Next Gen ATP Finals, qualificazioni: intervista a Matteo Berrettini

Il giovane romano è uscito prematuramente dal torneo che doveva assegnare una wild card molto importante in una possibile ottica top 100. Nonostante questo, Matteo non perde di vista i suoi obiettivi. Anche Hyeon Chung presente all’evento di oggi.

Intercettato all’uscita dal campo dopo il match che lo ha visto soccombere per 43(5) 41 43(3) a un Filippo Baldi in forma smagliante, Matteo Berrettini, n. 122 ATP ed ex favorito del torneo, ha risposto ad alcune domande sulla partita e sulla sua stagione, tenendo fede alla sua fama di ragazzo umile e lavoratore, capace di tenere i piedi ben pianatati per terra.

Oggi sei apparso un po’ affaticato. Il motivo è la stanchezza accumulata nei numerosi appuntamenti di fine stagione?

“Sì, non mi sono sentito al 100% delle mie forze, e su questi campi si paga parecchio. Io non ho giocato al mio meglio, ma Baldi ha giocato un buonissimo match, ha sbagliato poco e fatto le scelte giuste. È stato merito suo riuscire a darmi fastidio e non permettermi di entrare in partita – e su questa superficie appena l’avversario prende un lieve vantaggio si decide la partita –, quindi bravo lui e così così io.”

Pensi che avere il favore del pubblico abbia aiutato il tuo avversario?

“Ho notato il tifo; è normale, lui è di qui, ma non sono cose che mi influenzano… D’altronde bisogna essere abituati a giocare anche con il tifo contro. L’unica cosa che ho da rimproverarmi è l’atteggiamento in campo, che poteva essere più energico, ma in questo periodo dell’anno va così.”

Questo è stato il tuo ultimo torneo della stagione o ne hai altri in programma?

“Sono iscritto ad altri due tornei ma non sono sicuro che parteciperò siccome è stata una stagione lunga e mi sento un po’ scarico. Deciderò insieme al mio team.”

La tua è stata un’annata positiva, adesso sei a ridosso dei top 100. Pensi di essere pronto per entrarci o ti manca ancora qualcosa?

“C’è parecchio da lavorare, sotto tutti gli aspetti, mentale in primis ma anche fisicamente e tecnicamente. Poi l’importante non è tanto entrare nei 100 ma rimanerci a lungo. Ho giocato alla pari con giocatori fra i primi 100 quindi mi sento pronto per quel livello, ma la cosa fondamentale è riuscire a ottenere continuità nel tempo e per quello serve tanto lavoro.”

Matteo-Berrettini-ATP-Challenger-Andria-2016-foto-Alessandro-Zijno

CHUNG GIA’ A MILANO – Mescolato ai tanti spettatori presenti allo Sporting Milano 3, anche Hyeon Chung, 55 al mondo e settimo classificato nella Race to Milan, assisteva alle partite di quest’oggi, appena arrivato da Parigi dopo aver perso da Nadal nel Master 1000 di Bercy in una partita molto lottata e interessante. Anch’egli ha avuto la cortesia di rispondere a due veloci domande, prima di tornare ad allenarsi per l’appuntamento che lo aspetta la prossima settimana.

Hyeon-Chung-Bercy-2017

Hai giocato un’ottima partita con Nadal qualche giorno fa. Che sensazioni ti ha lasciato?

“Rafa è il miglior giocatore al mondo al momento, non è facile giocare con lui. Io ho provato a giocare al mio meglio però… Magari la prossima volta.”

Che aspettative hai per le Next Gen ATP Finals?

“Semplicemente, sono molto soddisfatto e contento di essermi qualificato per Milano, perciò cercherò solo di godermelo, divertirmi e di fare del mio meglio. Poi vedremo dove potrò arrivare.”

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