Tanti auguri Belinda Bencic: il futuro del tennis è nelle sue mani

Tanti auguri di Buon Compleanno a Belinda Bencic, numero 8 delle classifiche Wta.

Settembre 2014, tra le otto migliori giocatrici degli “Us Open”, ultimo slam stagionale, c’è anche una diciassettenne. A quell’età c’è chi pensa alla scuola, al primo amore, allo sport o a divertirsi con gli amici. Ecco, allo sport. Belinda Bencic era li assieme alle giocatrici che solo qualche anno prima aveva visto in tv, ma in fondo niente è stato lasciato al caso.

Nata il 10 marzo 1997 a Flawil, in Svizzera, come senz’altro si può notare dal suo cognome è di origine cecoslovacche. Suo padre scappò dal suo paese d’origine e si insediò vicino le Alpi, dove Belinda ha iniziato a far conoscenza con questo magnifico gioco.

In quel periodo, un’altra svizzera era in testa all’elite del tennis mondiale. Senz’altro, il lettore si sarà già immaginato di chi stiamo parlando. Volete proprio saperlo? Rullo di tamburi… Martina Hingis! Già, ma perché mettere in risalto questo aspetto? Perché mentre la Hingis vinceva e stravinceva, il papà della Bencic voleva proprio che sua figlia diventasse come lei. E infatti, Belinda inizia a frequentare la scuola di Melanie Molitorovà, la mamma della Hingis. Stesse origini (Hingis è il diminutivo di Hingisova, cognome cecoslovacco), stessa insegnante, discendenza simile (familiari che avevano avuto a che fare con il mondo sportivo) fan sì che la Bencic, dopo alcune vittorie, venga definita la nuova “Hingis”.

A livello junior si aggiudica consecutivamente le finali del Roland Garros e di Wimbledon del 2013, successi che le permettono di interrompere la serie di vincitrici differenti che era iniziata ben sei anni prima. Nello stesso anno accumula esperienza nel circuito professionistico; l’anno successivo raggiunge i quarti degli Us Open (evento già citato nel cappello iniziale), perde la sua prima finale e chiude la stagione tra le prime cinquanta giocatrici mondiali.

Agosto 2015, si gioca il torneo di Toronto in Canada. Eugenie Bouchard, Caroline Wozniacki, Sabine Lisicki e Ana Ivanovic sono gli importanti scalpi lasciati sul suo cammino. La semifinale è contro Serena Williams, la mastodontica numero uno al mondo in apparenza imbattibile e senza punti deboli. La diciottenne sa che, in caso di vittoria, potrebbe entrare nella storia ed infatti, con il punteggio 3-6 7-5 6-4 ripete quanto già fatto in precedenza da un’altra diciottenne di allora (una tale Maria Sharapova) ed elimina la più blasonata avversaria. Caduta anche la romena Simona Halep in finale, Belinda si aggiudica il suo primo Premier 5 della sua carriera mandando un segnale alle sue avversarie: “ci sono anche io!”.

Attualmente numero otto delle classifiche mondiali e reduce dalla sconfitta in finale nel torneo di San Pietroburgo contro la nostra Roberta Vinci, il futuro è nelle mani di questa giovane ragazza. Talento, determinazione e cuore saranno le armi principali con cui emergere ancor di più, ma questo è un altro discorso. Di quel nomignolo affibbiato, fregatene. Perché, almeno oggi, cara Belinda Bencic, festeggia i tuoi diciannove anni e divertiti come i tuoi coetanei. Almeno oggi!

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