Nadal: “Non credo di aver sbagliato a giocare a Londra”

Rafa Nadal ammette che la decisione di giocare a Londra è stata sua, anche se parte della sua squadra gli aveva consigliato di non farlo. "Il trattamento che abbiamo fatto è stato un po’ alla disperata".

Rafa chiude l’anno anzi tempo. Purtroppo quel ginocchio già alla fine degli Us Open aveva cominciato a fare i capricci non gli ha consentito di competere al suo livello alle ATP Finals. Certo è che ha un credito con la buona sorte riguardo a questo torneo. Ben 4 volte non ha potuto partecipare e non ha mai vinto il trofeo. Forse non riuscirà a vincerlo così come è proposto adesso, infatti non ha mai nascosto che gradirebbe un cambio di superficie. Da grande lottatore qual è ha tentato di esserci, provando comunque a vincere il match d’esordio, correndo e sbuffando fino all’ultimo punto.  Ha dimostrato ancora una volta che ama molto questo sport e che le sue decisioni non hanno subito ingerenze di natura economica o di immagine. Mettendo un po’ a tacere chi lo accusava di lamentarsi un po’ troppo. Nadal lotta sempre perché è nella sua natura, da quando lo conosciamo lo ha sempre fatto e probabilmente non smetterà mai di farlo. Questa è forse la sua dote migliore che gli ha permesso di crescere molto nell’arco della sua gloriosa carriera e di raggiungere dei risultati eccezionali.

FINALE ANTICIPATO – L’altro ieri sera mentre guardavamo la partita è successo quello che tutti temevamo di più. È parso palese che lo spagnolo non avrebbe continuato a giocare le ATP Finals di Londra poiché i suoi problemi al ginocchio erano evidenti. Anche se è sembrato in grado di poter competere comunque contro il belga Goffin dimostrando che il suo spirito di combattimento può andare oltre il dolore nella conferenza stampa dopo la partita ha ammesso che qualunque esito avesse avuto il match si sarebbe comunque ritirato.
Rafa ha poi riconosciuto che la decisione di giocare nella O2 Arena è stata sua e che parte del suo team gli aveva raccomandato di non farlo. “Avevo un impegno con il torneo, con la città e con me stesso”, ha esordito Nadal. “E ‘stato l’ultimo torneo dell’anno e ha voluto giocare. Forse se fosse capitato nel mezzo della stagione o un in altro torneo, le cose sarebbero andate diversamente, ma ho dato tutto. Ho fatto quello che dovevo per provare a giocare, ma c’era poco tempo. Il trattamento fatto dopo Parigi era un po’ un tentativo disperato”, ha ammesso il campione spagnolo, che ha deciso di ritirarsi perché cercando di competere in queste condizioni fisiche sarebbe stato un calvario.

Nadal vince su cuevas

FINO ALL’ULTIMO – “A volte il dolore si può sopportare. Ma continuare non aveva senso, soprattutto sapendo che non riuscivo a muovermi come volevo negli spostamenti laterali. Questo è fondamentale per competere nelle partite di altissimo livello. Lo devo accettare , anche se non mi piace affatto, con la consapevolezza e la soddisfazione di aver avuto una grande stagione ma con la tristezza di non aver potuto concludere come avrei voluto. Nadal dice che una settimana fa ha discusso con la sua squadra sulla partecipazione a Londra e che la decisione di giocare è stata totalmente sua. “Ero in procinto di chiudere la stagione. Una parte del team avrebbe voluto ma è stata una mia volontà. Nessuno mi ha puntato una pistola alla testa per esserci. A volte le cose vanno bene e altre no. Bisogna accettare le cose con un buon atteggiamento” , ha spiegato Rafa, che considera gran parte dell’anno appena trascorso incredibile. “Sono molto felice per i bei momenti che ho vissuto. Non so quanto avrei pagato pur di avere un anno così, è mancato solo il lieto fine. Ma lo sport non deve nulla a nessuno”.

CONFRONTO CON FEDERER – Gli hanno inevitabilmente chiesto di Federer e se secondo lui avrebbe dovuto alleggerire di più il calendario proprio come ha fatto lo svizzero, che ha giocato ben 24 partite in meno dello spagnolo prima di arrivare a Londra. “Ho 31 anni, non 36. Io ho la mia carriera e lui la sua. Non credo che di essermi sbagliato. Sono il numero 1 al mondo, ho vinto due Slam e sono molto felice. Non mi pento di ogni decisione che ho preso. Ho deciso di giocare a seconda di come mi sono sentito “, ha dichiarato il Maiorchino, che ritiene i match contro Dimitrov in Australia e Del Potro a New York come i migliori dell’ anno.

MERITATE VACANZE – “Ora vado a casa a riposare. E ‘ora di staccare un paio di settimane. Quando il ginocchio lo permetterà, tornerò ad allenarmi con calma, senza fretta, anche se questo comporterà un ritardo nell’inizio di stagione”. Rafa ha concluso dicendo di avere buone sensazioni e nonostante tutto arriverà in buone condizioni. “Sarò pronto per iniziare l’anno molto forte, ho giocato molto bene e sono fiducioso di competere nuovamente per tutti i miei obiettivi”.

Di Franco Campagna

12 comments
  1. Non avresti dovuto andare però hai sfidato la logica ..un torneo che non hai mai vinto su una superficie ostica dove per essere competitivo avresti dovuto essere al 110% invece hai un problema al ginocchio quindi sei al 30% potevi perdere con chiunque e hai perso con Goffin poi il ritiro ..io non capisco ?

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