ATP Finals, dichiarazioni Dimitrov: “Vorrei poter condividere il titolo con David, ma purtroppo c’è solo un vincitore”

Analizziamo le dichiarazioni di un raggiante Grigor Dimitrov, raggiunto dai microfoni a bordo campo mentre ancora reggeva la coppa dei maestri.

Non chiamatelo più Baby Federer, chiamatelo Grigor Dimitrov, il maestro dei maestri, il nuovo numero 3 del mondo, un campione affermato. E’ un Dimitrov stanco ma emozionatissimo, “lost for words” senza parole, quello che è chiamato a commentare il suo fresco successo nella finale delle ATP Nitto Finals 2017. “E’ incredibile per me, meraviglioso, un grandissimo onore aver giocato la finale su questo campo“, queste le prime parole pronunciate dal Bulgare mentre regge l’ingombrante trofeo consegnatogli da Annabel Croft, “voglio dire, è stata senza dubbio la settimana migliore della mia carriera“; Grigor ha poi voluto subito congratularsi con l’avversario, rivolgendogli parole colme di stima e rispetto “Voglio innanzitutto congratularmi con David” ha esordito il bulgaro, “He’s such a tremendous guy“, “é davvero un ragazzo straordinario, e gli faccio i miei complimenti per questo incredibile risultato, penso sia uno dei giocatori maggiormente migliorati nelle ultime due settimane; ha messo in campo tutto, e sono onorato di aver giocato la finale scontrandomi nuovamente contro di lui. Gli auguro quindi il meglio per il proseguimento della stagione, per la finale di Coppa Davis, e spero che ci si possa allenare insieme durante l’off-season“. Dimitrov ha poi aggiunto “Sono senza parole, oggi è uno di quei giorni in cui voglio ringraziare il mio team, la mia famiglia ovviamente e anche la mia fidanzata, che ha avuto un ruolo fondamentale per il mio gioco in queste settimane, Nicole Scherzinger ; si sta nascondendo qui da qualche parte, ma le devo parte del merito per queste due settimane“. Il bulgaro ha poi concluso il discorso di premiazione ringraziando il pubblico per il supporto concessogli durante tutto il torneo, “a tremendous support“, e rivolgendo poi i suoi ringraziamenti di rito allo staff ed agli sponsor (che gli hanno permesso di incassare l’assegno da 1,9 milioni di sterline ndr).

Intercettato poi a bordo campo, con ancora la coppa stretta fra le braccia, Dimitrov ha poi proseguito la sua lode allo sconfitto: “Penso che David si meriti un grande credito per questo torneo; ha battuto Roger e Rafa, ed è stato meraviglioso per entrambi giocare su un palcoscenico come questo. Sono quindi molto contento di aver condiviso con lui questa finale, ed onestamente vorrei poter condividere con lui il trofeo, ma ovviamente c’è solo un vincitore, e sono solo grato di essere riuscito a controllare le mie emozioni. E’ stato molto duro giocare contro di lui”. 

Grigor ha poi analizzato il significato di una vittoria fondamentale per il suo presente ed il suo futuro tennistico: “E‘ molto speciale, penso che questo torneo in particolare significhi molto perché è un gran successo per me e per il mio team essersi qualificato per essere qui oggi, aver vinto il round robin, aver vinto il torneo; ad inizio anno non ero ovviamente certo di qualificarmi, ed essere qui e vincere è un grandissimo risultato per me e per il mio team, che si merito questo successo“.

Il bulgaro però non è disposto ad adagiarsi sugli allori, e considera il successo londinese come un punto di partenza, non come un punto di arrivo: “Ora mi prenderò qualche giorno di riposo, ma poi riprenderò ad allenarmi ed a cercare i margini di miglioramento, per capire cosa e dove posso migliorare; se voglio vincere grandi tornei ho bisogno di migliorare ulteriormente. Sono molto soddisfatto di queste due settimane, ma c’è ancora molto lavoro da fare“.

Nella conferenza stampa post-match il buglaro ha poi aggiunto dichiarazioni interessanti: “Un paio d’anni fa ero 43, 44 al mondo, e pensavo al fatto che non riuscissi a mettere tre palle di fila in campo. Ma con la giusta forza mentale e con a fianco le persone giuste, alla fine le cose sono venute da sè. Quel periodo mi ha comunque aiutato molto, perché solo passando un momento come quello capisci certe cose: ho capito qual era il modo migliore di lavorare e con chi farlo, e passo dopo passo sono arrivato qui”.

A chi gli ha poi chiesto se abbia qualche rimpianto per una carriera che sino ad oggi non gli aveva di certo dato i risultati attesi, Dimitrov ha risposto così: “Rimpianto è una parola forte. Certo, ho perso qualche opportunità , madi rimpianti non ne ho. Potevo fare meglio in qualche torneo, avrei potuto portare a casa partite dove ho avuto anche match points, ma non ho alcun rimpianto, e questo è sicuramente un bene“.

(In aggiornamento..)

2 comments
    1. È un modo come un altro per chiamare il trofeo, non usato solo da noi fra l’altro. Penso che avanzare questo tipo di illazioni sminuisca il lavoro di chi nel suo tempo libero dedica impegno e passione alla stesura dei pezzi, traducendo talvolta fra l’altro in proprio, senza certo l’uso del traduttore, le interviste in inglese.
      Buona giornata

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