Djokovic: “Credo sia stata la partita perfetta”

Il neo campione degli Australian Open 2019 risponde in conferenza stampa alle domande dei giornalisti, analizza la sua incredibile prestazione odierna e parla degli obiettivi futuri

Un Novak Djokovic apparso disteso, rilassato e felice, si è presentato in conferenza stampa dopo la finale dominata in tre set su Rafael Nadal, che ha consegnato al serbo il suo settimo titolo qui a Melbourne ed il quindicesimo trionfo in uno Slam.

Alla domanda su come Djokovic classifica la prestazione odierna fra tutte le finali Slam giocate, Nole risponde: “Credo sia stata una delle migliori, anche considerando che l’ho giocata contro Rafa. Credo di aver prodotto, fra semifinale e finale, due prestazioni incredibili, in cui credo di aver commesso in totale 15 errori gratuiti in due match, ed è una cosa che un po’ sorprende anche me stesso, pur sapendo che posso giocare in questo modo. Ma sapete, a questo livello ed in una circostanza simile, come una finale Slam, credo davvero sia stata la partita perfetta”

Parole poi di stima del campione di Belgrado verso il Major australiano: Credo che questo sia un torneo unico al mondo, per la voglia che l’organizzazione ha ogni anno di migliorare le strutture, i servizi, sia ai giocatori che agli spettatori; credo che questo torneo posizioni l’asticella della qualità ad un livello molto alto, difficilmente raggiungibile da altri Grandi Slam o tornei del circuito ATP, sono perfettamente d’accordo con Nadal su questo”.

Domanda poi interessante, sul fatto che con la vittoria odierna, Nole ha sorpassato Pete Sampras, suo idolo da ragazzino, nella classifica del numero di Slam vinti in carriera. “Pete era colui a cui mi ispiravo, ed uno dei motivi per cui ho iniziato a giocare a tennis; quando Pete vinse Wimbledon per la prima volta ero un ragazzino, in un paesino sulle montagne della Serbia, in cui credo che nessuno avesse toccato mai una racchetta da tennis. Lui mi ha dato l’ispirazione, e oggi è un onore per me averlo addirittura sorpassato nel numero di Grand Slam vinti. cosa che devo ancora realizzare bene”.

Prevedibile, il paragone con gli Slam vinti da Federer, e se Nole pensa di superare quel record del campione svizzero (Nole ha vinto gli ultimi tre Slam), e come ci conviva. “Bah, diciamo che ci convivo. Ovviamente, fare la storia è qualcosa che mi stimola. Le mie priorità sono ovviamente i Grand Slam e i main event ATP, per le stagioni successive. Ma sul quante stagioni giocherò ancora, non so dare una risposta. Non cerco di pensare troppo in là, preferisco concentrarmi sul mantenere il mio gioco e il mio livello di buona salute attuale, mentale, fisica ed emozionale, per assicurarmi di competere ancora ad ottimi livelli, e magari attaccare il record di Roger, anche se è ancora lontano”

Divertentissima la scena successiva, in cui Nole scimmiotta l’inglese “stile Super Mario Bros” del giornalista italiano, che sembra minimizzare sul numero di Slam vinti dal serbo, quasi fosse una cosa normale, e lì tutta la sala stampa giù a ridere. Tornando all’analisi del match, Nole rimarca come una delle chiavi del successo odierno sia stata concedere a Nadal pochissimi punti sul proprio servizio, ed in generale, su quanto sia stato importante partire bene, con la giusta intensità, essere aggressivo ma al tempo stesso difendersi bene, e brekkare presto. Nadal è un giocatore che fin dal primo punto mette il 100% di potenza, pressione ed aggressività in ogni pallina colpita, quasi ti intimidisce, ma ero preparato per questo”.

Incredibile, come un anno fa Djokovic, reduce dal rientro dopo il lungo stop e l’operazione al gomito, fosse ancora il fantasma di sè stesso, e a 365 giorni di distanza il serbo abbia tre titoli Slam in più in tasca, cosa che pochi avrebbero pronosticato. Il serbo è cosciente di questo, e si reputa molto fortunato, oltre che estremamente determinato a ritornare al top.

“La fame di successi c’è sempre stata, non è un segreto, e continua ad esserci, ma in questo momento della mia vita e della mia carriera, per me è più importante concentrarmi su cosa voglio davvero e su cosa voglio fare, ed essere concreto; non solo solo un tennista, ma anche un marito ed un padre, non c’è solo il tennis. Ma  livello professionale, mi sento al picco della carriera”.

Proiettando la mente al prossimo Slam, il Roland Garros, Djokovic afferma: Devo allenarmi duramente per migliorare il mio gioco sulla terra, per poter avere una chance di vincere di nuovo il Roland Garros; ovviamente, in questo caso, l’ostacolo più duro è chiaramente battere Nadal, ma ci sono anche Thiem, Zverev, Roger che probabilmente tornerà a giocare sul rosso, e altri giocatori che sulla terra possono mettermi in difficoltà. Ma c’è tempo. Ora mi godo questa vittoria con le persone che amo, e poi ci penserò”.

8 comments
  1. Se dovesse vincere a Parigi sarebbe lui il primo tennista a vincere almeno due slam per torneo (e per me se c’è uno che lo merita è proprio Djokovic) e se lo dovesse fare battendo Nadal in finale sullo Chatrier, dopo che ha impedito proprio a Nadal il raggiungimento di quel record, per lo spagnolo sarebbe uno smacco di quelli colossali.

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