Sette cose che ci ricorderemo del Roland Garros 2017

Anche questa maratona del Roland Garros è passata. Per il maschile c'è stato un ritorno alla grandissima del "Re della terra", per il femminile invece la freschezza di una ventenne lettone. Ma che cosa ci resterà di questo RG 2017? Quali gli aneddoti che lo hanno caratterizzato? E poi, il tennis è uno sport individuale o una realtà famigliare?

Il  Roland Garros 2017 ha visto un ritorno al passato per il maschile e la ricerca del futuro per il femminile. Rafa Nadal dall’alto dei suoi 31 anni ha ricordato a tutti  che è lui il “King of clay” coi i suoi 10 titoli sulla terra francese, mentre la 20enne Jelena Ostapenko è stata un’esplosione di freschezza approdata ai vertici nel panorama della Wta

QUALCUNO VUOLE IL N1 DEL RANKING WTA ? – Nel primo giorno del RG 2017 c’è stata la sconfitta meno sorprendente della storia del tennis, infatti Angelique Kerber si è guadagnata il titolo di prima top seed dell’Era Open a perdere al primo turno del Roland Garros. La tedesca infatti è capitolata per mano della russa Ekaterina Makarova che l’ha estromessa con un doppio 6-2. Potrebbe essere il segno, come nel 2016 di una stagione disastrosa sulla terra per la tennista tedesca, di fatto la sua uscita dai giochi ha dato il via a una vera e propria carneficina nel tabellone femminile anche se alla fine non a grossi stravolgimenti nel ranking. La tedesca mantiene infatti la prima posizione, alla faccia di tutte quelle che ci avevano fatto un pensierino.

VINCERE  SI, MA COL CUORE PESANTE – Steve Johnson si è buttato a testa bassa in questo RG 2017 e ha giocato senza cautele e sempre in attacco i suoi 3 match a Parigi. La tattica ha funzionato le prime due volte contro Sagita e Borna Coric, ma non contro Thiem. Può essere che Johnson abbia giocato a braccio libero anche perché non era sicuro di volere essere davvero lì, suo padre infatti, Steve Senior, un rinomato insegnante di tennis californiano 58enne, era morto da pochissimo, appena lo scorso Marzo. Spesso il tennis è un affare di famiglia e Steve Johnson dopo le vittorie si è lasciato andare in lacrime.

ostapenko

KIKI E LA LEGIONE LENGLEN –  Aveva cominciato a braccio libero, proprio come Johnson la beniamina di casa Kiki Mladenovic. Dopo essere sotto 3 game al primo turno contro Jennifer Brady a causa del mal di schiena la francese ha combattuto fino alla vittoria arrivata 9-7 al terzo set. Al turno successivo ha trovato sul suo percorso un’altra americana, Shelby Rogers, battuta sempre al terzo per 8-6. Poi la francese si è trovata contro la campionessa 2016, Garbine Muguruza ai 16esimi sul Suzanne Langlen, ai rovesci vigorosi dell’avversaria ha opposto i suoi famosi dritti sostenuta da un pubblico osannante al limite della decenza che hanno di fatto penalizzato la spagnola che ha lasciato il campo in lacrime

NOVAK NON PIU’ SIGNORE DI PARIGI – Dodici mesi fa Novak Djokovic conquistava il tanto agognato Roland Garros e festeggiava il titolo dopo averlo mancato per dieci anni. Un anno dopo ha lasciato lo Slam parigino incassando addirittura un bagel da Dominic Thiem. Nel 2016 Novak lasciava il French Open con 4 Slam all’attivo, nel 2017, con neanche uno. In conferenza stampa il serbo ha detto che la sconfitta da Thiem era stata decretata già nel primo set e che forse valuterà se fermarsi per un po’.

LA VERSIONE DI SIMONA – Molti giocatori avrebbero sentito la pressione essendo avanti 6-4 nel primo e 3-0 nel secondo set in finale al Roland Garros, ma non Simona Halep. Con grazia e dignità si è confrontata con la stampa dopo il match che se vinto le avrebbe regalato uno Slam e la prima posizione Wta dicendo “Continuiamo a lavorare, crediamoci. Può anche essere che non fossi ancora pronta per vincere” Dopo la sua più ovvia qualità di tennista, le sue qualità sono certamente l’onestà e la dignità soprattutto dopo aver perso per un soffio e anche un po’ di sfortuna uno Slam (i nastri erano tutti lettoni)

DI NUOVO GIOVANI – Uno sport maturo come il tennis a volte sembra ritrovare vigore e sentirsi di nuovo giovane quando c’è una ragazzina come l’Ostapenko che calca le sue corti per due settimane. Nata nello stesso giorno di Gustavo Kuerten, ha sorpreso tutti vincendo a 20 anni tondi il suo primo Slam. La lettone con la sua freschezza, come una giovane Monica Seles, da 47 del mondo, due giorni dopo il suo compleanno, è stata fiondata in 12esima posizione. Ha vinto 5 match in 3 set e rimontato 3 games alla Halep in finale. Ma soprattutto, quando il match ball della lettone è atterrato sul rosso con un winner nell’angolo, tutti i fans del tennis del mondo hanno sobbalzato ed esultato.

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IL  GRAN FINALE DELLO ZIO – Il RG 2017 è stato lo Slam delle famiglie. Il padre di Johnson, Simona Halep che consolava i genitori dopo la sconfitta, ma soprattutto quando si parla di famiglia non si può non pensare alla famiglia di Rafa Nadal e soprattutto al suo mentore coach e zio, Toni. In onore del suo decimo titolo al Roland Garros l’ultimo in cui lo Zio Toni sarà con lui, la Federazione francese lo ha invitato sul podio onorandolo con una copia della coppa dei moschettieri tutta per lui (ovviamente credevano nella vittoria di Rafa) Toni è sembrato essere un po’ in imbarazzo e commosso quando Rafa ha detto che vincere 10 Slam sarebbe stato impossibile senza di lui. Il tributo che Rafa e la FFT gli hanno reso è stato un gesto memorabile. Nipote e zio hanno vinto 15 titoli Slam insieme e sono decisamente la coppia coach-giocatore più cool del tennis di tutti i tempi. Tutto questo ci fa riflettere sul fatto che pur essendo uno sport individuale, il tennis è spesso un modo di vita che le famiglie dei giocatori vivono passo per passo.

 

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