Australian Open, Giorgi abbatte Flavia, super Lorenzi, disastro Fogna

Seconda giornata agrodolce per gli italiani in campo. Ennesimo scempio tennistico di Fabio Fognini, sconfitto dal mediocre colombiano Gonzalez, emulato poco più tardi da Francesca Schiavone, la cui inarrestabile caduta libera sembra non conoscere tregua, la milanese cede nettamente alla vincibile statunitense Vandeweghe. Camila Giorgi si aggiudica il derby con Flavia Pennetta cercando, come d’abitudine, di autosabotarsi nei momenti in cui sembra in pieno controllo della partita. Lorenzi chiude la giornata con il più prestigioso successo della carriera, facendo suo lo scalpo di un Dolgopolov visibilmente menomato dall’infortunio al ginocchio che ne aveva messo in dubbio la partecipazione agli Austalian Open.

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A. Gonzalez b. F. Fognini  4-6 6-2 6-3 6-4

Partenza lanciata di Fognini che domina il primo set più di quanto il punteggio non lasci intendere. Il precario equilibrio psicologico dell’italiano  però gioca ancora una volta un ruolo decisivo nella demolizione delle fondamenta appena costruite. Nel secondo set il colombiano si porta avanti di un break,  immediatamente recuperato dal ligure che da l’impressione di essere ancora in controllo di partita e sinapsi. Mai impressione fu più ingannevole, sul 3-2 a favore del rivale Fogna inanella due doppi falli e un dritto da dopolavorista che regalano a Gonzalez il nuovo vantaggio e,nel giro di pochi minuti, anche il secondo set. Ed è da questo momento che il sonno della ragione si impadronisce di Fabio. Il colombiano, cosi come tutto il resto del mondo, sa che ora non deve far altro che aspettare, lasciando che sia Fognini a rosolarsi fino a raggiungere la migliore cottura. Il terzo e il quarto set diventano cosi la parodia di una contesa tennistica, l’italiano sprofonda senza onore fornendo ai sempre più numerosi detrattori l’ennessima dimostrazione di pochezza. Con questa sconfitta Fabio, che difendeva gli ottavi della precedente edizione, perderà un cospicuo numero di posizioni in classifica. La flebile speranza è che ciò possa rappresentare una scossa in grado di rianimarne tempra e talento.
 

C. Vanderweghe b. F. Schiavone  6-2 6-2

Ennesima prestazione incolore in uno slam per la prima italiana ad averne conquistato uno. Dopo i primi 4 game di sostanziale parità la Vandeweghe rifila all’italiana un parziale di 16 punti a 2 aggiudicando rapidamente il primo set. Nel secondo set Francesca si procura un’illusoria palla break in apertura, prima di naufragare sotto i colpi di un’avversaria le cui caratteristiche tecnico-fisiche sarebbero state ideali per esaltare il gioco della miglior Schiavone, di certo non l’opaca controfigura degli ultimi tempi.

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C. Giorgi b. F. Pennetta  4-6 6-2 6-3

Come spesso accade, quando scende in campo la Giorgi, la partita segue gli eccentrici dettami tattici  imposti dalla ragazza di Macerata. La Pennetta inaugura il primo set con un break minatorio per Camila,  La marchigiana sfodera l’abituale aplomb, ereditato dal mite e misurato papà, recuperando istantaneamente il break e dando la prima significativa frustata la partita, portandosi sul 3-1 con le abituali badilate in risposta. Il servizio però continua a farle difetto e Flavia aggancia l’avversaria sul 3-3 prima di mettere la freccia approfittando dei reiterati impacci in battuta di una Giorgi sempre più imprecisa, il primo set è appannaggio della brindisina. Il secondo set vede la metamorfosi di Camila, subito in fuga, seppur rintuzzata dalla reazione di Flavia, la quale non sfrutta due palle break sul 2-2 nonostante i tre doppi falli accorpati dalla rivale in uno solo game di battuta. Scampato il pericolo la Giorgi sfodera uno dei suoi parziali mozzafiato,aggiudicandosi il secondo set grazie a 11 punti consecutivi, trovando la chiave tattica per risolvere la contesa a suo favore. Ora Camila stuzzica il dritto di Flavia con maggiore perseveranza, approfittando anche di un evidente calo fisico della Pennetta. Giorgi si porta rapidamente sul 5-1 prima di contribuire alla mini rimonta della brindisina che, portatasi sul 5-3, annulla 4 match point prima di capitolare, seguendo le orme del fidanzatino.

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P.Lorenzi b. A. Dolgopolov  6-4 6-3 6-2

Il calimerico Lorenzi per una volta beneficia della buona sorte, approfittando del disarmo fisico di un Dolgopolov ostaggio dei propri acciacchi. Il match non è mai stato in discussione, il primo set si è risolto con un break di Lorenzi nel decimo gioco grazie a due doppi falli ed altrettanti gratuiti dell’ucraino. Lo spartiacque del secondo parziale è rappresentato da uno smash fallito da Dolgopolov su palla break a favore dell’italiano, nel gioco successivo sul 5-3 Lorenzi tiene la battuta grazie a due ace consecutivi. L’agonia del dolente Dolgo dura ancora pochi minuti, sul 2-2 l’ucraino elargisce gratuiti a piene mani, Paolino ringrazia e senza faticare troppo si aggiudica la seconda vittoria in uno slam,

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