A Shanghai l’ennesimo capitolo sulla follia di Fognini

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Fabio Fognini perde a Shanghai forse la più brutta partita della sua carriera, cedendo al n.553 ATP, in un match che lo ha visto distratto e svogliato e rendendosi protagonista di un brutto gesto contro il pubblico.

di Lorenza Paolucci

Fabio Fognini saluta Shanghai dando il peggio di sè in tutti i sensi di fronte al pubblico cinese. Il ligure era opposto ad un giocatore di casa, l’asiatico Chuhan Wang, n. 553 ATP (Fognini è n.17). Wang ha 22 anni ed entrato nel tabellone principale tramite una wild card, della quale avrebbe bisogno anche per giocare i tornei Changeller, dato la posizione in classifica. Non per sminuire il giovane cinese ma è giusto sottolineare che non ci si trova di fronte ad un talento che per varie ragioni vede ubicarsi in una bugiarda graduatoria ATP, ma che effettivamente il nostro Fabio avrebbe dovuto sconfiggere senza se e senza ma.
L’azzurro invece è entrato in campo svogliato e non ha accennato alcuna reazione, nemmeno quando l’avversario, sulla scia dell’entusiasmo e trascinato dal pubblico, lo ha portato fino al tie-break nel primo set. Il cinese ha giocato pulito ed ordinato, Fabio invece ha ributtato la palla di là, lasciando l’iniziativa all’avversario. L’atteggiamento di Fognini e l’andamento della partita hanno lasciato stupiti anche gli spettatori, che evidentemente, per quanto di parte, mai si sarebbero aspettati una vittoria del tennista di casa.
La cosa più brutta però si è consumata a fine partita quando il ligure lasciando il campo, probabilmente fischiato dal pubblico, si è rivolto loro mostrando il dito medio.
Ora la sconfitta non è brutta tanto per la consistenza dell’avversario, perchè anche queste cose possono succedere, specie quando si da per scontata una vittoria, ma è il modo nel quale è avvenuta. Fabio non ha preso sottogamba l’avversario, errore nel quale in certi casi si può incappare, ma non ha proprio giocato e non è la prima volta che gli capita. Il gesto poi rivolto agli spettatori è ingiustificabile: il pubblico che sia sportivo o meno deve sempre essere rispettato dai giocatori.
Dal diretto interessato non è avvenuta ancora nessuna spiegazione, lui che è solito riservare a Twitter scuse e giustificazioni dei suoi comportamenti intollerabili.
I precedenti lasciano pensare che magari farà mea culpa, ammetterà di aver sbagliato, prometterà di cambiare: “mi comporterò meglio, l’ho promesso a mamma, papà e fidanzata ”  disse qualche settimana fa. Ma le parole, le promesse, non bastano più, anzi la coscienza di sbagliare rende i suoi gesti ancora più gravi e senza senso, in primis nei confronti di se stesso.
L’Italia tennistica in questi anni ha imparato ad accettarlo per quello che è (ciò che lui chiede a gran voce): talento, genio e sregolatezza.
Un Fognini tranquillo e catechizzato non piacerebbe a nessuno ma certi comportamenti, sono diventati inaccettabili. Ora sta a lui decidere se diventare il campione che il suo braccio gli dice o se buttare tutto al vento, ciò che la sua testa sembra consigliargli.
L’Italia ha fatto la sua parte Fabio, ora tocca a te.

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