è stato l’eroe della vittoria ottenuta nel primo turno dell’attuale edizione sul Rebound Ace della Fraport Arena di Francoforte, quando ha battuto sia Kohlschreiber che Alex Zverev. Non meno importante è stato poi il punto ottenuto contro Lorenzi nel 3-2 inflitto all’Italia e infine è stato sempre lui a portare il Belgio in finale battendo ieri Jordan Thompson nel quinto e decisivo match, dopo che venerdì non aveva sfruttato un vantaggio di 2-1 con Nick Kyrgios.

Questa volta Goffin e Darcis non potranno sfruttare il fattore campo nella finale del 24-26 novembre in quanto sarà la Francia a giocarla in casa (sede e superficie sono ancora da stabilire). Tuttavia, anche in considerazione del clima non sempre del tutto sereno che si respira in casa transalpina oltre alla scarsa condizione di alcuni suoi rappresentanti, il pronostico sarà apertissimo.

La scelta della superficie sarà importante e vedremo come ragioneranno Noah e i suoi. Nelle ultime quattro stagioni, la Francia ha scelto la terra rossa in 6 delle 7 sfide disputate in casa e probabilmente farà lo stesso questa volta. Ben sapendo che Goffin è in grado di incamerare due punti e che il doppio sarà un punto quasi certamente francese, i padroni di casa dovranno necessariamente aggiudicarsi gli altri due singolari e a quel punto, tanto per cambiare, sarà di nuovo Darcis l’ago della bilancia. Mentre giocare sotto un tetto aiuta la causa di Steve (40-27 il suo record nel circuito maggiore), la superficie non sembra determinante in quanto i suoi numeri relativi al duro e al rosso sono pressoché identici.

Dal canto suo Goffin è chiamato ad un finale di stagione che gli potrebbe riservare più di una soddisfazione, ad iniziare dalla possibilità di prendere parte alle Nitto ATP Finals di Londra. Attualmente David è tredicesimo nella race ma davanti a lui ci sono almeno due giocatori (Wawrinka e Djokovic), forse tre (Murray) che non parteciperanno e quindi virtualmente l’ottavo posto non è poi così lontano. Goffin dovrà difendere circa 800 punti conquistati nei numerosi tornei giocati nel finale del 2016 (ben 7) e dovrà vedersela presumibilmente con Querrey, Anderson e Berdych per l’ottavo posto. La sosta forzata dopo l’incidente rimediato scivolando sui teloni al Roland Garros potrebbe avergli permesso di ricaricare le batterie e farsi trovare al meglio in questi ultimi mesi del 2017. Se così fosse, la Francia dovrà fare molta attenzione se vorrà evitare di perdere la quarta finale di Coppa Davis consecutiva.

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