Novak Djokovic ora non si nasconde, rivuole il numero uno

Novak Djokovic dopo il trionfo di New York non si nasconde e punta dritto al primo posto in classifica generale

Se la vittoria a Wimbledon ancora non dava le garanzie di un Novak Djokovic ritrovato, le successive vittorie di Cincinnati e UsOpen hanno dipanato ogni dubbio sul campione serbo che pare esser tornato nuovamente ad esser affamato di vittorie.

djokovic wimbledon 2011

Il serbo non ha punti da difendere fino al termine della stagione dal momento che nel 2017 smise di giocare a Wimbledon, con Rafa Nadal che deve valutare le condizioni del ginocchio e con Roger Federer che sembra in affanno, l’ipotesi che il fresco trionfatore di New York chiuda l’anno in vetta al ranking non è un’ipotesi da scartare.

Novak Djokovic, Campione US Open 2018

5000 punti accumulati in 4 tornei, un balzo in classifica dalla ventunesima posizione alla terza, a questo punto il ritorno al numero uno non è più un miraggio per Djoker che non guarda tutti dall’alto in basso dalla fine della stagione 2016.

“Mentirei se dicessi che tornare numero uno non è uno dei miei obbiettivi, oltre a quello di vincere altri titoli dello Slam. Cercherò di attaccare la leadership di Nadal entro la fine dell’anno. Voglio continuare su questa strada, dal punto di vista della concentrazione e del livello di gioco, quello espresso negli ultimi due mesi mi dà la fiducia di poter tentare di vincere ogni torneo.”

Una bella differenza di intenti rispetto al Novak che diceva: “Ho perso ma ci ho provato, vogliamoci bene.”

Ora Djokovic parteciperà alla Laver Cup, poi Shangai, sta negoziando per Vienna infine Bercy e le Finals a Londra con un bottino di 4000 punti in palio.

Fino a qualche mese fa sembrava impossibile questo scenario, quando Djokovic perdeva da Taro Daniel e non mostrava segni di risveglio, poi a Parigi l’impressione che si stesse ritrovando.

Dopo l’eliminazione per mano di Marco Cecchinato, l’ipotesi di non presenziare a Wimbledon, qualche giorno di vacanza con la moglie Jelena sulle montagne gli ha restituito nuova linfa.

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Sono un uomo di montagna, cresciuto a Kopaonik, e le montagne risvegliano la mia forza e le mie emozioni, dandomi sempre un senso di libertà mentale. Dopo Parigi ero deluso dal mio gioco, e sentivo il bisogno di allontanarmi da tutto per un po’. Io e mia moglie abbiamo avuto la possibilità di stare cinque o sei giorni senza i nostri figli, così abbiamo deciso di isolarci dal mondo. Siamo stati in montagna, a contatto con la natura. A volte le persone hanno bisogno di vedere il mondo da un’altra prospettiva, perché in quel modo è più facile trovare la soluzione.”

Così senza abbracciare alberi come Pepe Imaz ha sempre suggerito, ma solo vivere qualche giorno a contatto con essi, ha rigenerato Novak Djokovic dopo la sconfitta subita al Roland Garros.

“Non so come la pensano gli altri giocatori, secondo la mia esperienza, ad alti livelli l’allenamento mentale richiede molto più tempo di quello fisico. Quando sono nelle fasi finali di un torneo del Grande Slam la mia testa va a 300 all’ora, ho un milione di pensieri in mente, cosa è successo, cosa succederà. Invece devo sforzarmi di pensare solo al presente, e non sprecare inutilmente delle energie. Ognuno ha le sue tecniche, io ho le mie, ma tenere alta la concentrazione è importantissimo, perché abbassare la guardia nel momento sbagliato può diventare molto pericoloso. L’esperienza, in questo, è fondamentale.”

Una soluzione apparentemente semplice, che probabilmente cela dietro di sé un percorso più complicato, di certo io vado in montagna tutte le estati, probabilmente per elevare il mio livello di gioco sbaglio qualcosa nella modalità della vacanza…

 

 

0 comments
  1. … “Mentirei se dicessi che tornare numero uno non è uno dei miei obbiettivi, oltre a quello di vincere altri titoli dello Slam. Cercherò di attaccare la leadership di Nadal entro la fine dell’anno. Voglio continuare su questa strada, dal punto di vista della concentrazione e del livello di gioco, quello espresso negli ultimi due mesi mi dà la fiducia di poter tentare di vincere ogni torneo.”
    Una bella differenza di intenti rispetto al Novak che diceva: “Ho perso ma ci ho provato, vogliamoci bene.” ” !!!!!

  2. Se continua cosi molto probabilmente diventerà numero 1 già prima delle Finals di Londra. Rafa quasi sicuramente perderà altri 1100 punti tra Pechino e Shanghi e Federer 1000 di Shanghai.
    Quindi non vedo quali diano gli ostacoli per tornare al vertice.

  3. Mi pare legittimo, verosimile e privo di ipocrisia come altri, o davvero esiste qualche tennista tra i top player che non ambisce ad arrivare sempre più in alto? L’ambizione e la determinazione caratterizzano il successo in questo sport oltre che in primis il talento ovviamente.

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