Alex Zverev, passato, presente e futuro di un predestinato

Il giovane tedesco, fratello d'arte, cerca di farsi strada nel mondo del tennis professionistico, tra talento, duro lavoro ed esempi d'eccezione.

Un Andy Murray di appena 14 anni si stava prendendo una pausa dalla sua sessione di allenamenti con il tedesco Mischa Zverev. Quando la coppia si sedette per bere un po’ d’acqua, il fratellino di Misha, Alex, scese di corsa dall’angolo di suo fratello per andare a scambiare due palline con i suoi genitori. Anche allora non ne sbagliava molte. Da allora sono passati 13 anni, e Alexander Zverev adesso sta cercando di seguire le orme del fratello maggiore e farsi strada nell’agguerrito palcoscenico del circuito Atp. Dall’alto dei suoi 1,93 centimetri, il giovane rivide Andy Murray a Cincinnati 2014, dove i due si rividero per una nuova sessione di allenamenti. Da grande tifoso del Miami Heat Zverev si sentiva a casa se avesse dato un’occhiata al campo da baseball.“Lo vidi per la prima volta qualche mese fa, dopo tantissimo tempo: non riuscivo a credere quanto fosse diventato alto” ha esclamato Murray.Tirandosi indietro i suoi biondi capelli da vichingo, Zverev ha ricordato quell’episodio, col suo timbro americano. “Mi stavo allenando con Andy a Cincinnati, quando a un certo punto mi ha detto: ti conosco da quando eri alto così!”.“Conosco Murray e Novak Djokovic da quando avevo quattro anni. Non avevo capito chi fossero. Per me erano come altri bambini con cui stavo semplicemente facendo un gioco. Ho giocato a calcio, a basket e a tennis, con loro. Ora che sono due immensi campioni, allenarmi con loro e conoscerli meglio è un’opportunità incredibile per me. Gli sono davvero grato per avermi dato questa possibilità”.Sin da piccolo ‘Sascha’, questo il suo soprannome, ha vissuto gran parte della sua vita attorno al campo da tennis. Nato ad Amburgo da due istruttori di tennis, ha visto fin da subito il fratello maggiore, Mischa, come un esempio da imitare. Ne seguì la scalata in classifica verso la top-50 (il suo best-ranking è n. 44), cercando di seguirlo per i tornei ogni volta che era possibile. A soli sette anni, Sascha lo raggiunge alla Saddlebrook Tennis Academy della Florida, dove tornò ogni anno per il suo allenamento invernale. Ormai definisce quel luogo come la sua “seconda casa”, che gli ha dato la possibilità di crescere e conoscere i top-player statunitensi John Isner e Jack Sock.
AMBURGO_ZVEREV“Penso che sia un giocatore molto promettente” ha detto Isner. “E’ molto alto, anche se – naturalmente – non così alto come me. Quando mi alleno con lui mi rendo conto che non è ancora sviluppato sul piano fisico. E questa è una buona cosa. Ha tantissimo margine per migliorare. Essendo un ragazzo alto, colpisce la palla molto bene dalla linea di fondo. Ha un sacco di armi. Penso che quando crescerà anche nel corpo, diventerà davvero una forza. Credo davvero che sia un buon giocatore di tennis “. Nell’anno passato, Zverev ha iniziato a collaborare con Jez Green, il famoso preparatore atletico a cui si deve in gran parte il merito della trasformazione fisica del due volte campione Slam Andy Murray. da magro adolescente a uno degli atleti più prestanti e resistenti del tour. Lo scozzese è sicuro che questo aiuto non può che essere vantaggioso per Zverev, per preparare al meglio il suo corpo allampanato alle maratone del Tour. “Jez lo può aiutare di sicuro,” ha detto il campione di Dunblane. “Fisicamente è molto diverso da me, abbiamo fisico e modo di giocare diversi. Jez dovrà fare un lavoro diverso con lui. Ha un sacco di esperienza nel circuito. Abbiamo lavorato insieme per tanti anni e sono sicuro che farà un ottimo lavoro”In un periodo in cui l’età media della top-10 è di 28 anni, è raro vedere teen-ager come Zverev e il coetaneo 17enne Borna Coric avere successo nell’ATP World Tour. Entrambi sono riusciti a lasciare il segno nel 2014, proiettandosi come due grandi promesse del futuro che continuano a crescere fisicamente e acquisire esperienza. Dopo aver iniziato la stagione vincendo il titolo junior degli Australian Open, Zverev, ex n. 1 del mondo juniores, era attorno alla 800esima nella classifica Atp, ma sembra destinato a finire all’interno della top 150 a fine stagione, dopo la partecipazione al suo ultimo torneo dell’anno, lo Swiss Indoors Basilea: entrato come wild card, ha messo alle strette il n. 11 del ranking Grigor Dimitrov, perdendo in tre set. Con il suo gioco intelligente e aggressivo, il tennista di Amburgo è riuscito a scalare oltre 650 posizioni in classifica. Dopo alcune deludenti sconfitte nei turni di qualificazione in alcuni Challenger nelle settimane successive alla sua vittoria di Melbourne, la svolta è arrivata in primavera proprio in un torneo di casa, a Braunschweig, dove ha vinto il suo primo titolo Challenger battendo in finale n ° 12 al mondo Paul-Henri Mathieu. Poi, volato come wc nel torneo Atp 500 di Amburgo, dietro invito di Michael Stich, ha battuto ben quattro top-100 dietro fila, spingendosi sino in semifinale. La sua corsa si è infine interrotta con un secco 6-0, 6-1, per mano di David Ferrer. “E’ stato un bellissimo torneo”, ha ricordato Zverev. “Vincere Braunschweig è stato incredibile, poi arrivare in semifinale di un Atp 500, nella mia città natale, è stata la sensazione più bella che abbia mai avuto su un campo da tennis. Vincere partite lì, davanti al mio pubblico di casa, conoscendo la metà delle persone nello stadio… indescrivibile. Sono davvero grato a Michael Stich per avermi dato l’opportunità di giocare””Dopo il primo paio di partite ho iniziato a provare un po’ di tensione, ma poi ho cercato di non pensare a dove mi trovavo e a quanti progressi avevo fatto rispetto a un anno prima, ma di pensare soltanto alla partita successiva. Quando sono arrivato in semifinale, ero decisamente nervoso. Contro un campione come David è necessario sfoderare il tuo miglior tennis, altrimenti non hai speranze, soprattutto su un campo in terra battuta. Speriamo che un giorno possa giocare al suo livello, e magari vincere un altro paio di giochi in più!”Un altro giovane giocatore che ha saputo farsi strada nel circuito Atp è il 21enne Dominic Thiem, che quest’anno ha guadagnato 100 posizioni in classifica, entrando fra i primi 40 del mondo. L’austriaco e Zverev sono diventati subito buoni amici dopo aver giocato il doppio insieme a Vienna, la scorsa settimana. Thiem, che ha raggiunto la sua prima finale Atp World Tour a Kiztbuhel nel mese di luglio, è ben felice di passare a Zverev lo stesso consiglio che l’amico e mentore Ernests Gulbis gli aveva dato nelle prime fasi della sua carriera professionale.
TENNIS - ATP, Australian Open 2014“E’ davvero un bravo ragazzo. Non ci sono che molti altri giovani giocatori provenienti da Austria e Germania, così sono stato felice di fare amicizia con lui. Parliamo la stessa lingua e abbiamo interessi comuni” ha rivelato Thiem. Di certo, una cosa che li accomuna è lo stile del taglio di capelli. La coppia potrebbe facilmente entrare in una boy-band, con le loro capigliature.“Io cerco sempre di aiutarlo quando mi chiede dei consigli”, ha continuato Thiem. “Ernests me ne ha dati tanti in questi anni. Per questo voglio trasmettere quello che so a Alex. Ernests mi ha detto tutto su come funziona il tour, come bisogna reagire dopo una sconfitta, e dopo una vittoria. Quasi sempre si viene battuti una volta alla settimana, perché si sta giocando contro i migliori giocatori al mondo. Non è certo possibile vincere ogni torneo, una cosa un po’ diversa dai tornei juniores o futures, dove si vince un botto. Il segreto è imparare a perdere, anche quando succede spesso”Zverev non è il tipo di tennista che si brucia dopo i primi successi giovanili. Lunghe sessioni di allenamenti con Murray e Djokovic in Nord America gli hanno fatto capire in cosa deve migliorare, giorno dopo giorno, per poter competere con i top-player del circuito.

