Roger Federer: “È stato un match davvero difficile”

Lo svizzero ha sofferto molto contro Kohlschreiber ed è apparso in difficoltà per lunghi tratti: "Nei momenti decisivi non riuscivo ad esprimere il mio tennis", ha dichiarato.

Il cammino per la riconquista del trono di numero 1 è tortuoso. Sembra che le difficoltà che si palesano per il campione elvetico siano molteplici e non solo di carattere strettamente tecnico. Il preludio di questo match sembrava essere scontato. I precedenti non lasciavano scampo al tedesco. 12-0 lo score H2H e poco spazio alle eventuali sorprese. Ma la tredicesima è stata una partita piena di insidie a dispetto del pronostico. Il tennista tedesco ha avuto ben 2 set point nella prima partita. “Per fortuna sono riuscito ad annullarle e a vincere il set. Chissà come sarebbe andata poi se lo avessi perso”. Questo è quello che Federer ha detto alla stampa, quando gli manca ormai solo una vittoria per (ri)salire sul tetto della classifica mondiale. E’ possibile che anche un semidio come lui possa avvertire la tensione del momento?

PARTITA DURA – “Il match di stasera è stato molto complesso. Non sono riuscito ad alzare il livello del mio tennis e a trovare il ritmo che ho tenuto nel turno precedente. Credo che, in larga parte, sia stato per merito del buon lavoro che Philipp ha fatto, è stato lui a causarmi queste difficoltà. Nei momenti in cui la partita era bloccata, nei punti decisivi, non riuscivo a tirare i miei migliori colpi. E’ stata una dura battaglia, ho dovuto lottare, alla fine esser riuscito a vincere è stato un gran sollievo “, così si espresso Roger dopo aver ottenuto la vittoria in 1h 41min. “Incominciavo già a pensare a cosa dovevo fare nel secondo set, concentrandomi sul fatto che dovevo recuperare”, confida sinceramente lo svizzero, che ha dovuto annullare due set point per impedire ad un Kohlschreiber ispirato di aggiudicarsi il primo set.

Roger Federer

LE CHIAVI DELLA VITTORIA – “Non mi preoccupo molto di quello che accade, provo sempre a mantenere un atteggiamento più positivo possibile. Se non fai questo ti metti addosso pensieri negativi che possono solo danneggiarti. Pensi: ‘sono sotto 4-6, ho complicato le cose, avrei dovuto fare così, avrei dovuto fare diversamente’… ma non ne vale la pena. Se assumessi questo tipo di atteggiamento allora si che mi consegnerei al mio avversario. Lasciarsi andare a questo tipo di pensieri lascia sempre brutte sensazioni. E quando provi a rientrare nel match fai più fatica e nei momenti decisivi rischi di pagare questo calo di concentrazione”. Questo è il pensiero di uno dei tennisti più esperti del circuito.

NADAL E N°1 – Quando la conferenza stampa volgeva al termine, un giornalista ha ricordato a Roger che Rafa Nadal era in Olanda in quel momento per un evento organizzato dalla sua Fondazione. Lo svizzero non poteva non dedicare una battuta sincera. “Davvero? Potrebbe passare di qui”, dice con un sorriso. Il giornalista, che aveva posto la domanda, gli chiede se lo voleva lì per festeggiare il suo ritorno al numero 1. “No, non per quello”, risponde Federer. “Per star insieme ed uscire un po’ qui. Sono solo, la mia famiglia non è qui con me. Ad ogni modo, devo ancora superare i quarti di finale del torneo, quindi è ancora lui il numero 1 del mondo. Le cose stanno così com’erano”, ha chiosato con il sorriso sornione di colui che progetta un cambio al vertice molto presto.

Solo poche ore e sapremo se questo straordinario campione riuscirà una volta di più a regalarci e ragalarsi questo ennesimo record. Robin Haase e un po’ di tensione emotiva sembrano ergersi come ultimi ostacoli.

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