ATP Chengdu: Karen Khachanov conquista il primo titolo in carriera, si arrende al terzo Albert Ramos

Karen Khachanov completa il capolavoro. Dopo una settimana perfetta, in cui ha sconfitto in fila Sousa, Mannarino, Feliciano Lopez e Troicki, ha la meglio anche nell'atto finale, superando il più esperto Albert Ramos. Il russo diventa dunque L campione della prima edizione dell'ATP di Chengdu, e si avvicina notevolmente alla top50.

Difficilmente Karen Khachanov dimenticherà questa settimana. Con un livello di tennis stellare è una determinazione invidiabile, infatti, il giovane russo ha conquistato a suon di vincenti il suo primo titolo in carriera, confermandosi uno degli astri nascenti più interessante del circuito. A Chengdu, torneo cinese alla sua prima edizione che ha rimpiazzato Kuala Lumpur, Khachanov ha affrontato avversari di alto livello, ma ha dimostrato di possedere un ottimo bagaglio tecnico e, soprattutto, di avere carattere, non facendosi intimorire dalla maggior esperienza dei rivali e anzi esaltandosi nei momenti cruciali. L’ultimo a farne le spese è stato Albert Ramos, che si aggiunge a Joao Sousa, Adriano Mannarino, Feliciano Lopez e Vikotr Troicki nella lista dei giocatori costretti ad arrendersi al russo durante la settimana. Lo spagnolo era reduce dalla grande vittoria in semifinale su Grigor Dimitrov,  ennesimo buon risultato nella stagione miglior della sua carriera, oltre al primo successo a Bastad e ai quarti di finale del Roland Garros. Quest’oggi, però, contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, l’iberico è mancato nei momenti clou, sprecando qualche occasione di troppo che, forse, avrebbe potuto far girare il match. Il russo, come già sottolineato, è invece riuscito ad approfittare del,e incertezze dell’avversario, infilandosi nelle crepe del suo tennis e spuntandola, alla fine, al terzo parziale.

RAMOS METTE LA FRECCIA E SI AGGIUDICA IL PRIMO- L’avvio di incontro vede entrambi cercare di imporr e il proprio ritmo. Khachanov fatica un po’ al servizio, ma riesce a compensare nei suoi turni di battuta con qualche ottimo colpo, specialmente con il dritto; Ramos, invece, sfrutta al meglio le proprie traiettorie mancine, buttando il rivale fuori dal campo con il servizio e chiudendo poi con il dritto. Il primo a trovarsi in difficoltà, però, è proprio l’iberico: nel quarto gioco infatti il russo spinge da fondo e, grazie ad un ottimo rovescio, si guadagna la prima palla break; non la converte tuttavia sbagliando malamente una risposta, e permette all’avversario di rimanere agganciato nel punteggio. Scampato il pericolo, lo spagnolo trova fiducia, mette pressione in risposta è, approfittando di un grave doppio fallo del giovane avversario, scardina il servizio, portandosi sul 3-2 in suo favore.

Il set procede senza scossoni fino al decimo gioco: qui, chiamato a chiudere i conti con la battuta, Ramos accusa un primo passaggio a vuoto e, con due errori di dritto, restituisce all’ultimo il break, dovendo dunque rifare tutto da capo. Khachanov coglie il momento favorevole e torna in vantaggio, ma sotto 6-5 l’iberico non trema e approda al tie-break. Nella partita decisiva è niocamente il russo a partire meglio, conquistando un mini break, ma dal 3 pari Ramos inanella una serie di 3 punti consecutivi è lo lanciano a set point. Karen riesce ad annullare il primo, ma non può nulla alla seconda chance ed è costretto a edere la prima frazione, con il punteggio finale di 7-4.

KHAXHANOV SOFFRE, MA PAREGGIA I CONTI- Il russo probabilmente deve avere qualche rimpianto, soprattutto nel tie-break, ma complessivamente Ramos si è meritato il primo parziale, condotto egregiamente prima di farsi recuperare. In ogni caso, Khachanov dimostra grande forza mentale nei primi game del secondo set: senza pensare troppo alla frazione persa, infatti, cerca di reagire e di sorprendere l’avversario in risposta, issandosi ben quattro volte a chance di break tra il primo e il terzo gioco. Tra qualche errore di troppo e un ace dello spagnolo, però, il ventenne allievo di Galo Blanco vede però le sue occasioni sfumare, e, dopo alcuni turni agevoli per entrambi, rischia qualcosa in svantaggio per 4-3, costretto a rimontare dallo 0-30.

Anche in questa occasione, però, riesce in qualche modo a tirarsi fuori dai guai, e da questo momento si procede on-serve fino ad un secondo tie-break, conclusione più che giusta per un set molto equilibrato. Ancora una volta, gli alti e bassi si sprecano, con i due avversari che si scambiano ripetutamente mini-break e punti alla battuta: Khachanov vola sul 2-0 con due ottimi dritti, ma restituisce subito il favore; si ripete sul 2 pari con un altro vincente, issandosi sul 4-2, per poi regalare però un altro gratuito. La svolta decisiva arriva finalmente dall’ottavo punto. Due vincenti del russo e un errore grave di Ramos, che avrebbe potuto  e dovuto essere più incisivo in questa fase, permettono alla fine a Karen di prendersi la frazione, e di rinviare ogni discorso al parziale decisivo.

RAMOS SPRECA, KHACHANOV NE APPROFITTA E TRIONFA- L’inerzia parrebbe dalla parte del giovane promettente, che però ci smentisce puntualmente concedendo, con tre Rodri decisamente di troppo, un sanguinoso break al rivale. L’iberico si ritrova, un po’ dal nulla, in vantaggio e con la possibilità di fare gara di testa, ma nel gioco successivo si consuma la svolta decisiva. Il campione di Bastad riesce ad issarsi sul 40-30, ma, proprio nel momento in cui dovrebbe fare la differenza e far pesare gli anni di esperienza accumulati, commette tre errori, tra cui uno smash, imperdonabili, che lo condannano a restituire il contro-break. Ammirevole la forza di volontà del russo, Chengdu non vuole arrendersi e non si fa intimorire.

I due ora tengono senza problemi la battuta, ma l’iberico ha probabilmente sprecato la chance più ghiotta, e si avverte in qualche modo che l’incontro sta girando. La zampata decisiva, infatti, porta proprio la firma di Karen, che, sul 4-3 in suo favore, dopo l’ennesimo, pesantissimo doppio fallo di Albert non si fa pregare e strappa il servizio. Nel nono game, con la possibilità di porre fine alla contesa, il russo non trema e un dritto lungo del rivale gli regala la prima, grande soddisfazione della sua carriera.

C’è da scommettere che questo primo titolo non sarà l’ultimo per Karen Khachanov, che con il successo odierno fa un bel balzo in avanti anche in classifica: da domani sarà numero 55 del mondo. Forse una stella è nata, sta e lui, ora, confermare i grandi progressi fatti.

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