L’ITF risponde a Sharapova: “False le accuse di imparzialità”

“L’Itf non ha cercato di squalificare Maria Sharapova per quattro anni come è stato detto. L’Itf ha dichiarato chiaramente che era di competenza del tribunale indipendente – e, successivamente, della Giuria del Tas – determinare quale fosse la sanzione appropriata”.

Questa la replica dell’ITF alle accuse di Maria Sharapova, che aveva additato la stessa Federazione come responsabile di una sua lunga squalifica per dare “l’esempio”. Come se non bastasse la russa ha anche rincarato la dose dicendo che il tribunale indipendente che si era espresso lo scorso giugno fosse ‘non neutrale’.

IL COMUNICATO –Ai legali della signora Sharapova è stata data la possibilità di opporsi alla nomina di ciascun membro del Tribunale in anticipo rispetto all’udienza, ma hanno concordato per iscritto che non avevano tale obiezione. […] Si è detto anche anche che l’ITF avrebbe dovuto dare avviso specifico agli atleti dell’Est Europa riguardo all’uso del meldonium poiché era di uso comune per quegli atleti e questo fosse noto all’ITF prima del 2016.”

“Questo non è vero, infatti è stato accettato da Miss Sharapova nell’udienza di fronte al CAS il fatto che l’ITF non fosse a conoscenza della reale entità d’uso del meldonium da parte di atleti di qualunque zona geografica, e neppure del fatto che Miss Sharapova stessa ne facesse uso. […] L’Itf ritiene che sono state prese le misure appropriate per rendere pubbliche le modifiche alla lista delle sostanze proibite 2016. Ciò nonostante, l’Itf ha esaminato, e continuerà a rivedere, i suoi processi per comunicare modifiche alla lista delle sostanze proibite per i giocatori con l’obiettivo di garantire che nessun giocatore possa sostenere di non essere stato pienamente informato”

 

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