Grigor Dimitrov confessa: “Sono stato un pessimo esempio per i giovani”

Dopo aver perso al primo turno del Mutua Open di Madrid il tennista di Haskovo, Bulgaria, spiega i motivi della sconfitta e ritorna a parlare del modo incredibile in cui, qualche giorno fa, ha perso la finale del torneo di Istanbul contro Diego Schwartzman.
Grigor Dimitrov: 25 anni tra meno di dieci giorni è nato ad Haskovo, in Bulgaria, patria di mille circensi. Per molto tempo e da molti, sicuramente più per le movenze verrebbe da pensare che lontanamente lo ricordano che per il gioco in se stesso, visti i differenti risultati, è stato indicato come l’erede designato di sua maestà RF.
Oggi, numero 28 del ranking ATP, può vantare in bacheca appena quattro titoli vinti tra il 2013 ed il 2014 ed un best ranking da numero 8 del mondo raggiunto nell’agosto 2014.  Il primo, il prestigioso Atp 250 di Stoccolma seguito poi dall’Atp 250 BRD Nastase Tiriac Trophy di Bucarest, dall’ancor più prestigioso ATp 500 Aegon Championship del Queen’s club di Londra e dall’ATP 500 Open Telcel di Acapulco.
Due anni di delusioni 
 Dopo quasi due anni di vuoto assoluto,  di gioco, di risultati, di spunti, la scorsa settimana avrebbe potuto aggiungere al suo palmares, anche, il torneo ATP 250 BNP Paribas Open di Istanbul, se non avesse letteralmente distrutto una vittoria costruita con il cuore e con l’orgoglio. Avanti 5-2 nel secondo set dopo avere vinto il primo per 7-6 Grigor è riuscito a perdere 7-6 il secondo.
Per poi ritrovarsi sotto 5-0 40-30. Nel mezzo le corde delle sue Wilson Pro Staff particolarmente labili che per più di una volta si sono rotte, nei momenti cruciali, facendo imbestialire l’ex fidanzato di Maria Sharapova e un tenace Diego Schwartzman che così, a quasi 24 anni, acciuffa la sua prima vittoria in un torneo ATP.

“Non è divertente rompere le corde durante punti importanti ed in momenti importanti”, ha dichiarato Dimitrov ai microfoni dei giornalisti accorsi nella consueta conferenza stampa dopo-partita tenuta dal Bulgaro dopo l’eliminazione al primo turno del Mutua Open di Madrid subita per mano dello spagnolo Pablo Carreno Busta. 

“Ero ancora stanco per la finale di Instabul”, ha dichiarato il bulgaro. “Non ho avuto tempo di allenarmi. Sono arrivato ieri mattina e non mi sono allenato. Solo oggi mi sono riscaldato per appena venti minuti. L’unica cosa che potevo fare era scendere in campo e provare a giocarmela.”

“Ad Istanbul è successo di tutto. Ho deluso me stesso ma principalmente la mia famiglia, il mio team e naturalmente il pubblico. Mi conoscete, non sono solito andare così in escandescenza. E’ un bruttissimo esempio per i giovani.  Ma è successo! Ero proprio io. Non sto cercando scusanti.”

Anche Baghdatis ne sa qualcosa… 

Grigor non è comunque nuovo a questo tipo di imprese che vede il talento cipriota Marco Baghdatis protagonista indiscusso. Chissà nell’era di Youtube per quanti anni e da quante migliaia di appassionati verrà visualizzato il video che lo riprende mentre spacca tre racchetta una di fila all’altra fino a ritirarsi dal match, regalando la vittoria al proprio avversario. Anche questo è un modo per scrivere indelebilmente il proprio nome nelle pagine di storia del tennis.

 “Questo dimostra come siano tutti esseri umani. Ci tenevo molto a vincere il match ed ero molto vicino dal riuscirci. Anche a Sydney ero molto vicino dal vincere il torneo. E questo mi ha un po amareggiato.” Il numero 28 del mondo ha poi perso 7-6 (7) al terzo set contro Viktor Troicki dopo avere sprecato un match point. Agli Australian Open, Grigor, ha perso al quarto set contro Roger Federer.

“Sono sempre molto duro nei miei confronti”, dice. “Sono sempre alla ricerca della perfezione. Lo so che non esiste. Ma cerco comunque di essere sempre al meglio.”  Grigor è stato sconfitto dall’americano Rajeev Ram nelle semi di Delray Beach . Ha perso ai quarti di Acapulco contro l’astro nascente Dominic Thiem. Quasi subito, fuori da Indian Wells. Out al quarto turno del torno di Miami in tre set contro Gael Monfils.   Sicuramente non un bel momento per l’ex numero otto del mondo che ad Istanbul ha scaricato tutta la sua rabbia e le sue frustrazioni.

 “Quello che è successo ad Istanbul dimostra quanto io ci tenga. Sono stato molto dispiaciuto per quello che è successo. Ed ora sono contento che sia passato. Mi sentivo come un kite sbalzato dentro una tempesta.”

L’argentino Diego Schwartzman, numero 62 del ranking, ha raggiunto ad Istanbul la sua prima storica vittoria in un torneo ATP. Un esperienza unica ed irripetibile che ogni tennista porta per sempre con se. Ma nel caso dell’argentino di Buenos Aires sarà indelebile il marchio lasciato dal suo avversario Grigor Dimitrov, vero protagonista della finale! Con tre racchette spaccate all’attivo!

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“Ho incontrato Diego Schwartzman negli spogliatoi  ed ovviamente mi sono scusato con lui. So cosa significa vincere il primo titolo della carriera.  Ma vincerlo in quel modo…gli ho tolto tutta la gioia. Se fossi stato io al posto suo non gli avrei rivolto la parola . Mi sono congratulato con lui e sinceramente scusato per avergli rovinato un bellissimo momento”.

“Mi sento un giocatore più forte rispetto ad un anno fa. Naturalmente non mi sto giudicando attraverso i risultati o il ranking. Perchè non sarebbe cosi”.  Grigor conferma , comunque, il suo carattere difficile. Successo con le donne, ma scarso rendimento in campo. La posizione numero 28 e il piccolo palmares non si addicono, proprio, ad un predestinato. E di questo Dimitrov ne soffre e ne è consapevole: “Quello che sto considerando è il mio gioco.  Per adesso l’unica cosa che devo fare è restare unito e trovare il ritmo. Sto provando cosa significa passare dal numero otto al numero 28!  Così sono certo che quando  ritornerò in vetta non commetterò gli stessi sbagli.”

 

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