RIO2016: Niente terra rossa, le Olimpiadi si decideranno sul cemento

Il terreno di gioco del torneo 500 e la tradizione brasiliana non sono bastate; a Rio2016 si deciderà tutto sul cemento

Tennis. Sono state ufficialmente sciolte le riserve sulle Olimpiadi di Rio2016 per quanto riguarda la superficie di gioco per quanto riguarda il tennis. La scelta, che in primo luogo sembrava dovesse premiare la terra rosse, è alla fine caduta sul cemento: le motivazioni di tale scelta sembrano principalmente dovute momento della stagione nel quale avranno luogo i giochi olimpici, ovvero immediatamente prima dei “mille” canadesi e, dunque, nel periodo che precede gli U.S.Open.

Lo stesso Rafael Nadal, vincitore delle Olimpiadi del 2008 a Pechino in singolare, aveva recentemente espresso la propria soddisfazione vista la possibilità di giocare un evento così importante sulla sua amata terra rossa, eppure il campione di Manacor non potrà competere sul terreno amico, quello che gli ha permesso di conquistare ben 9 volte il titolo al Roland Garros; ogni indizio sembrava portare alla superficie più lenta, dato anche il fatto che il torneo ATP 500 di Rio si svolge su campi in “rosso”.

Non sono buone notizie anche per il team italiano, con Fabio Fognini e Andreas Seppi per i maschi e Sara Errani e Roberta Vinci per le femminile che prediligono tale superficie e tendono invece a soffrire il gioco veloce su asfalto. Il favorito assoluto diventa, dunque, l’attuale N.1 del mondo Novak Djokovic, che ha come miglior risultato proprio il bronzo del 2008, anche se i calcoli affrettati per una competizione così importante possono rivelarsi sbagliati, visto e considerato quanto possono cambiare le carte in tavola nei 18 mesi che dividono il mese in corso dai campionati olimpici.

Il dato interessante è quello che vedrebbe Roger Federer come l’unico FabFour rimasto senza medaglia d’oro in singolare, se Djokovic dovesse imporsi al Barra Olympic Park di Rio, nonostante sia l’unico dei quattro ad aver conquistato l’oro in doppio in compagnia del connazionale Stan Wawrinka sempre a Pechino 2008, oltre alla medaglia d’argento del 2012 quando perse la finale di Church Road (nei campi che ospitano il Major di Wimbledon) da Andy Murray.

Per quanto riguarda il circuito femminile, visto che le atlete componenti i podi delle edizioni 2004 e 2008 hanno tutte abbandonato l’attività professionistica, a far fede resta solo il risultato di Londra 2012, con Serena Williams che si era imposta su Maria Sharapova, oltre che nel doppio femminile in coppia con la sorella Venus, e il bronzo che era stato di Victoria Azarenka. Il duro outdoor non può far altro che favorire ancora di più Serena Williams rispetto alle sue avversarie, anche se, come detto per i colleghi maschi, il tempo passa per tutti e di acqua deve ancora passarne sotto ai ponti prima del fatidico “via” ai giochi di Rio.

L’avveniristica struttura che ospiterà il tabellone da 64 giocatori disporrà di tre campi principali, rispettivamente da 10.000, 5.000 e 3.000 posti, oltre ai campi secondari da 250 posti a sedere, regalando al pubblico un grande palcoscenico sul quale verrà incoronato il nuovo campione olimpico quattro anni dopo Andy Murray alle Olimpiadi di Londra.

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