Pablo Cuevas, il cuore oltre l’ostacolo

“Il momento più difficile? Certamente dopo la prima operazione. Ho ricominciato ad allenarmi dopo alcuni mesi ma subito dopo ho capito che sarei dovuto andare ancora sotto i ferri".

Cuevas come Vanni ha saputo rialzarsi nei momenti difficili e da un anno a questa parte sta raccogliendo i frutti del suo talento. Ripercorriamo i momenti salienti della sua carriera.
E’ un giocatore da fondocampo, predilige la terra ed il rovescio, rigorosamente ad una mano, è una delle sue armi migliori. Queste in estrema sintesi le caratteristiche di Pablo Cuevas, numero 32 del mondo.

Diversi i punti di contatto tra i due finalisti del “Brasil Open”, torneo Atp 250 dotato di un montepremi di 505.655 dollari. Luca Vanni di soli 6 mesi più vecchio, ha avuto la carriera costellata da infortuni. Ma non è stato più fortunato Cuevas che nel 2011, una volta raggiunta la 50esima posizione è stato costretto a diversi interventi chirurgici al ginocchio che lo hanno tenuto lontano dai campi per oltre due anni e che lo hanno fatto precipitare fino alla 225esima posizione del ranking di singolare.

“Il momento più difficile? Certamente dopo la prima operazione. Ho ricominciato ad allenarmi dopo alcuni mesi ma subito dopo ho capito che sarei dovuto andare ancora sotto i ferri. Non conoscevo davvero la data del mio ritorno. Io non avevo certezze e i medici non davano risposte. Nei momenti più difficili mi ha aiutato la consapevolezza che prima dello stop stavo esprimendo un buon tennis e di solito per un giocatore che subisce un lungo stop non è così”

Pablo_Cuevas_2013_1 - tennis circus
L’uruguaiano, attualmente allenato da Facundo Savio, non può vantare così come Vanni, dei grandi risultati da junior, non avendo mai partecipato ad uno slam.
Nella carriera da Pro, i suoi successi più rilevanti sono stati il titolo di doppio maschile agli Open di Francia del 2008, in coppia con Luis Horna, successo che con la vittoria ai Movistar Open del 2009 gli ha permesso di raggiungere il 16º posto nel ranking doppio. In singolare, nel 2014 ha portato a casa i tornei di Bastad (battendo Sousa in finale) ed Umago, torneo in cui al secondo turno ha prima battuto il nostro Seppi 6-3, 6-1 e poi Fabio Fognini in semifinale.

Prima del torneo di San Paolo, non è stato particolarmente brillante il suo cammino di inizio stagione. A Sidney dopo aver sconfitto Almagro è uscito al secondo turno battuto da Kukushkin 7-5,7-5. A Melbourne si è fermato a sorpresa al primo turno degli Australian Open per mano di Bachinger 6-7(1), 3-6, 1-6.

In Brasile, Cuevas ha battuto in 3 set il ceco Vesely, negli ottavi ha avuto la meglio sull’argentino Facundo Bagnis, ritiratosi sul 1-5 nel primo set, poi ha sconfitto Almagro 6-3, 7-6 nei quarti, ed in semifinale ha prevalso nei confronti del colombiano Santiago Giraldo per 7-6, 7-5.

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