Tormentone Shapovalov: cosa cambia nella classifica della NextGen?

La stella di Shapovalov ha parzialmente oscurato la vittoria di Zverev a Montréal e riapero la corsa alle Finals Under 21 di Milano. Ci saranno delle nuove sorprese in questa corsa verso il torneo di Milano?

Grazie alla vittoria di ieri su Roger Federer, Alexander Zverev ha dimostrato ancora una volta di essere lui il dominatore assoluto della Next Gen o “Now Gen” (come l’hanno definita alcuni), ma il vero protagonista del Master 1000 appena concluso a Montréal è stato un altro: Denis Shapovalov.

ZVEREV AL COMANDO – Grazie alla sua impresa il canadese è riuscito a rubare la scena al tedesco Zverev, ormai sicuramente qualificato alle Next Gen Atp Finals e al terzo posto della Race to London, la classifica che determina gli otto partecipanti delle Atp World Tour Finals di fine anno. Con il raggiungimento delle semifinali nel torneo di casa, Denis, diciottenne canadese di origini israeliane, è riuscito a scalare notevolmente sia la classifica Atp (portandosi alla posizione numero 67, nuovo best ranking in carriera) sia la classifica riservata alla Next Gen, ovvero la Race to Milan, nel quale la giovane promessa del tennis canadese (e mondiale) ha guadagnato ben sette posizioni, arrivando a soli 10 punti dal gradino più basso del podio, occupato da Borna Coric. Coric, tennista ventenne croato, è salito di due posti nella speciale classifica, ai danni dei due russi Andrey Rublev e Daniil Medvedev (rimasti comunque a meno di 50 punti dalla zona podio). Al secondo posto della Race to Milan si conferma, anche lui quasi certo della qualificazione, un altro giovane russo: Karen Khachanov, al trentaduesimo posto del ranking Atp, che continua ad occupare la seconda posizione dietro il fenomeno Zverev.

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TANTI NOMI PER POCHI POSTI – Continuando a scendere la classifica targata Next Gen troviamo, dietro i già citati Rublev e Medvedev, una vecchia conoscenza per gli italiani appassionati di tennis: Hyeon Chung. Ad alcuni di voi molto probabilmente questa nome non dirà nulla ma i più esperti si ricorderanno sicuramente di lui. Il ventunenne sudcoreano è conosciuto dai tifosi italiani in quanto nel 2013 affrontò Gianluigi Quinzi nella finale di Wimbledon juniores, uscendone sconfitto. Quinzi, anche lui ventunenne, nato a Cittadella, si trova relegato alla posizione numero 260 del Ranking Atp e alla numero 41 della Race to Milan. Alle spalle di Chung, in bilico per la qualificazione, c’è il trio delle giovani speranze del tennis americano, composto da: Jared Donaldon (20 anni), Frances Tiafoe (19 anni) ed Ernesto Escobedo (21 anni). Subito dopo questo trio di giovani molto interessanti, vi è un gruppo formato da 18 giocatori anche loro molto bravi che non sono ancora riusciti a sfondare.

SORPRESE GIOVANISSIME – Questo grande gruppo è capitanato dal ventenne kazako Alexander Bublik, noto per aver eliminato Lucas Pouille al primo turno dell’Australian Open di quest’anno. Di questo gruppo fanno parte anche molti altri nomi noti tra cui il nostro Matteo Berrettini e il diciannovenne americano Taylor Fritz. Tra questi giocatori ce n’è anche uno che ha soli 17 anni e che conosce molto bene Denis Shapovalov. Stiamo parlando del giovanissimo Felix Auger-Aliassime, connazionale di Denis, con il quale ha trionfato nel doppio agli Us Open juniores del 2015. Di questo gruppo di giocatori rimasti per ora un po’ in ombra faceva parte fino ad una settimana fa anche Shapovalov, diventando la prova che grazie ad un risultato clamoroso, come quello ottenuto da lui a Montréal, la qualificazione alle Next Gen Finals non sarà solo un sogno, bensì realtà.

Marco Bevilacqua

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