Hewitt: “Vorrei vincere sei partite, ma ora penso solo alla prossima”

Lleyton Hewitt ha vinto il suo primo incontro agli Australian Open, contro il giovane connazionale Duckworth. Nella prossima sfiderà David Ferrer, che potrebbe essere l'ultimo avversario della sua carriera. Ma il leone di Adelaide non si arrende.

Sarebbe potuto essere il perfetto inizio per un film sull’addio di un campione al suo sport preferito. Melbourne, Australian Open. L’ex numero uno al mondo più giovane della storia del tennis contro il suo connazionale, ventitreenne, giovane promessa nipote di quella Beryl Penrsoe che riuscì a vincere lo Slam casalingo sia in doppio che in singolare, nella stessa edizione. Correva l’anno 1955.

Il trentaquattrenne Lleyton Hewitt, oggi, numero 308 del ranking contro l’altro, 129°. L’ex numero uno del mondo non è, sicuramente, il favorito per la conquista di questi Australian Open. Anzi, non è neanche sicuro di arrivare sino alla seconda settimana. Il pubblico è quello delle grandi occasioni,nonostante si tratta solo di un sedicesimo di finale. Hewitt non è mai stato un campione amato universalmente come puo’ esserlo, oggi, Federer. Ma, qui gioca in casa ed è l’idolo del pubblico, che è accorso numeroso solo per lui. Dal canto suo Leyton , il ”leone di Adelaide”, come lo chiamano da queste parti, si è preparato molto duramente per giocare il suo ultimo slam. Come del resto ha sempre fatto durante tutta la sua carriera, ha poi ribadito ai microfoni della stampa. Si dice che durante l’off-season sia arrivato a correre fino a 15.000 km. Ma, questa volta, la preparazione più difficile deve essere stata, sicuramente, quella mentale.

Hewitt australia

 

“Non è come giocare l’ultima partita di un campionato di calcio dopo la quale sai che la stagione è finita”, ha detto il vincitore di Wimbledon. “Sono entrato in campo senza sapere se quella contro James sarebbe stata o meno l’ultima partita della mia carriera. Sono stato molto bravo a controllare le emozioni. Da molti mesi ormai la pressione stava crescendo sempre più in vista di questa giornata. Da parecchi mesi mi venivano fatte le stesse domande. ‘Come ti sentirai?’ ‘Cosa proverai a giocare quella che potrebbe essere la tua ultima partita da professionista?’ Ora, posso dire di essermi sentito molto bene. Ero, ovviamente, molto teso prima di entrare in campo ma, poi, sono riuscito a bloccare tutte le paure“.

In una sala stampa gremita, come per nessun altra partita e nessun altro giocatore, Hewitt ha ovviamente monopolizzato l’attenzione dei giornalisti. Dopo un primo set più combattuto, durato quasi un’ora, vinto al tye-break con il punteggio di 7-5 Hewitt si è aggiudicato, facilmente, il secondo set. Che ha chiuso con il netto punteggio di 6-2. Qualche difficoltà in più per il trentaquattrenne di Adelaide è arrivata al terzo set quando Duckworth lo brekkava e si portava, avanti, sul punteggio di 4-2. Materializzando,nuovamente, in lui e nei suoi fans l’incubo del quinto set. Ma, fortunatamente, Leyton riusciva a riportarsi sul 4-4 per, poi, strappare nuovamente il servizio a James Duckworth e chiudere, definitivamente, con uno splendido lob in top spin sul punteggio di 6-4. E’ stata dura ma, questa volta, almeno, non è dovuto arrivare al quinto set come nei precedenti incontri. Leyton non ha mai avuto paura di arrivare la quinto set. Se non fino al 2015 quando Hewitt ha perso al quinto set a Melbourne contro Benjamin Becker (2-6 1-6 6-3 6-4 2-6), a Wimbledon contro Jarko Niemen (3-6 6-3 4-6 6-0 9-11) ed infine a New York contro Berbard Tomic (3-6 2-6 6-3 7-5 5-7) ed ha, secondo, alcuni, probabilmente iniziato a meditare sulla possibilità di annunciare il ritiro. Per uno come lui, infatti, abituato a mostrare i muscoli può risultare più difficile digerire il fatto di doversi arrendere  su un piano fisico ai suoi avversari. Anche se al quinto set.

hewitt australian open

 

Hewitt conferma di volersi godere questo momento.Ovviamente,vorrebbe andare più lontano possibile nel tabellone. Vincendo magari altre sei partite ( quelle necessarie per vincere il torneo). Ma l’importante, dice il tennista australiano, è giocare partita dopo partita. Senza guardare troppo avanti. Dopo l’eccellente prestazione contro il connazionale James Duckworth cui Hewitt ha fatto i complimenti in conferenza stampa il prossimo scoglio, per il leone di Adelaide, si chiama David Ferrer. A proposito dello spagonolo, suo prossimo avversario, Hewitt dice: “Ferrer è come un muro di mattoni. E’ molto competitivo. Si muove molto bene. Tutti pensano che si limiti a rimandare la palla dall’altra parte ma, in realtà, è molto aggressivo da fondo campo. Non stai mai, molto, distante dalla linea di fondo. E’un osso duro per tutti. Specialmente sulla terra e sul duro.” Nonostante ciò Leyton non si arrende. La competizione fa parte della sua vita. Darò il meglio di me stesso come sempre ha fatto durante tutta la sua carriera. Secondo Wally Masur Hewitt è un moderno Jimmy Connors. Un eterno lottatore che non si arrende mai.

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