Monaco: l’uomo che non smette mai di stupire

Il secondo master mille della stagione si avvia verso la sua conclusione, ci siamo quasi, il tabellone maschile è ormai allineato ai quarti di finale. I riflettori sono tutti puntati sui soliti noti: Djokovic che si salva con Dolgopolov, Murray che raggiunge la vittoria numero 500 nel circuito Atp, Nishikori che si sbarazza di Goffin, Ferrer che fa fuori Simon in due set e l’austriaco Thiem che si appresta a giocare il suo primo,e non crediamo l’ultimo, quarto di finale in un mille, e poi c’è il restante quarto di finale quello in cui va segnalato il ritorno di ‘Pico’ Juan Monaco che affronterà Tomas Berdych.

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Dopo un inizio di stagione a dir poco sconcertante con uscita al primo turno nei tornei australiani e a San Paolo, a partire dai due tornei sulla terra rossa sudamericana di Rio de Janeiro e di Buenos Aires si è rivisto il Monaco dei tempi migliori: ha perso in Brasile da Ferrer, ai quarti, arrendendosi al terzo set e nel torneo argentino da Nadal, in finale.  Si è poi arrivati ai due Masters Mille sul cemento outdoor americano dove, dopo aver disputato un ottimo Indian Wells eliminato dalla stella emergente Kokkinakis al tie break del terzo set nel terzo turno, si ritrova a giocare un quarto di finale qui a Miami sfruttando, va detto, anche l’assenza di Nadal nel suo quarto di tabellone.

Ieri Monaco ha giocato una partita molto solida battendo Verdasco e regalandosi un quarto di finale vitale per lui e per la sua voglia di continuare la sua carriera di professionista.

Pico, come viene soprannominato, si dice entusiasta di come sta giocando in questo periodo, dopo un inizio stagione che addirittura aveva messo in dubbio la voglia di continuare la sua carriera. Ha dichiarato: “Sono molto contento di come sto giocando cerco di godermi ogni momento in campo, quella contro Garcia Lopez è stata una partita molto intensa in cui ho dovuto tenere un ritmo alto e restare concentrato su ogni punto; sono molto soddisfatto di come sia andata la partita. Qui a Miami mi sento molto a mio agio e riesco ad esprimere il mio miglior tennis. Dopo l’inizio di stagione ricco di sconfitte mi chiedevo se valesse ancora la pena sacrificarmi e allenarmi duramente”.

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In questo torneo si è rivisto il Monaco dei tempi migliori, quello che nel 2012 ha raggiunto il suo best ranking con la posizione numero 10, eliminando in due set due giocatori con classifica migliore della propria come Gulbis e Garcia Lopez, e tornando al presente, ha dimostrato decisamente di essere in periodo di grazia giocando un ottavo di finale molto solido e senza apparenti difficoltà contro Verdasco,

Chissà che questa parentesi americana non gli sia di buon auspicio per l’imminente stagione sul rosso, la sua superficie preferita.

Ora l’aspetta un proibitivo quarto di finale contro Tomas Berdych nella sessione serale. Vedremo se Pico riuscirà a mettere in difficoltà anche il ceco, uno dei giocatori più in forma di questa prima parte di stagione. Di sicuro il pubblico, in buona parte composto da sudamericani sarà tutto schierato a suo favore, al limite della diseducazione, come già visto nelle precedenti partite di questo torneo con sudamericani in campo.

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