Lopez vince e convince in tre combattuti set

La tanto attesa finale del torneo di Eastbourne, l’ultimo prima del ben più importante Wimbledon, inizia con qualche minuto di ritardo, dato che la finale femminile, che ha visto trionfare in tre set Madison Keys, ha sfiorato le due ore di gioco.

Il risultato finale premia dopo oltre 2 ore e dieci minuti, lo spagnolo Feliciano Lopez che si impone su Richard Gasquet per 2 set a 1 (6/3 6/7 (5) 7/5 i parziali).

Non c’era un vero e proprio favorito per la vittoria finale, viste le brillanti prestazioni dei due finalisti durante il resto del torneo. Se proprio ci si voleva sbilanciare, lo si poteva fare a favore di Gasquet, considerando che ieri Lopez è rimasto in campo quasi due ore e mezzo, nelle doppio turno disputato.

Anche i bookmaker davano il francese favorito, anche in virtù del fatto che si trova undici posizioni sopra nel ranking ATP. Lopez, però, ha dimostrato con la finale ottenuta la scorsa settimana al torneo di Londra di poter ambire a posizioni ben più prestigiose di quella che occupa attualmente.

La partita inizia con Gasquet al servizio. Il primo gioco vola via in appena due minuti di gioco. Nel terzo gioco arrivano le prime palle break per Lopez; se la prima, diciamo, se la annulla da solo, affondando un comodo diritto in rete, la seconda chance viene concretizzata grazie a un errore di rovescio del francese, che finisce largo in corridoio.

I successivi game scivolano via velocemente, tra svariati servizi vincenti ed errori non forzati dell’iberico. Il match, infatti non regala eccessive emozioni agli spettatori, con scambi che non si chiudono quasi mai con vincenti da fondo campo. Curiosa la tattica del serve ‘n volley usata da Lopez, che dopo una prima di servizio molto veloce scende a rete, mettendo pressione all’avversario, che, spesso e volentieri, sbaglia la risposta. Con un vincente di rovescio Lopez chiude il set, brekkando nuovamente il suo avversario. La durata complessiva del parziale è stata di appena trenta minuti, a conferma della breve durata dei punti giocati.

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È evidente come Gasquet soffra eccessivamente nei turni di servizio dell’avversario, non riuscendo a impensierirlo quanto basta con la risposta. Al contrario Lopez, con le sue discese a rete, chiude il punto appena possibile.

Nel secondo set si inizia a vedere un gioco più spettacolare, con il tennista transalpino che mette in atto un gioco più propositivo, guadagnandosi anche una palla break nel terzo gioco, senza però concretizzarla. Il punteggio segue i turni di servizio senza regalare troppe emozioni e sussulti agli spettatori fino al settimo gioco, dove Gasquet si procura la bellezza di tre palle break consecutive e alla terza occasione conquista il break, che lo porta sul punteggio di 4/3 e servizio. Nel gioco successivo anche l’iberico ottiene tre palle break consecutive e alla seconda occasione utile controbrekka il suo avversario.

Si arriva fino al tie-break in cui il primo a vincere un mini-break è il francese; Lopez non si scoraggia e riesce a riequilibrare il risultato, strappando anch’egli un punto all’avversario. Arriva il set point per Gasquet, che vince il punto decisivo, riequilibrando il numero dei parziali.

A questo punto del match, la tenuta mentale, ma soprattutto fisica è fondamentale per i due atleti, specialmente per lo spagnolo, che ha alle spalle un maggior minutaggio nel torneo.

Nel turno di servizio di Lopez, Gasquet si guadagna subito due palle break, che però non riesce a sfruttare. L’iberico, dopo essersi preso un warning per perdita di tempo, riesce comunque a vincere il game. Sulla falsa riga del secondo set, entrambi tengono i rispettivi turni di servizio, regalando anche bei punti al pubblico presente.

Desta stupore il break ottenuto da Lopez nell’undicesimo game, dato che l’inerzia del match era tutta dalla parte del suo avversario. La pressione si fa sentire su Gasquet, quando Lopez si accinge a servire per il titolo. Senza troppi problemi l’iberico fa suo il game, il set e l’incontro.

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Dopo la sfortunata parentesi nella finale del torneo del Queen’s, terminata in favore di Dimitrov, in tre tie-break, Lopez torna a vincere e lo fa battendo un agguerrito Gasquet, che, tolto il primo set, ha disputato una buona partita, regalando anche pregiati pezzi di bravura al pubblico inglese. Resta l’amaro in bocca al francese che non ha sfruttato appieno quanto di buono fatto durante il match, concretizzando solo una palla break delle sei procuratesi.

Va a Lopez invece il merito di non aver mollato dopo il tie-break perso, affiancando alla stanchezza fisica una freschezza mentale unica, concretizzando le occasioni guadagnate. È la giusta rivincita dopo il torneo del Queen’s e il coronamento di un sogno realizzato grazie a un tennis, che a definirlo ottimo, si rischia quasi di sminuire quanto effettivamente fatto dallo spagnolo.

Potrà essere lui a rappresentare la mina vagante del torneo iridato di Wimbledon?

Nel frattempo è giusto che si goda il meritato trofeo e riposi mente, e soprattutto corpo, in vista dello slam londinese.

Cronaca di Simone Marasi

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