Serena Williams: “Ho giocato un punto alla volta”, Kerber: “Momento speciale, dovró esprimermi al massimo”

Le dichiarazioni delle finaliste degli Australian Open 2016, Serena Williams e Angelique Kerber, e della sorpresa del torneo Johanna Konta che nonostante la sconfitta si é detta molto contenta per le due settimane da sogno.

Serena Williams in questo Australian Open si dimostra sempre piú ingiocabile. Nulla da fare anche per Agnieszka Radwanska che é riuscita a portale via solo 4 game, ma certamente non la finale che potrebbe regalarle il 22esimo Slam della carriera. La numero 1 del mondo, come prevedibile é apparsa in conferenza stampa molto contenta per il livello di gioco mostrato. Vi riportiamo le parti salienti.

“Penso di aver giocato bene all’inizio, specialmente nel primo set. Sono stata capace di fare ció di cui avevo bisogno. Ho realizzato tutti colpi giusti facendo pochi errori; difficile giocare cosí, ma certamente ottimo”.

In campo hai detto di essere sorpresa di aver raggiunto la finale. La settima, sei sorpresa? Pensavi che questa sarebbe stata una parte di stagione difficile per te?

“Si. Certo non ho mai pensato di uscire al primo turno, ma neanche di spingermi in finale. Stavo letteralmente giocando un punto alla volta”.

Quattro mesi fuori dai campi per tornare in salute ed ora non hai neanche perso un set nella cavalcata verso l’ultimo atto. C’è una correlazione?

“Avevo bisogno di staccare un pó. Non lo facevo da prima delle Olimpiadi di Londra, di tempo ne é passato”.

Abbiamo parlato dei mesi fuori dal tennis. In qualche maniera sei sempre stata occupata. Hai cercato solo di ricaricare le pile oppure hai fatto qualcosa di specifico, joga, qualcosa per la mente?

“No, sembra davvero bello (ridendo). Ho fatto diversi lavori. Non ho avuto tempo, ero occupata sulla nuova collezione che sto iniziando. Sono contenta di essere tornata al tennis. É piú rilassante. Tuttavia ne avevo bisogno”.

Hai perso solo 17 game nel torneo. Senti che si tratta di un momento d’oro prima della partita piú importante?

“Penso che tutto ad un certo punto possa andare per il verso sbagliato. Ora sto solo cercando di restare concentrata su me stessa”.

Hai parlato della concentrazione nel match di oggi. Pensi che lo scorso anno ti sia mancata? Negli Slam hai dovuto affrontare match duri. Cosa é cambiato?

“Ho sempre iniziato lentamente. Ogni volta mentalmente mi dicevo di partire forte… Vorrei solo iniziare bene”.

Sei ad un passo dalla Graf negli Slam. Senti che sia un match storico oppure non ci pensi nella preparazione?

Sicuramente cerco di non pensarci. Ero nella stessa situazione lo scorso anno. Se sabato non vinco me ne mancherá ancora uno. Ci ho messo un’eternitá per arrivare a 18. Ero cosí stressata… Non voglio rivivere la stessa situazione.

Infine Serena si é espressa anche su Angelique Kerber ( non ancora finalista quando l’americana era in conferenza ma sicuramente l’avversaria piú plausibile), e su Camila Giorgi, l’avversaria che le ha portato via il maggior numero di game.  “Ha battuto un’avversaria tosta come Victoria. Non si puó sottovalutare. Sicuramente il fatto che sia mancina la aiuta. Fino ad ora non ne ho affrontata nessuna nel torneo. Ha dimostrato di voler fare ancora un salto di qualitá, vuole far meglio negli Slam in questo 2016″.

“Contro Camila un match non facile. Una sfida. Lei é il tipo di rivale con cui devi essere pronta. Giocarci al primo turno non era davvero semplice”.

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Serena, a caccia di Steffi Graf e del settimo alloro a Melbourne, il secondo consecutivo, troverá dall’altra parte della rete Angelique Kerber, giocatrice sicuramente in forma, ma che nessuno si sarebbe aspettato di vedere in finale ad inizio torneo. La mancina di Brema ha avuto la meglio per 7-5 6-2 sulla sorpresa britannica Johanna Konta, semifinalista agli Australian Open un anno dopo essere uscita al primo turno delle qualificazioni.

Un’ora dopo il match che sensazione si prova ad essere in finale in uno Slam?

“Mi sento benissimo. Oggi é stata dura perché ieri anche mentalmente ho giocato un bel match contro Vika e sapevo che anche oggi avrei dovuto giocare bene ed essere aggressiva. Lei ha battuto ottime giocatrici queste due settimane, non é stata facile. Tuttavia ho tenuto i nervi saldi dall’inizio dell’incontro”.

Cosa hai imparato dalla sconfitta contro la Safarova? Cosa hai fatto per non perdere nuovamente match come quello?

“Tutti mi dicevano che mi sarebbe bastato vincere un set una volta scesa in campo. Ho imparato che non bisogna pensare a vincere un match, un set, o un game… solo dare il massimo in ogni singolo punto. Non importa se sia una finale, una semi, un match del girone e qualsiasi altro. Devo solo pensare a fare il mio meglio e non pensare a cosa succeda se vinco o perdo. Questo é ció che ho imparato da quel match. Una cosa importante per il mio futuro”.

Pensi che in finale sarai piú nervosa di oggi?

“Te lo posso dire dopo la finale (ridendo). Non lo so ancora. Tuttavia penso che sará meglio, contro Serena non ho nulla da perdere. Dall’altra parte potrei perdere. Cercheró di godermi il momento e di battere Serena chiaramente. Per avere occasioni devo giocare il mio miglior tennis . Ho visto il match contro Aga, stava giocando in modo incredibile”.

Sei stata in top 10 per diverso tempo. Cosa significa fare questo step in una finale dello Slam?

“Un momento speciale. Da quattro anni sono in top 10. Nel 2015 non sono riuscita ad esprimermi al meglio nei grandi tornei”.

Come ti ha aiutato Steffi Graf? Ti ha scritto?

“Lo scorso anno dopo aver perso all’esordio ad Indian Wells sono andata a Las Vegas e lei era lí. Mi sono allenata con lei. Ci siamo parlate molto. Mi ha detto di credere in me stessa. Cosí é andata con Steffi. Lei é ancora in forma, colpisce molto forte e si muove come diversi anni fa. É stato divertente, grande intensitá. Credo che mi abbia scritto ma non ho avuto il tempo di leggere.

Cosa ricordi della vittoria su Serena a Cincinnati?

“Ricordo di aver servito bene. Con Serena ho giocato diverse volte, sono stati tutti match lottati”. Credo e spero che abbia molto rispetto per me. Per batterla devo giocare il mio miglior tennis, forse anche lei sará un pó tesa”.

Pensi che da tedesca debba difendere il record di Steffi Graf?

“Chiaro. Le tedesche devono far squadra (ride)”.

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Nonostante la sconfitta Johanna Konta puó essere piú che soddisfatta per le due settimane da sogno che ha vissuto.

“Sono molto felice. Anche a livello mentale mi sono sentita bene in campo. Contenta perché di giorno in giorno sono migliorata ed ho acquisito maggiore esperienza”.

 

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