ATP Indian Wells: Roger Federer trionfa ancora, sconfitto in due set Stanislas Wawrinka

Al termine di un'altra settimana perfetta, in cui ha messo in mostra un livello impressionante e una brillantezza incredibile, Roger Federer conquista il secondo titolo di questo 2017, trionfando per la quinta volta ad Indian Wells: in finale, lo svizzero ha avuto la meglio in due set del connazionale e amico Stan Wawrinka, dopo due set in cui ha saputo fare la differenza nei momenti chiave.

Continua l’incredibile favola di Roger Federer, sempre più protagonista in questo 2017: dopo lo storico titolo agli Australian Open, lo svizzero conclude un’altra settimana pressoché perfetta, in cui ha dato prova di un impressionante stato di forma e ha avuto la meglio di avversari del calibro di Rafael Nadal con prestazioni eccezionali, conquistando il secondo titolo in stagione ad Indian Wells, primo Master 1000 dell’anno. In finale, Roger ha superato l’amico e connazionale Stan Wawrinka, bravo a sfruttare un tabellone non troppo ostico e a dare del filo da torcere al rivale, ma costretto alla fine a soccombere sotto i colpi aggressivi e all’estrema concretezza nei momenti chiave del suo avversario.

[9]R.Federer b. [3]S.Wawrinka 6-4 7-5

L’ENNESIMO TRIONFO-Doveva essere il torneo del ritorno di Andy Murray, del riscatto di Novak Djokovic o della ripresa di Rafael Nadal, e invece, alla fine, a sorridere è ancora lui, Roger Federer. Mancano, ormai, le parole per descrivere la nuova, ennesima giovinezza che il campione elvetico sta vivendo in questo inizio di 2017, in cui sta raggiungendo vette straordinarie, in una carriera che sembra davvero non voler smettere di stupire: dopo lo storico, diciottesimo titolo Slam in Australia, grazie al successo sull’eterno rivale Rafael Nadal, Roger aggiunge infatti alla propria bacheca un altro trionfo, il secondo della stagione, conquistando il quinto trofeo ad Indian Wells, dove non vinceva ormai da cinque anni. Se all’inizio appariva davvero come un’impresa impossibile, grazie anche alla prematura uscita di alcuni dei rivali più ostici il “Maestro” ha concluso un’altra cavalcata vincente, in cui ha travolto nuovamente Nadal, con una prestazione straripante, arginato Jack Sock in semifinale e, infine, scardinato la potenza del connazionale e amico Stan Wawrinka, giunto all’atto decisivo grazie a un sorteggio piuttosto favorevole, ma anche grazie ad una settimana condotta ottimamente.

Lo stato di forma di Federer è impressionante, con una costante aggressività che mette pressione al rivale, colpi penetranti e una brillantezza fisica invidiabile, e Wawrinka ha dunque dovuto faticare non poco per mantenersi attaccato nel punteggio, aggrappandosi soprattutto al servizio e sfruttando qualche difficoltà del rivale in risposta, che non era emersa invece nei giorni precedenti. Più volte, infatti, a differenza degli altri incontri, in particolare quello con Rafa, in cui aveva impressionato per la solidità e l’esplosività del rovescio, l’ex numero 1 ha faticato dal lato sinistro, ritrovandosi costretto a rispondere in back e, di conseguenza, ad accorciare. A fare la differenza alla fine, però, è stata la cinica e puntuale concretezza nei momenti decisivi di Roger, bravo a sfruttare immediatamente le poche chance a propria disposizione, e a rimanere allo stesso tempo lucido nell’unico momento in cui Stan ha tentato di staccarsi nel punteggio: emblematica è la statistica delle palle break sfruttare, che vede Federer convertire ben tre delle cinque possibilità conquistate.

ROGER STRAPPA IL SERVIZIO E IL SET- Nel primo parziale si è assistito ad un vero e proprio dominio dei servizi, con entrambi che hanno mantenuto ottime percentuali in battuta e si sono difesi egregiamente nei pochi game equilibrati. Federer parte immediatamente come un treno, cedendo solo due punti al servizio nei primi quattro giochi, ma Wawrinka, nonostante le difficoltà a leggere la battuta del rivale e a rispondere a causa della posizione estremamente arretrata, non è da meno, e si mantiene in scia fino al decimo, decisivo game. Sul 5-4 in suo favore, infatti, Roger riesce per la prima volta a mettere in difficoltà “Stan the man”, e, con una serie di colpi eccezionali, si spinge fino a set point: reattivo e scattante come non mai, infine, prende immediatamente la rete e chiude con il punteggio di 6-4 la prima frazione, grazie al prima break dell’incontro.

STAN REAGISCE, MA ALLA FINE DEVE CEDERE- Tutti gli spettatori, dopo un primo set così tirato, sperano e si aspettano la reazione di “Stanimal”, finora abile nel reggere sull’aggressività del connazionale, ma incapace di crearsi occasioni e di scardinare Federer con i suoi colpi potenti. Puntualmente, però, l’elvetico trova finalmente una reazione, e strappa per la prima volta nel match, e nel torneo, la battuta del rivale: nel momento di confermare il break e di completare l’importante allungo, però, Wawrinka non riesce a difendere il turno di battuta, ed è costretto a restituire immediatamente il vantaggio. Da questo momento, si ritorna a seguire l’ordine dei servizi, fino al dodicesimo game, che si rivela decisivo: come nella prima frazione, infatti, il numero 3 del seeding, dopo essere rimasto attaccato nel punteggio, sente la pressione nel momento chiave, costretto ai vantaggio e, poi, a fronteggiare un match point. Con uno scambio condotto saldamente dall’inizio alla fine,  l’ennesimo, Roger si lancia in attacco e mette a segno l’ultimo vincente, che gli regala l’incontro e il quinto successo in California, e che gli permette quindi di eguagliare Novak Djokovic. Termina per Federer, dunque, con il venticinquesimo titolo in un Master 1000, il novantesimo in carriera e, soprattutto, un ruolo sempre più da protagonista la settimana di Indian Wells, che potrebbe rappresentare per lui uno slancio in vista di ulteriore successi in questo straordinario inizio di 2017.

0 comments
    1. Si potrebbe anche dire il contrario..Che Djokovic vinceva perché Nadal e Federer stavano invecchiando ed avendo guai fisici..
      PS: Un Federer giovane ed al top poteva essere battuto quasi solo da Nadal

    2. Si guardo il tennis di Djokovic, che avendo 6 anni meno di Federer, lo ha battuto tante volte nelle finali Slam e master. Per non parlare poi dei tornei sulla terra

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