Smith: “Murray deve migliorare ancora se vuole restare numero 1”

Secondo il capitano della squadra britannica di Davis, Leon Smith, Andy Murray dovrà continuare il processo di miglioramento anche l’anno prossimo se vorrà rimanere in vetta alla classifica mondiale.

MAI FERMARSI – Dopo 122 settimane consecutive, Andy Murray ha posto fine al regno di Novak Djokovic, spodestandolo dal trono mondiale proprio in occasione della finale delle ATP Finals di Londra.

In un’intervista rilasciata al quotidiano scozzese The Herald, l’attuale coach della squadra britannica Leon Smith ha recentemente dichiarato: “Potete immaginare come sarà la preparazione di Andy nella pre-season. Dovrà assolutamente lavorare molto duramente e cercare di migliorare ancora di più. Ora che è il numero uno, deve capire come rimanerci e migliorare sempre. Non bisogna mai fermarsi.

Secondo Smith, Murray – che darà inizio alla prossima stagione al Qatar ExxonMobil Open il 2 gennaio – grazie ai 630 punti di vantaggio su Djokovic, potrebbe dare inizio ad una lunga permanenza da numero 1.

Nei primi sei mesi dell’anno, Nole dovrà difendere i titoli di Doha, Australian Open, Indian Wells, Miami, Madrid e Roland Garros. Eredità pesantissima di un incredibile inizio 2016 che gli hanno consentito di ottenere un vantaggio di oltre 8.000 punti sullo scozzese, dopo averlo battuto nella finale degli Open di Francia lo scorso 5 giugno.

DIVENTARE N.1 – Ma fu proprio da lì che ebbe inizio l’incredibile rincorsa di Andy. In cinque mesi lo scozzese – che raggiunse per la prima volta il secondo posto in classifica nell’agosto 2009 – è riuscito a mettere in fila una lunga striscia successi, tra cui il secondo trofeo di Wimbledon e la seconda medaglia d’oro olimpica, coronando tanto attesa rimonta con la vittoria del Master di Parigi Bercy e confermando la testa della classifica alle ATP Finals.

“Quello che trovo stupefacente è quanto si debba dare per spostarsi da n° 2 a n° 1”, ha aggiunto Smith. “Si può fare una corsa incredibile e passare da n° 100 a qualsiasi altra posizione, ma per passare da due a uno ci sono volute 21 partite di fila giocate ad un livello eccezionale.”

“Per fare l’ultimo salto bisogna essere pronti a chiedersi ‘Che cosa devo fare per essere sicuro di migliorare?’ Sono enormemente impressionato da come [Murray] continui a sviluppare il suo gioco, così come anche suo fratello Jamie. È davvero dedito a tutto il lavoro che deve fare per migliorarsi”.

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Fonte: ESPN.com

 

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