La top 10 che non è mai esistita

Nel 2013 il quotidiano francese “L’Equipe” provò ad immaginare la top 10 maschile del 2018; a distanza di cinque anni sono tante le cose che non sono andate secondo le previsioni. Una su tutte? La clamorosa esclusione di Federer e Nadal.

Nel 2013 il quotidiano francese “L’Equipe” scrisse un articolo, audace e molto fantasioso, ipotizzando la possibile top 10 maschile nel 2018. Il pronostico non si è rivelato particolarmente azzeccato, rileggendo la lista a distanza di cinque anni, infatti, non può non scappare un sorriso a metà tra la sorpresa e il divertimento, soprattutto di fronte a nomi di giocatori completamente scomparsi dai palcoscenici del tennis che conta.

Senza dilungarci ulteriormente, andiamo a scoprire la top 10 immaginata dai giornalisti de “L’Equipe” cinque anni fa. In decima posizione troviamo l’americano Jack Sock, la nona piazza è, invece, occupata dal polacco Jerzy Janowicz, l’ottava dal lettone Ernests Gulbis, in settima posizione, secondo i cronisti francesi, ci sarebbe potuto essere l’australiano Bernard Tomic, immediatamente preceduto dal giapponese Kei Nishikori. Continuando la scalata verso la vetta troviamo il serbo Novak Djokovic, ipotetico n. 5, in quarta posizione, poi, trova posto il canadese Milos Raonic, il terzo gradino della classifica è occupato dal britannico Andy Murray, il secondo dal francese Benoit Paire, e, in vetta, è il bulgaro Grigor Dimitrov a guardare tutti dall’alto verso il basso.

1.  Grigor Dimitrov

2. Benoit Paire

3. Andy Murray

4. Milos Raonic

5. Novak Djokovic

6. Kei Nishikori

7. Bernard Tomic

8. Ernests Gulbis

9. Jerzy Janowicz

10. Jack Sock

grigor

Dando uno sguardo alla top 10 attuale, si possono riscontrare evidenti e radicali differenze, a riprova di quanto sia difficile fare pronostici a lungo termine in uno sport imprevedibile e continuamente in evoluzione come il tennis. La prima cosa che salta all’occhio nella bislacca classifica de “L’Equipe” è, sicuramente, l’assenza di Roger Federer e Rafael Nadal; i due campionissimi, al momento, occupano le prime due posizioni del ranking e non sembrano avere intenzione di abbandonarle.

roger-federer-rafael-nadal-withdraw-rogers-cup

Continuando la nostra analisi dell’ipotetica top 10, se l’aver inserito Jack Sock tra i magnifici dieci non è sicuramente un errore (il best ranking dell’americano è n. 8), la presenza di Janowicz, Gulbis e Tomic sembra abbastanza forzata e, con il senno di poi, decisamente errata; i tre, rispettivamente n. 180, n. 193 e n. 185 del mondo, hanno ampiamente deluso le aspettative, evidenziando enormi limiti dal punto di vista caratteriale, più che tecnico. Lo stesso discorso fatto per Sock vale anche per Nishikori, la sua sesta posizione non è assolutamente tirata per i capelli, ma la sfortuna e la fragilità del suo fisico non sembrano consentirgli il salto di qualità definitivo. 

Nishikori of Japan dives for a return to Raonic of Canada during their men's singles semi final match at the Brisbane International tennis tournament

Nelle successive tre posizioni troviamo tre giocatori che stanno facendo i conti con vari e complicati problemi fisici; Djokovic sembra aver recuperato dal problema al gomito che lo affliggeva dall’estate 2017, ma non ha ancora ritrovato i suoi colpi e il suo gioco (attualmente occupa la tredicesima posizione), Raonic è da poco rientrato sul circuito e, pur mostrando qualche spunto incoraggiante, non è ancora al top della forma, Murray, invece, è alle prese con un fastidioso infortunio all’anca, ma dovrebbe ritornare a giocare in occasione della stagione sull’erba (lo stop forzato lo ha fatto scivolare in ventinovesima posizione).

Tennis Australian Open 2013

In seconda posizione troviamo, forse, il nome più strano e controverso, quello del francese Benoit Paire. Con ogni probabilità la nazionalità dei giornalisti deve aver influito particolarmente su una scelta così azzardata, Paire, infatti, sebbene in passato abbia fatto intravedere un gioco divertente e scoppiettante, non ha mai dato l’impressione di poter diventare uno dei futuri dominatori del circuito maschile; anche per lui le difficoltà caratteriali sembrano un ostacolo insormontabile. Al primo posto, a giudizio del quotidiano transalpino, ci sarebbe dovuto essere Grigor Dimitrov, da sempre considerato un predestinato della racchetta. Questa scelta, seppur rivelatasi inesatta, con ogni probabilità, nel 2013, era la più logica, tuttavia il bulgaro, come tanti altri suoi coetanei, basti pensare a Goffin o Thiem, non si è dimostrato all’altezza dell’eredità dei Fab Four e, nonostante attualmente occupi la quinta posizione mondiale, non ha mai piazzato l’acuto a livello Slam che in tanti si aspettavano da un giocatore con le sue qualità. 

0 comments
  1. l’esclusione di Federer era ovvia, solo un visionario avrebbe potuto immaginarlo ancora in vetta a 37 anni… basti pensare che già nel 2011 secondo una buona parte degli “esperti” molto difficilmente sarebbe tornato numero 1 alla soglia dei 30 anni…

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