Il Challenger di San Benedetto del Tronto ai nastri di partenza

Parleremo dei match che affronteranno gli italiani, della confusione sulle wild assegnate, e una breve presentazione del torneo. San Benedetto potrebbe essere una buona occasione per i nostri giovani, in quanto il tabellone non presenta avversari insormontabili.

Il torneo marchigiano è uno dei più affascinanti e ben organizzati dell’intero panorama. Arriva alla quattordicesima edizione. Il circolo è situato a 100 mt dal mare nel pieno centro di San Benedetto ed è immerso nel verde. La struttura è composta da 10 campi, di cui due in erba sintetica. Inizialmente c’è stata un po’ di confusione per l’assegnazione delle Wild Card in quanto mercoledi erano state assegnate le prime 3 a Eremin, Sonego, Mager. Ieri con la presentazione del torneo l’unico confermato sembra Mager, mentre compaiono Quinzi e Napolitano a scapito di Sonego e Eremin. In poche ore con l’accesso diretto al tabellone principale da parte di Napolitano come SE si libera un posto, quindi ne rimangono da assegnare altre 2, in quanto le Wc complessive sono 4, 3 concesse dalla FIT già da mercoledi-giovedi e una dagli organizzatori in seguito. I due posti vacanti vengono presi da Edoardo Eremin e Andrea Basso.

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TORNEO INFARCITO DI ITALIANI – Il torneo non presenta un dominatore chiaro, ma ci sono molti outsider che possono tentare di conquistare la vittoria finale. Le prime due teste di serie sono Alessandro Giannessi e Luca Vanni che al primo turno dovranno affrontare rispettivamente Lipovsek Puches Thomas e un qualificato. Alessandro non deve assolutamente sottovalutare l’avversario in quanto l’argentino è un giocatore insidioso, non è un talento puro ma ha raccolto buoni risultati. Teoricamente l’argentino non ha un gioco che possa dar fastidio ad Alessandro in quanto dispone di discreti fondamentali ma non di colpi così pesanti da poter infastidire nel lungo periodo l’italiano, oltretutto non è dotato neanche di un gran servizio, malgrado sia un giocatore che sfiora i due metri. Federico Gaio potrebbe essere l’avversario di secondo turno per Giannessi, in quanto l’italiano sarà impegnato con il serbo Jankovic, giocatore che sta cercando di sganciarsi dal circuito futures dove ottiene ottimi risultati per cercare il salto definito nei tornei Challenger. I precedenti entrambi nel 2013 ed entrambi in Grecia vedono i due in perfetta parità. Partita che si preannuncia per nulla scontata.

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LE WILD CARD – Come avevamo precedentemente annunciato le 4 WC sono Mager, Quinzi, Eremin e a sorpresa Basso. Mager affronta il temibile e quotato Bourgue che si è messo in luce ad inizio anno per la precisione nella tournèe sudamericana vincendo tanti match da sfavorito e strappando punti pesanti. Mager è un giocatore poco duttile che ama comandare il gioco con servizio e dritto e se non riuscirà a trovare la chiave per sfondare il francese potrebbe seriamente andare in difficoltà. Bourgue è un giocatore che fatico a leggere, ma personalmente piace più con i piedi fuori dal campo che con i piedi in campo. Quinzi affronta subito Volandri e sinceramente il sorteggio per lui non è stato benevolo, a mio avviso il vecchio Filippo ha ancora cartucce da poter sparare a questi livelli e il tennis in crescita di Quinzi a mio avviso non basterà. La vera sorpresa è Basso, qui ci vorrebbe un articolo a parte per parlare dei suoi infortuni e della sua situazione, al primo turno trova un giocatore di una solidità pazzesca, ossia Arthur De Greef. Il belga a me piace parecchio e ispira fiducia con il suo tennis molto compatto e per nulla banale, credo che Basso abbia bisogna di estrarre il meglio del suo repertorio per far partita. Ovviamente ho lasciato per ultimo Eremin, l’acquese affronterà Barrere, giocatore che personalmente reputo da veloce malgrado recentemente abbia ottenuto ottimi risultati in terra francese. Eremin sulla carta parte sfavorito ma credo abbia le qualità per sovvertire il pronostico.

DULCIS IN FUNDO – Potrebbe sembrare un caso lasciar per ultimo Napolitano, Donati e Caruso, ed è effettivamente così. In realtà tutti hanno un comune denominatore, ossia un sorteggio sfavorevole. Donati da testa di serie affronta il francese Lestienne, che su terra non è un fulmine, in quanto dotato di un tennis relativamente “leggero”, la vittoria ad Ostrava conta fino ad un certo punto per poter capire le sue potenzialità su terreni lenti, in quanto quel torneo non era così ostico, tuttavia ci dice che il ragazzo è in ascesa e non è l’ultimo arrivato. Napo e Caruso dovranno vedersela con due giocatori molto quotati su terra e difficili da superare, il primo contro lo spagnolo Menendez-Maceiras e il secondo con Arguello, terraiolo di seconda fascia che regala poco e ama scambiare e lavorare ai fianchi l’avversario.

 

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