Atp Miami: Nadal è troppo forte per Fognini, il ligure deve arrendersi in un’ora e mezza

Nella prima semifinale del torneo che si disputa in Florida, ne è uscito vincitore Rafa Nadal, che ha battuto in 90 minuti il tennista di Arma di Taggia, Fabio Fognini, il quale ha pagato caro una pessima partenza ed un numero di errori piuttosto elevato, anche a causa di un vento che non ha aiutato.

NADAL-FOGNINI: Finisce dopo un’ora e mezza di gioco il sogno di Fabio Fognini, che ha ceduto con il punteggio di 61 75 ad un Rafa Nadal non molto brillante, ma molto intelligente e bravo nei punti cruciali. Il match è stato piuttosto brutto da guardare poichè pieno di errori e, soprattutto nel primo set, privo di molti vincenti per via del pessimo tennis espresso dall’azzurro, che ha perso rapidamente 61 un parziale, nel quale non è mai stato in partita ed ha concesso a Nadal tutto il possibile. Dopo una prima frazione piuttosto negativa, coronata peraltro da soli 4 punti in risposta, Fabio Fognini si è concesso una pausa bagno alla fine del set d’apertura ed al suo ritorno in campo, si è visto un tennista molto più sciolto, senza tensione addosso e senza paura di sbagliare; ovviamente, i risultati non sono arrivati subito ed i games al servizio del giocatore di Arma di Taggia ne sono stati la prova, ma dopo aver preso il ritmo, la partita ha cominciato a girare ed a rischiare di andare sotto pressione è stato lo spagnolo Nadal, che, pur non avendo di fatto mai rischiato, si è trovato a pochi punti dalla sconfitta nel parziale. Quando il tie-break sembrava quasi visibile all’orizzonte, ecco che Fognini tornava a sbagliare qualcosa di troppo e, tra un gratuito e l’altro, ma soprattutto un sanguinoso doppio fallo sulla palla break, l’italiano perdeva il servizio a 30 e spianava la strada a Nadal, che andava a servire per il match e non falliva l’appuntamento con la vittoria. Come si può dedurre anche dalle statistiche, questa seconda frazione è stata piena di vincenti e di punti spettacolari, ma la chiave di lettura sono i games di risposta, nei quali Fognini non ha quasi mai giocato ed ha perso troppi punti; inoltre, a questi errori bisogna aggiungere i 4 doppi falli, ben 6 totali, che a questi livelli un tennista non può assolutamente permettersi.

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PRIMO SET: Terribile partenza di Fabio Fognini, che fin dall’inizio ha commesso moltissimi errori e, dopo essersi salvato da uno svantaggio di 0-30 nel primo turno di servizio, non è riuscito a ripetersi nel successivo, che ha poi perso a 0, a causa di un doppio fallo e tre errori non forzati. Quando il peggio sembrava ormai passato e l’impressione era che l’azzurro avrebbe difficilmente vinto il set, ma almeno avrebbe evitato un parziale troppo pesante, ecco che l’attuale numero 40 al mondo si faceva rimontare da 40-0 avanti ed andava a subire il break e successivamente a perdere il parziale. In questo netto 61, concluso in soli 25 minuti, risaltano all’occhio i 14 errori non forzati da parte dell’italiano ed i soli 3 vincenti, che però non costituiscono una grande fonte di punti, anche in virtù dei 2 doppi falli, commessi nel primo punto dei due games di battuta iniziali.[fncvideo id=19319]

SECONDO SET: Nel secondo parziale, dopo una pausa bagno piuttosto necessaria, soprattutto per rilassarsi e ragionare un po’, Fognini è entrato in campo diversamente dalla prima frazione, più sciolto, con meno pressione e con meno paura di sbagliare, ed i risultati, seppur con un po’ di ritardo, non sono mancati. Malgrado tutti questi buoni propositi, l’inizio non è sembrato dei migliori poichè, fin dal primo gioco, Nadal ha avuto una palla break, ben annullata da Fabio con il servizio, ma poi ribadita nel successivo turno di battuta, dove le chances di break sono state ben 4, ma anche qui Fognini se l’è cavata, in parte con il servizio, un ace, ed in parte con qualche imprevedibile errore dello spagnolo, che ha ceduto dopo 4 deuces. Se il tennista di Manacor passeggiava durante i propri turni di servizio, così non è stato per il tennista azzurro, che nel seguente games di battuta, è stato costretto a ben 5 deuces, questa volta, però, senza palla break. Nonostante un rendimento alla seconda che ha lasciato un po’ a desiderare, il 29enne di Arma di Taggia ha progressivamente cominciato ad acquisire il ritmo e, finalmente, è stato capace di vincere 2 games al servizio senza minimamente rischiare, anzi a rischiare è stato il suo avversario, che è stato prima graziato da un passante di Fognini di poco out, che avrebbe portato a palla break l’azzurro, e poi salvato da un servizio vincente e da un errore di Fognini. Il momento cruciale, però, sarebbe potuto essere il decimo game, quando Nadal si è trovato costretto a servire per rimanere nel parziale; malgrado l’azzurro sia partito con le migliori intenzioni, la tds 5 non ha lasciato scampo ed ha dominato con il suo servizio, due aces ed un servizio vincente. Purtroppo, invece, la svolta è arrivata nel gioco seguente, con Fognini che partiva molto male a causa di due gratuiti gravi e chiudeva ancora peggio con un sanguinoso doppio fallo, che spianava la strada a Nadal, il quale non falliva l’appuntamento con la vittoria, delineata da un 75 finale.

Master 1000 Miami- Semifinale

(5) R Nadal d F Fognini 61 75

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