ATP Montecarlo: Rafa Nadal domina Albert Ramos e conquista il decimo titolo

Alla fine, l'atto decisivo dell'ATP di Montecarlo ha rispettato il copione previsto, e ad alzare il trofeo è stato ancora lui, Rafa Nadal: l'iberico, padrone incontrastato dell'evento del Principato per quasi dieci anni, ha confermato il titolo della scorsa stagione e conquistato per la decima volta il torneo, imponendosi in finale senza alcuna difficoltà sul connazionale Albert Ramos, che nulla ha potuto di fronte allo strapotere del rivale. Giunge dunque il primo alloro dell'anno per Rafa, che si rilancia a questo punto come grande favorito per questa stagione sulla terra rossa.

Sembrava un successo annunciato, e Rafa Nadal, alla fine, ha rispettato le grandi aspettative che gravavano sulle sue spalle fin dall’inizio della settimana: con la crisi di Novak Djokovic e le difficoltà del numero 1 Andy Murray, lo spagnolo si è dimostrato ancora una volta il migliore sulla superficie che lo ha consacrato come campione straordinario, la terra rossa, dominando, di fatto, il torneo di Montecarlo e aggiungendo alla propria bacheca il decimo trofeo. Nell’atto decisivo, l’iberico non ha incontrato alcuna difficoltà contro il connazionale Albert Ramos-Vinolas, che ha vissuto una settimana straordinaria ma non ha potuto nulla dinanzi alla abissale superiorità fisica e tecnica del rivale, che ha dilagato per tutto il match imponendosi con il punteggio finale di 6-1 6-3.

[4]R.Nadal b. [15]A.Ramos 6-1 6-3

RAMOS LOTTA, MA NADAL DOMINA-Non doveva esserci storia, e storia, effettivamente, non c’è stata: l’atto finale del Master 1000 di Montecarlo si preannunciava scontata e dal pronostico certo, e, nonostante i grandi meriti di un volenteroso Albert Ramos, che si è rivelato la vera sorpresa di questa settimana, alla fine Rafael Nadal si è dimostrato inarrestabile come molte volte lo si è visto nel Principato, dominando in lungo e in largo l’incontro. Le caatteristiche tecniche, il maggiore carisma e lo strapotere fisico del 14 volte campione Slam non hanno lasciato alcuno spiraglio al tennis certamente regolare e solido, ma allo stesso tempo troppo fragile di Ramos, che è stato travolto dalle accelerazioni e dall’asfissiante pressione dell’avversario: sempre in spinta e con i piedi saldamente sulla riga, se non addirittura dentro al campo, aspetto incredibile rispetto al solito, Nadal ha sbriciolato in poco tempo tutte le certezze che il connazionale si era costruito durante il suo percorso a Montecarlo, prendendosi immediatamente un netto vantaggio che ha poi mantenuto per tutto l’incontro. Ramos, dal canto suo, ha tentato in ogni modo di uscire dai propri abituali schemi, di proporre un gioco aggressivo e scardinare la corazzata e la difesa di Rafa, senza riuscire però, come inevitabile, a snaturare il proprio tennis, e arrendendosi, infine, con onore.

RAFA DILAGA-Gli unici attimi di incertezza, paradossalmente, si sono verificati proprio nel game di apertura, in cui il numero 4 del tabellone si è ritrovato in svantaggio addirittura per 0-15, e nel secondo gioco, in cui Rafa ha fallito tre palle break concedendo al rivale di rimontare e tenere il servizio: da quel momento, la prima frazione si è di fatto conclusa, con un dominio netto e indiscutibile del favorito, che ha ingranato la marcia superiore e ha conquistato una serie di cinque giochi consecutivi. Ramos, impotente di fronte ad una simile superiorità, non è riuscito inizialmente a trovare alcuna contromisura, e i suoi tentativi di reggere lo scambio da fondo campo si sono rivelati vani: lo spagnolo ha perso, infatti, sempre più campo, i suoi fondamentali, usualmente costanti, sono diventati fallosi e in poco più di mezz’ora.

Il copione non è affatto cambiato, poi, neanche nel secondo parziale, nonostante ci sia stata non lotta, ma quantomeno un iniziale equilibrio: dopo avere compreso come il bracci di ferro dietro la linea di fondo campo fosse inutile, Ramos ha infatti deciso di assumersi qualche rischio e iniziando a spingere, dimostrando grande intelligenza tattica e determinazione. La strategia, però, è durata poco, e dal 2 pari Nadal è tornato ad allungare e a dominare in lungo e in largo, strappando la battuta e issandosi in poco tempo sul 5-3, non senza avere recuperato in un paio di occasioni dallo 0-30. Il nono game, alla fine, si è dimostrato decisivo, e dopo avere resistito e avere annullato diversi match point, Albert ha dovuto cedere commettendo un doppio fallo fatale.

DECIMO TITOLO NEL PRINCIPATO- Questo successo, nonostante il punteggio netto e l’andamento scontato, costituisce per Nadal un momento fondamentale: l’iberico può infatti festeggiare il primo trionfo della stagione, dopo tre tentativi falliti tra gli Australian Open, Acapulco e Miami, e soprattutto può celebrare il decimo alloro a Montecarlo, dove ha imposto, ancora più che negli altri tornei sulla terra, un dominio inarrestabile. Con la crisi apparentemente irrisolvibile di Novak Djokovic, le difficoltà fisiche e la pressione di Andy Murray e l’assenza di Roger Federer, dunque, lo spagnolo si è definitivamente affermato come il vero favorito per la stagione sul rosso, in cui potrà certamente giocarsi diversi titoli. Ma non bisogna sottovalutare, nonostante tutto, neanche la grande prova di Albert Ramos, che può dirsi senza dubbio soddisfatto per la prima finale 1000 in carriera e la conquista del best ranking, al numero 19.

 

 

 

 

 

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