Nick Kyrgios: “Mi piace fare un po’ di show. Se preferisco un torneo? Sono felice solo a Canberra”

La conferenza stampa di Nick Kyrgios dopo la vittoria in tre set contro il russo Medvedev. Prossimo ostacolo, il norvegese Casper Ruud: "Non so molto di lui, vediamo come va".

Nick Kyrgios supera, contro i pronostici dei bookmakers, il russo Daniil Medvedev, con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-3, regalando uno dei suoi più grandi show sul Centrale: un tennis spumeggiante, intervallato da alcune pazzie, come due servizi dal basso e altre “prodezze” che fanno del tennista di Canberra un giocatore inimitabile.

In sala stampa gli viene chiesto quanto gli piace dare spettacolo durante le partite: “È la domanda più bella che abbia mai ricevuto – scherza Nick -, si è davvero divertente. Oggi sapevo che sarebbe stata dura, Medvedev è un giocatore incredibile e sta facendo un’ottima stagione, così come l’anno scorso. Io, d’altro canto, non avevo giocato molto sulla terra. Ho provato a servire bene e a comandare quanto potevo, ho fatto tanti dropshot, cercavo di confondere il suo gioco perché so  che ama avere ritmo. Oggi mi sono divertito e credo che anche il pubblico abbia goduto il match. Per me è sempre bello dare un po’ di show”.

“Se preferisco un torneo piuttosto che un altro per l’atmosfera, il posto o la gente? A me piace stare solo a casa. Non lascio mai volentieri Canberra. Il resto è tutto uguale per me, gioco solo a tennis. Quando sono a casa sono felicissimo, quando sono fuori sono infelice”.

Sul prossimo avversario al secondo turno, il norvegese Casper Ruud: “Non lo conosco molto, so che ama la terra e ha passato due buoni mesi. So che sarà un ostacolo duro. Per me comunque non cambia nulla: cercherò di entrare in campo, servire e giocare d’istinto, vedere come va”.

Mezz’ora più tardi arriva in sala stampa l’azzurro Andrea Basso, classe 1993, sconfitto da Marin Cilic, figurando benissimo nel secondo parziale, con il risultato finale di 6-1 7-5: “Un po’ di rammarico c’è per non essere riuscito a esprimermi come volevo. Nel primo set l’emozione ha giocato brutti scherzi, nel secondo ho fatto meglio ma non al mio massimo. Contro un giocatore come lui il fatto di non giocare al 100% ti condanna alla sconfitta sicura. Mi brucia un po’, ma sono contento di questa esperienza.  Ci sono tante cose positive, ho recuperato il break, sono stato attivo dal punto di vista mentale. Poi sul 5 pari ho fatto un game disastroso”.

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