Dustin Brown: l’erba come terapia

E’ trascorso esattamente un anno dalla vittoria più prestigiosa della carriera di Dustin Brown. Il tedesco sconfisse ad Halle Rafa Nadal, appena reduce dala conquista del nono titolo al Roland Garros. Quell’impresa, a distanza di 12 mesi, viene ancora ricordata e celebrata a Celle, cittadina ubicata nella bassa Sassonia che diede i natali a Dustin. Il tennista di orgini giamaicane vuole sfruttare il ricordo di quella vittoria per disputare buoni tornei su erba, al fine di rientrare nei primi 100 giocatori della classifica mondiale.

Recentemente il tennista teutonico ha rilasciato un’intervista al sito dell’ATP, esplicitando il proprio malcontento per il suo attuale rendimento. “E’ una situazione frustrante per me, perchè so di poter occupare una posizione migliore in classifica. All’inizio dell’anno ho espresso un buon tennis ma non sono riuscito a concretizzare queste buone prestazioni con altrettante vittorie. Ora però so di potermi esprimere al meglio in questo segmento di stagione in cui si gioca sulla mia superficie preferita.”

dustin2

Dustin si è poi concesso una personale retrospettiva, rievocando le principali tappe che lo hanno portato a diventare un tennista professionista. “Ognuno tende a guardare avanti. Devi sempre avere nuovi obbiettivi. Se fossi stato più continuo all’inizio dell’anno ora potrei essere nella top 50, ma prima di farmi sopraffare dai rimpianti cerco di ricordare a me stesso che fino a sette anni fa giocavo esclusivamente futures e vivevo in una roulotte, quindi ora non posso lamentarmi.”

La storia di Dustin rappresenta un esempio di tenacia ed intraprendenza. Brown infatti, all’inizio della carriera, decise di girare l’Europa con la sua roulotte per disputare quanti più tornei possibile. “All’inizio della mia avventura in pochi avrebbero scommesso su di me, considerando la mia carenza di mezzi economici.” Il 30enne tedesco ha superato le numerose traversie grazie all’affetto dei familiari e il sostegno dei numerosi fan sui vari social network di “Dreddy”.

Wimbledon 2013 day three

Rispetto all’alterna tenuta mentale nel corso dei propri incontri Brown sottolinea quanto sia migliorato il suo approccio al match nel corso degli anni. “Ho imparato a dare sempre meno peso a cose che in passato mi infastidivano. Cose che mi facevano perdere la concentrazione, pregiudicando le mie prestazioni. Ora sono molto più focalizzato su ciò che accade sul campo e meno umorale, se perdo un punto penso subito a quello successivo, evitando di innervosirmi inutilmente.”

Al di là di tutti i suoi limiti Brown può essere fiero del proprio percorso, frutto di un duro lavoro e di una perseveranza degna di encomio. Sarà uno degli uomini da tenere d’occhio per i prossimi tornei sull’erba.

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