I loro allenamenti sono molto più intensi rispetto a quelli degli altri, è la loro etica del lavoro“, dice. “Lavorano in palestra per un’ora prima degli allenamenti e un’altra ora a fine sessione. E’ incredibile il loro modo di lavorare. Molto lo fa il talento, ma sicuramente il duro lavoro gioca un ruolo fondamentale ed io spero di poter raggiungere il loro livello di allenamento per poi vedere fin dove sarò in grado di arrivare”.

“Mio padre ha il ruolo principale nel mio tennis. Sappiamo entrambi che dobbiamo continuare a crescere, perché per me è solo l’inizio avendo solo 17 anni. Speriamo di ottenere risultati migliori anche rispetto al torneo di Amburgo nel futuro, spingendo la macchina al massimo e capendo cosa ci riserverà il futuro. Devo far crescere ogni colpo e ogni mia caratteristica. Ho giocato un po’ con Andy (Murray, ndR) e con Novak (Djokovic), e ho visto che il loro gioco è estremamente più completo rispetto al mio. Per il momento non riesco ad esprimere un gioco come il loro, quindi cercherò sicuramente di migliorare ogni singolo aspetto del mio gioco.”

Le sue performance in allenamento e nel corso dei match disputati in estate hanno tolto anche a uno come Andy Murray ogni dubbio riguardo le possibilità di Zverev di diventare uno dei migliori giocatori del mondo. “E’ davvero un ottimo giocatore. E’ indubbiamente cresciuto moltissimo negli ultimi due anni, di conseguenza ha bisogno di un po’ più di tempo per crescere fisicamente e per maturare, visto che ha un fisico importante.”

“So che diventerà fortissimo, anche se non voglio sbilanciarmi su quanto potrà arrivare in alto. Infortuni e distrazioni sono sempre un’incognita. Non sono a conoscenza di quanto duramente stia lavorando, ma solo guardando le sue partite posso dire che diventerà davvero forte.”

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