PRIMO SET – Il copione della partita è chiaro sin dall’inizio, con lo spagnolo che dopo un paio di game di ordinaria amministrazione riesce a trovare il ritmo e ad entrare più deciso negli scambi, soprattutto sulla seconda del suo avversario. Il primo snodo avviene nel quarto game, con Medvedev al servizio. Complice una prima latitante lo spagnolo si porta sullo 0-40 e al terzo tentativo concretizza la sua opportunità portandosi sul 4 a 1. È l’allungo decisivo, il numero 17 del mondo tiene agevolmente i suoi turni di servizio e incamera il primo parziale con relativa tranquillità.
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SECONDO SET – Bautista Agut è un po’ più rilassato dopo il primo set vinto e si procura immediatamente una palla break che però non riesce a sfruttare al meglio. Il russo dal suo canto non riesce ad essere incisivo in risposta e così si viaggia on serve fino nono gioco dove un po’ per la tensione un po’ per un inaspettato cambio di ritmo dell’avversario, Medvedev concede un’unica fatale palla break. La partita è oramai chiusa, Bautista mantiene a zero il suo turno di servizio e conquista il titolo. Lo spagnolo si dimostra giocatore assai solido che difficilmente perde quando è favorito. Con questa continuità sognare un top ten non è poi così utopistico.
