Stefanos Tsitsipas, pronto per il gran salto?

La prima finale in un Master 1000 raggiunta a Toronto è la ciliegina sulla torta di una stagione da incorniciare per il neo 20enne greco, su cui ora è lecito puntare per altri risultati di rilievo nella stagione sul cemento americano

Esattamente un anno fa, il mondo del tennis aveva imparato a conoscere il giovane Denis Shapovalov, dopo che il ragazzino canadese aveva realizzato un incredibile exploit nel torneo Master 1000 di casa, a Toronto, spingendosi addirittura fino alla semifinale. Fino a quel momento, Shapo si barcamenava ancora tra tornei Challenger e qualificazioni ad eventi ATP maggiori, data la sua classifica che lo vedeva ancora sotto la 100ma posizione, ma Toronto costituì il suo trampolino di lancio verso il tennis che conta. In quello stesso momento, sempre un anno fa, un altro giovane promettente, di nazionalità greca, Stefanos Tsitsipas, si fermava in semifinale al torneo Challenger di Portoroz. Anche lui aveva allora un ranking che non gli permetteva di accedere direttamente agli eventi maggiori, ed era ancora considerato dagli addetti ai lavori “solo” un giovane astronascente di belle speranze e con un gran bel rovescio ad una mano. Il 14 Agosto del 2017, Stefanos Tsitsipas, allora 19 anni appena compiuti, era n. 159 del mondo.

Catapultiamoci ora ai giorni nostri. Il ranking ATP di ieri, 13 Agosto 2018, parla chiaro: Tsitsipas è il n. 15 del ranking ATP, ed è lui il personaggio del momento. Ciò che probabilmente ha sorpreso, al di là del talento cristallino di Stefanos, già evidente fin da giovanissimo e su cui non si discute, è stato il suo miglioramento così rapido e la sua escalation di risultati, che lo hanno portato nel giro di 12 mesi dal veleggiare oltre la 150ma posizione fino a entrare nei top 15.

Il salto di qualità era iniziato verso la fine del 2017, con alcuni buoni risultati in eventi maggiori, fra cui spicca la semifinale al 250 di Anversa, e la qualificazione alle Next Gen ATP Finals mancata di un soffio. E poi il 2018 ha regalato al giovane Stefanos, di padre greco e madre russa, tantissime soddisfazioni. Dopo un inizio un po’ incerto, ma comunque con due quarti di finale raggiunti a Doha e Dubai, la stagione sulla terra (sua superficie preferita) ha segnato una svolta, con la prima finale raggiunta in carriera nel torneo ATP 500 di Barcellona (sconfitto da Nadal) e la semifinale ad Estoril, più altre discrete prove nei Master 1000 su rosso e al Roland Garros. Stefanos ha poi chiaramente fatto vedere di essere di già un giocatore che si adatta a tutte le superfici, ottenendo un ottimo quarto turno a Wimbledon (sconfitto da Isner). Per poi arrivare agli ultimi due exploit sul cemento del Nord America, con la semifinale raggiunta nell’ATP 500 di Washington, e poi l’incredibile settimana, appena vissuta, culminata col raggiungimento della finale nel Master 1000 di Toronto, fermato dal n. 1 del mondo Nadal. Ed è stata una finale stra-meritata, a cui il talento dal rovescio ad una mano non è arrivato per caso. Quattro top 10 piegati di fila (Thiem, Djokovic, Zverev, Anderson) lottando punto su punto, rimontando lo svantaggio, annullando match point, sono l’indice di una crescita continua, di partita in partita e di settimana in settimana, facendo anche tesoro delle esperienze passate, come dimostra ad esempio il match di Toronto vinto contro Sascha Zverev, che meno di una settimana prima aveva invece facilmente battuto Stefanos sul cemento di Washington.

Avevamo già scritto molto di lui (potete trovare articoli dettagliati su Tsitsipas qui e qui), ma forse nemmeno noi ci aspettavamo di vederlo, a questo punto della stagione e della sua carriera, già così in alto in classifica. E ora è lecito, visti i risultati e le prove di maturità offerte dal 20enne di Atene, aspettarci da Tsitsipas ancora degli exploit da qui a fine stagione, specialmente nell’appuntamento con l’ultimo Slam stagionale, gli U.S. Open. Che #tsitsifast sia pronto per il gran salto?

0 comments
  1. nell’articolo c’è scritto che la terra è la sua superficie preferita, falso, sia per tipologia di gioco, sia perché lo stesso tsitsipas ha più volte dichiarato che l’erba è la sua superficie preferita

    1. Cristina Failla vabbè non è detto che si riesca a giocar bene solo sulla superficie preferita, sicuramente il tennis di tsitsipas è da veloce ma si adatta benissimo a tutte le superfici

    2. Ciao Luca, e grazie del commento. In realta’ Stefanos ha dichiarato entrambe le cose, ma in tempi differenti. Ti riporto questa sua dichiarazione durante un’intervista rilasciata allorche’ era ancora n. 360 ATP e giocava i tornei Futures: “La mia superficie preferita è la terra. Ci sono cresciuto, il mio club ha solo campi in terra per cui è la superficie che conosco meglio tra tutte.Ti direi che mi piace anche l’erba, soltanto che ho bisogno di giocare un po’ di più ed abituarmi. Mi è sempre piaciuta l’idea e la sensazione di giocare sull’erba”.
      Ciao e grazie ancora
      Gabriele

    3. Ciao Luca, e grazie del commento. In realta’ Stefanos ha dichiarato entrambe le cose, ma in tempi differenti. Ti riporto questa sua dichiarazione durante un’intervista rilasciata allorche’ era ancora n. 360 ATP e giocava i tornei Futures: “La mia superficie preferita è la terra. Ci sono cresciuto, il mio club ha solo campi in terra per cui è la superficie che conosco meglio tra tutte.Ti direi che mi piace anche l’erba, soltanto che ho bisogno di giocare un po’ di più ed abituarmi. Mi è sempre piaciuta l’idea e la sensazione di giocare sull’erba”.
      Ciao e grazie ancora
      Gabriele

    4. Gabriele Congedo http://m.tennisitaliano.it/eleganza-e-autostima-benvenuto-tsitsipas-44400

      E poi sa giocare bene su tutte le superfici: sul cemento di Dubai aveva raggiunto i quarti, adesso sta facendo grandi cose a Barcellona, la semifinale ad Anversa era indoor… “Ma la mia superficie preferita è l’erba”.

      Sopra il link dell’articolo e sotto l’estratto che riguarda la superficie, comunque si diciamo che aveva detto entrambe le cose all’epoca

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