Pablo Carreno: “Mi piacerebbe vedere Rafa al meglio a Londra”

sapendo che la rinuncia di Nadal gli permetterebbe di partecipare alle Finals, il giocatore di Gijon spera di vedere il maiorchino al meglio della forma a Londra"

Pablo Carreno è stato uno dei nomi più frequenti nella giornata di ieri nel circuito maschile, dopo che Jack Sock, con la vittoria al Master 1000 di Parigi-Bercy, si è assicurato, con una differenza di solo 50 punti, l’ottavo posto nella race e l’ultimo posto per giocare le ATP World Tour Finals.
Dopo aver questo posto quasi assicurato per molte settimane e dopo un finale di stagione complicato dopo il grande U.S. Open, Pablo non s’è perso d’animo, come dimostrato in quest’intervista.

Una possibilità di entrare

Il giocatore di Gijon è il primo nella lista delle riserve e un ritiro tra gli 8 qualificati gli permetterebbe di entrare come rimpiazzo. Uno di quelli con più dubbi sulla propria partecipazione è Rafael Nadal, che si è dovuto ritirare dal torneo di Parigi per un problema al ginocchio e dovrà sottoporsi a delle terapie con l’intento di arrivare su questo grande palcoscenico.
Tenendo conto che un ritiro del connazionale gli darebbe di diritto la possibilità di giocare all’evento conclusivo dell’anno, Carreno la prende con sportività e amicizia: “So che ha avuto problemi al ginocchio, e che è un problema un po’ cronico, ma è un grande compagno e amico e mi piacerebbe vedergli finire questa grande stagione a quel torneo“.

Pablo Carreno Busta

La sorpresa di essere sempre in corsa

Carreno ha detto di esser rimasto sorpreso dall’aver avuto una possibilità di entrare alle Nitto ATP Finals fino all’ultimo momento: “Dopo aver perso al primo turno a Parigi, non pensavo di poter arrivare a domenica con ancora possibilità di qualificarmi“, ha riconosciuto Pablo, a cui è mancata la confidenza necessaria in campo per vincere partite dopo la semifinale di New York: solo una la partita portata a termine positivamente dallo spagnolo da settembre ad oggi.
Non sono stato l’unico a giocare a lungo. Molti buoni giocatori si sono infortunati e hanno dovuto finire prima la stagione. Per fortuna io sono riuscito a recuperare in fretta“, dice.

L’infortunio e il rientro in campo

Il problema agli addominali nato durante il Roland Garros ha costretto Pablo a rimanere molte settimane fuori dal circuito: “Se non mi fossi fatto male, magari mi sarei qualificato per Londra ma le lesioni sono parte del nostro sport. Quella agli addominali è stata fastidiosa, perché mi son dovuto fermare per ben due mesi. Nonostante tutto, mi sono concentrato al massimo ed è stato un grande anno, il migliore della mia carriera, e per questo devo essere felice.

“I primi cinque mesi sono stati fantastici: semifinale a Buenos Aires, finale a Rio, semifinale a San Paolo e Indian Wells, e poi ho vinto all’Estoril. Poi mi sono infortunato, ma agli U.S. Open ho sorpreso. Gli ultimi mesi sono stati di livello molto basso”, racconta Pablo, che riconosce come la qualificazione al Master non fosse per niente nei progetti di inizio anno: “Non ho mai avuto l’obbiettivo di arrivare a Londra. Ovviamente, mi sarebbe davvero piaciuto poter giocare, ma già essere presente come sostituto è un sogno per me“, conclude.

Fonte: Punto de Break.

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