Fabio Fognini e la prova del nove

Bebè in arrivo, portafortuna sugli spalti e cambio di allenatore sembrano poter finalmente riportare Fognini ai livelli che merita. Sperando che, ancora una volta, non ci si svegli tutti sudati

Vi sembrerà forse l’ennesimo editoriale che si interroga sul fatto se Fognini finalmente abbia messo da parte i problemi che l’hanno attanagliato durante tutta la sua carriera. Problemi che solo utopisticamente è possibile pensare che possano scomparire da una settimana all’altra, se non altro perché fanno parte del carattere della persona e dopo una certa età smussarne alcuni lati diventa molto difficile, se non impossibile. Fabio Fognini è così, che ci piaccia o meno, capace di regalarci molte emozioni e al contempo delusioni, e oltre alle critiche gratuite sarebbe onesto anche, quando ce n’è bisogno, rendere merito al talento di Arma di Taggia, che dalla prossima settimana torna numero uno d’Italia.

NEXT STOP MIAMI – È il caso, ad esempio, in questa settimana, dove nell’ATP di Miami sta disputando un signor torneo, arrivando a disputare gli ottavi di finale contro Donald Young. Raccolti gli scalpi di Harrison, Sousa e Chardy, nell’ordine, il ligure dovrà ora affrontare il mancino americano, contro cui una vittoria lo proietterebbe verosimilmente in quarto di finale contro Kei Nishikori, che nonostante sia stato investito della seconda testa di serie è quello tra i top più alla portata dell’italiano. Comunque, un passo alla volta, c’è prima l’ostacolo Young sul cammino di Fognini e occorrerà affrontarlo con la testa giusta, senza pensare troppo in grande. Ad aiutarlo in questa trasferta americana c’è sugli spalti l’amico Bobo Vieri, ex calciatore, che già nei mesi passati aveva mostrato pubblicamente un certo interesse per le vicende sportive di Fognini. E intanto i giorni passano, con Flavia Pennetta che partorirà nel mese di maggio, motivo in più per fare bene ora, in previsione di una sosta per stare insieme alla sua famiglia.

FOREVER YOUNG – Dicevamo, il match con Young. L’americano arriva a questo match dopo averla spuntata con Paire, incapace di mantenere un iniziale vantaggio, e le ottime vittorie contro Pouille e Brown. I bookmaker danno lo statunitense leggermente sfavorito nel match contro Fognini, pagando due volte la posta una sua eventuale vittoria. I precedenti, però, sorridono entrambi al tennista dell’Illinois, sia sulla rossa terra di Nizza che sul duro di Vienna, rispettivamente uno e cinque anni fa. Lasciando da parte quest’ultimo precedente, nel match di Nizza il ligure era nettamente favorito alla vigilia e dopo aver perso il primo set è finito per capitolare. Tecnicamente non ci sarebbe storia tra i due giocatori in questione: l’ex promessa americana, infatti, fa del suo gioco mancino la sua peculiarità e insidia principale, non essendo di certo un mostro in tenuta mentale, come racconta il suo passato. Troppe pressioni gli hanno fatto perdere un paio di anni di carriera e chissà che lo “spettro” di un quarto di finale non lo condizioni ancora. Fognini, tuttavia, non ha bisogno di presentazioni e sarà fondamentale l’approccio alla partita: trovare subito il ritmo da fondo campo, senza esitare nello spezzarlo con efficaci sortite a rete. Il pubblico, stavolta, non sarà dalla sua parte e non si sa se questo sia in realtà un male per l’italiano, vedi l’ultimo match di Davis contro l’Argentina. Percentuali? 65-35 in favore di Fognini, a cui non diamo eccessiva fiducia per non restare troppo delusi da una sua, scongiuri d’obbligo, sconfitta.

F. Fognini vs D. Young – Ore 17 italiane, visibile su Sky Sport Italia e Tennis Tv

0 comments
  1. Dopo Panatta, lui e Camporese gli unici che mi hanno emozionato. Troppo incostante Fabio e scarsa attitudine al sacrificio ma talento cristallino che però da solo non basta. Quando vedo gente come Bautista Agut,assolutamente privi di emozionalitá e talento ma sul pezzo e concentrati,nelle prime posizioni del ranking e confrontarlo con le potenzialità di Fabio,da tifoso mi mangio le dita

    1. Quello che dici è vero … tuttavia Fabio è uno capace di battere i migliori quando in giornata ma che in carriera non ha mai battuto Ferrer ! In questa statistica c’è tutto Fabio Fognini . Aggiungo che dare responsabilità a Perlas è puro esercizio retorico quando non addirittura follia

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