Andrey Rublev :”Ora sono ad un altro livello”

Il russo, seguito da Fernando Vicente, ha modificato radicalmente i suoi metodi di allenamento e vede dinanzi a se ampi margini di miglioramento.

“LA TOP CENTO E’ SOLO QUESTIONE DI TEMPO”- Il diciannovenne moscovita ha da poco iniziato la sua collaborazione con lo spagnolo Fernando Vicente , e tutto sta radicalmente cambiando. A dispetto della eliminazione al primo turno del Roland Garros, per mano di Taro Daniel, Andrey è entusiasta del lavoro che sta svolgendo ed è sicuro che i frutti non tarderanno ad arrivare.” Sto concentrandomi di più su ciò che devo fare in campo. Se faccio questo so che il ranking migliorerà, so che raggiungere la Top 100 è solo questione di tempo. Ho ottime sensazioni e miglioro ogni giorno”. Su cosa , in particolare, stia lavorando Andrey è presto detto. ” Lui( Fernando) mi spiega come devo giocare il mio dritto e come colpire la palla. Mi spiega quali colpi usare per attaccare e quali sono quelli migliori per difendermi. Mi aiuta a capire come meglio utilizzare i miei movimenti e cosa fare durante i punti. Vuole darmi tutto ciò che è utile a migliorami. Prima non pensavo mai a queste cose , ora invece sto iniziando a vivere una fase di grande evoluzione”.

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” SI IMPARA DI PIU’ GIOCANDO CON I TOP”- Il giovane Andrey è convinto che il lavoro attuale pagherà. Intanto la fiducia aumenta , giorno dopo giorno. ” Se mi paragono ad un anno fa posso dire di essere ad un altro livello. Devo solo andare avanti . Tutto verte sulla comprensione di come giocare, non si tratta solo di colpire la palla. E’ un gioco difficile; se si inizia a capire come giocare tutto migliorerà”. In questa progressione una fattore importante è dato dalle esperienze fatte ad altissimi livelli. “Vincere dà fiducia, non importa se siano tornei Challenger o Atp. Ma posso dire che  si impara di più incontrando un giocatore di alto livello piuttosto che vincendo un torneo con ragazzi del tuo stesso livello. Per questo una delle esperienze più importanti per me è stato l’incontro con Andy Murray all’Australian Open. Ho imparato tanto e ora so come giocano i migliori. Ho visto come metteva la palla dove voleva, come difendeva o come cercava sempre la migliore posizione in campo. Durante il match , ha sempre cercato di farmi trovare in una posizione scomoda. Il modo in cui ha giocato i punti importanti, il modo di servire sulle righe o di impattare alla ricerca della linea di fondo mi hanno impressionato. Però  sono certo che , quando lo incontrerò di nuovo , giocherò meglio grazie a quella esperienza”. E’ così che si cresce, ed è così che Andrey cercherà di qualificarsi per l’Atp Next Gen Finals di Milano, suo grande obiettivo stagionale. “Cercherò di qualificarmi , ma se non fosse così, pazienza. Siamo solo al primo anno, anche se per me sarebbe  straordinario giocare quel torneo. Vedremo quel che accadrà”.

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