Roger Federer: “Edberg mi manca ma mi sto abituando ad avere Ljubicic nel team”

Roger Federer in conferenza stampa ha analizzato aspetti del match vinto contro Dolgopolov ma non solo. La parte di maggiore interesse riguarda il coach attuale, Ljubicic, e quello precedente Edberg. Con grande sinceritá Roger ha affermato di sentire la mancanza del campione svedese, nonostante si stia abituando ad avere il croato nel suo team.

Roger Federer continua deciso la sua corsa a Melbourne grazie ad un’altra vittoria in tre set, ottenuta nella notte italiana contro Alexandr Dolgopolov (leggi la cronaca). Al termine dell’incontro, come consuetudine, lo svizzero si é recato in sala stampa dove ha analizzato alcuni aspetti del suo gioco e ha parlato del suo allenatore attuale e di quello passato, Stefan Edberg.

Sondaggio: Roger Federer continuerà ad avere grandi risultati senza Stefan Edberg?

Alla domanda se stia lavorando sul servizio, colpo che nel match odierno ha funzionato benissimo, Roger ha risposto: “Penso che sia una parte molto importante del gioco. Tutti dovrebbero lavorarci ad essere onesti. Si tratta dell’unico colpo che possiamo realmente controllare, il resto sono solo reazioni. Ho servito molto bene, ma anche le condizioni piú veloci durante il giorno, aiutano in questo senso”.

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Un Federer assolutamente soddisfatto e contento per la comoda vittoria, visto il tipo di avversario sconfitto: “Lui gioca tutti i colpi. Sono felice per la vittoria, era un secondo turno duro. Credo che Alex sia migliore rispetto ad altri ragazzi che lo precedono nel ranking“, ha assicurato il tennista di Basilea.

Un altro aspetto molto positivo del match é stato il gioco difensivo di Roger: “Devo lavorarci. Mi piace allenare i miei punti di forza, servizio e volée, anticipare il dritto, variare il rovescio,  peró la difesa é la base. Devi saperlo fare per mettere in atto un gioco di transizione(…). Passare dalla difesa all’attacco velocemente mi é riuscito bene  per diversi anni. É geniale mettere alla prova se stessi facendolo piú volte”.

Il 2015 di Roger Federer riassunto in 6 immagini

Il fulcro della conferenza stampa ha riguardato anche Ivan Ljubicic e Stefan Edberg. “Mi sto abituando ad avere Ivan nel mio team.  All’inizio era un pó strano ma ora non più. Tuttavia guardare il mio team e vedere Stefan seduto lí era qualcosa di speciale. Era surreale sentire il suo appoggio, il fatto che stesse lí per me”.

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“Ieri é stato il suo compleanno, gli ho fatto gli auguri. Spero di poter parlare con lui nei prossimi giorni, certamente mi manca. Una grande assenza, il migliore. Siamo stati benissimo. Tuttavia guardando avanti sono ansioso di vedere come procederá il lavoro con Ivan, Severin ed il resto della mia squadra”.

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Infine Roger ha risposto ad un’interessante domanda, precisamente su cosa un coach potrebbe apportare al suo gioco. “Ci sono sempre cose su cui devi lavorare perché in alcune occasioni le dimentichi. Le cose cambiano, il gioco si evolve. Credo sia importante avere una mentalitá aperta. Questa piccola percentuale puó fare la differenza quando si tratta di vincere un torneo o meno”.

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