Masters 1000 di Parigi-Bercy: le dichiarazioni dei finalisti

Andiamo a leggere cosa hanno dichiarato, al termine della finale dell'ultimo Masters 1000 del 2018, il vincitore Karen Khachanov ed il finalista, da oggi nuovo n.1 del mondo, Novak Djokovic: grande gioia per il 22enne moscovita, e parole di elogio verso di lui da parte del serbo

Fino a due giorni fa, solo quattro tennisti erano riusciti a battere Novak Djokovic (l’unico fino ad ora ad aver completato il “Golden Masters”) nella finale di un Torneo Masters 1000: gli altri tre Fab Four, più Sascha Zverev. Da ieri, si è aggiunto un quinto nome a questa lista: quello di Karen Khachanov. Il 22enne moscovita, al termine di una settimana perfetta, ha infatti vinto per 7-5 6-4 la finale dell’ultimo Masters 1000 di stagione, quello di Parigi Bercy, battendo Djokovic e mettendo il sigillo sul titolo più prestigioso della sua ancora giovane carriera.

Khachanov in posa con il titolo conquistato a Parigi
Khachanov in posa con il titolo conquistato a Parigi

Questo successo significa il mondo intero per me! E’ fino ad ora il più importante della mia carriera: avere l’opportunità di chiudere la stagione così, vincendo un torneo Masters 1000, e facendolo battendo Djokovic in finale, che da domani sarà n.1 del mondo, è incredibile. Non ci sono parole per esprimere come mi sento“. Prosegue il giovane russo, da oggi nuovo n.11 del ranking ATP, :“Gli obiettivi di inizio stagione erano gli stessi dell’anno scorso, ossia provare a finire la stagione più in alto possibile in classifica, continuare a lavorare duramente ogni giorno per migliorare il mio gioco e per arrivare a essere competitivo contro giocatori come Novak. In breve, avere più continuità e consistenza in questo tipo di tornei”. Khachanov ha anche espresso parole di gran rispetto e di elogio nei confronti del suo avversario di ieri: “Devo congratularmi con Novak, per il suo incredibile ritorno in questa stagione; so che da domani sarà di nuovo in vetta al ranking ATP, ed è un giocatore incredibile nella storia di questo sport, nonchè un’ispirazione per tanti giocatori; è stato un onore scendere in campo contro di lui” (dopo aver pronunciato queste parole durante la premiazione, Khachanov ha ricevuto una pacca sulla spalla sincera da Djokovic, che ha evidentemente apprezzato, ndr).

Khachanov ha poi ringraziato il suo team, la sua famiglia e in particolare sua moglie, che purtroppo ieri non ha potuto essere a Parigi per assistere al successo del marito. Riguardo l’analisi del match, queste le parole del (ormai ex) Next Gen: “Novak ha iniziato con grande intensità, come sappiamo: riesce a muoverti a destra e a sinistra del campo senza sosta, e all’inizio ho fatto molti errori. Poi però, sono riuscito ad elevare il livello del mio gioco, aumentando l’intensità, dando tutto quello che avevo, senza preoccuparmi più di tanto di cosa sarebbe successo: è stato così che ho recuperato il break. Una delle cose che secondo me devi tenere sempre a mente quando giochi contro Novak, è che se vai a rete, devi farlo nel miglior modo possibile, perchè lui ha un passante incredibile; mi ero preparato molto per questo, a seguire a rate con pochi passi un colpo aggressivo. A volte ha funzionato, a volte no, ma in generale il mio gioco è abbastanza aggressivo, e ieri ha funzionato”. 

L'abbraccio fra Khachanov e Djokovic subito dopo il match point
L’abbraccio fra Khachanov e Djokovic subito dopo il match point

Veniamo al finalista. Purtroppo non sono stato in grado di recuperare dal lungo match di ieri, ma ora non voglio parlare di questo” ha esordito il serbo in conferenza stampa, ripetendo che quelle sarebbero state le sue uniche parole riguardo alla sua condizione fisica. E ha cercato però di non utilizzare il fatto di essere fisicamente non al meglio come una scusa per la sconfitta, dando invece credito al suo avversario: Karen ha tutti i meriti possibili, ha meritato la vittoria senza ogni dubbio. E’ un giocatore giovane, che sta crescendo e si sta conquistando il suo posto nei piani alti del ranking, anche se, secondo me, è già un tennista di livello superiore. Oggi ha dimostrato grande qualità, a conferma del fatto che lo vedremo in futuro alzare al cielo molti importanti trofei” . Il serbo, che oggi si gode il primato nel ranking ATP, ha poi parlato del suo 2018, iniziato in salita e concluso davvero alla grande. “Sono soddisfatto della mia stagione. Da domani sarò di nuovo, ufficialmente, il n.1 del mondo, sarebbe impossibile non essere soddisfatti; cos’altro si può desiderare? Ho avuto una striscia di 22 successi consecutivi, ed un finale di stagione entusiasmante. Sicuramente finisco quest’anno con grande fiducia in me stessoha concluso il belgradese, che fra una settimana sarà impegnato, da nuovo n.1 del mondo, nell’ultimo atto della stagione: le ATP Finals di Londra.

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