La stagione su terra rossa segnerà la rinascita di Rafa Nadal?

La stagione si sta pian piano dirigendo verso i tornei su terra rossa, i prediletti da Rafa Nadal. Lo spagnolo sta però attraversando uno dei momenti più difficili della sua carriera e affronterà questa parte di stagione occupando la quinta posizione mondiale.

Nadal ha dominato per anni interi la stagione sulla terra, da Monte Carlo al Roland Garros. Ma pur vincendo il suo nono titolo dell’Open di Francia le prestazioni dell’anno scorso del numero cinque del mondo sono state le peggiori della sua carriera dopo la stagione del 2005 in cui ha guadagnato 3870 punti.

A causa degli infortuni, di malattie ed un gran numero di sconfitte da giocatori contro cui solitamente vince agevolmente, Nadal ha guadagnato solamente 1385 punti nei nove mesi successivi al Roland Garros del 2014.

Dopo la sconfitta nei quarti di finale ad Indian Wells per mano di Milos Raonic e la sconfitta al terzo turno a Miami, il maiorchino è sceso al N° 5 della classifica ATP di questa settimana, la sua peggiore degli ultimi due anni. Come se non bastasse poi, va detto che Rafa non è al sicuro neppure lì: il canadese Milos Raonic è a meno di 200 punti di svantaggio e potrebbe a breve scavalcarlo, facendolo uscire dai primi 5 del mondo cosa che non accadeva dal suo primo titolo all’Open di Francia, quasi 10 anni fa.

Sony Ericsson Open - Day 9
Nadal ha riconosciuto più volte il suo difficile momento e senza usare mezzi termini. In un’intervista ha parlato della sua classifica, “La mia priorità non è tornare tra i primi quattro del mondo ma ritrovare il mio gioco e le sensazioni migliori”, ha detto sorridendo, “Nessun problema. La mia posizione cambierà. Difendo moltissimi punti fino al Roland Garros, quindi è probabile che uscirò dalla top-quattro. Ma spero di tornarci e al più presto”.

Lo spagnolo è apparso molto rilassato e fiducioso, l’opposto di quanto si vede quando scende in campo. Spesso teso e instabile, Nadal quest’anno deve ancora trovare il suo equilibrio fisico-mentale, quello che lo ha portato a scrivere un pezzo di storia del tennis. “Non è questione di tennis”, ha dichiarato dopo la sconfitta al terzo turno di Miami. “Il problema è che non riesco ad essere abbastanza rilassato per poter giocare al meglio. Rispetto allo scorso mese il mio gioco è notevolmente migliorato ma allo stesso tempo gioco ancora con troppa tensione soprattutto nei momenti cruciali.

L’ex numero uno del mondo ammette che queste sensazioni sono qualcosa di estraneo al suo gioco. “E ‘qualcosa che non mi è quasi mai accaduto durante la mia carriera”, ha detto. “Sono stato in grado di tenere sotto controllo le mie emozioni durante, diciamo per il 90% – 95% di tutte le mie partite. E ‘qualcosa che oggi ho difficoltà nel gestire. Ma voglio risolvere il problema. Non so se in una settimana, in sei mesi, o in un anno, ma ho intenzione di farlo”.

rafa & nole

La stagione sulla terra sembrerebbe essere il giusto elisir per poter permettere a Nadal di cambiare rotta essendo stato il re indiscusso di questa superficie per tutto questo decennio. Ma Djokovic non starà sicuramente a guardare. Il serbo è a caccia del suo primo titolo del Roland Garros e quest’hanno ha detto che, il torneo parigino, sarà la sua priorità. Il numero uno del mondo è dato favorito pure dai bookmakers ma la tenacia di e la caparbietà Nadal gli renderanno sicuramente la vita difficile. C’è un fattore da tenere sottocchio: se lo spagnolo non sarà nei primi quattro del mondo, potrebbe incontrare Djokovic nei quarti di finale del Roland Garros. Il campione di Belgrado ha un record negativo contro Rafa all’Open di Francia, 0 vittorie e 6 sconfitte.

Detto questo Nadal e Djokovic sono separati da meno di un anno di età, ma appaiono come giocatori totalmente diversi, non nel gioco bensì nella loro evoluzione.

Rafa Nadal, 28 anni, ha vinto il suo primo titolo del Grande Slam a soli 18 anni esprimendo sin da allora un tennis molto muscolare ed esplosivo cosa che lo ha inevitabilmente diretto verso infortuni e problemi fisici. E’ difficile immaginare che lo spagnolo sostenga questi livelli per altri 6-7 anni (come per esempio Federer).

Nole Djokovic, 27 anni, è entrato nel mondo del tennis con una miriade di problemi fisici: asma e celiachia su tutti. C’è voluto molto tempo per vedere il serbo raggiunger l’olimpo del tennis ed ora la “gomma umana” è l’indiscusso numero uno del mondo.

Questi due immensi campioni hanno raggiunto le 141 settimane da numero uno del ranking mondiale ma è facile dire, ora come ora, che il conteggio di Nadal non potrà aumentare mentre per Djokovic potrebbe essere solo l’inizio di un nuovo (ulteriore) record.

nadal roland

Detto questo il maiorchino ha affermato: “Speriamo che la terra mi aiuti. Se sarò in grado di vincere le mie partite sulla terra e ritrovare il mio gioco i dubbi scompariranno”. Considerando il possibile raggiungimento della doppia cifra di vittorie al Roland Garros (ora a quota 9) ha mantenuto la sua idea sul suo futuro. “Non ho nulla da perdere”, ha detto Rafa. “A questo punto della mia carriera ho vinto abbastanza da poter dire di non aver bisogno di vincere di più. Ma voglio continuare a competere al meglio. Voglio continuar ad avere la sensazione di poter vincere qualsiasi torneo, ho la motivazione per farlo. Ovviamente la terra è a superficie che amo di più e che mi ha dato più soddisfazioni e spero che mi dia ancora tante gioie”, ha poi concluso il campione spagnolo.

Tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport non vedono l’ora che arrivi la stagione sulla terra in quanto la curiosità ,di vedere se Nadal riuscirà a tornare al meglio, è tanta anzi tantissima.

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