Un anno amaro per Jerzy Janowicz

Nel novembre 2012 il polacco superò le qualificazione del BNP Paribas Masters di Parigi-Bercy diventando la vera sorpresa del torneo a soli 22 anni, raggiungendo la finale e sconfiggendo avversari molto più forti di lui come Philipp Kohlschereiber, il numero 3 del molto Andy Murray e il numero nove del ranking Janko Tipsarevic. In finale viene sconfitto dal numero cinque del mondo David Ferrer in due set. Era stata una vittoria da non sottovalutare poiché aveva guadagnato ben 43 posizione fino a classificarsi numero 26 del ranking.

Agli Australian Open 2013 raggiunge il terzo turno mentre a Wimbledon 2013 si presenta come 24esima testa di serie raggiungendo le semifinali ma viene successivamente sconfitto in quattro set da Andy Murray dopo che il polacco  si era distratto già dal secondo set permettendo allo scozzese di trovare l’occasione del break e di cambiare volto al match in suo favore.

Ma ora per Jerzy Janowicz è un momento delicato, le luci della ribalta si stanno spegnendo, infatti sta continuando l’anno orribile che porta il polacco a scendere fino al numero 51 ATP.  Che si sia un po’ adagiato sugli allori dopo il successo ottenuto negli anni passati?

A fine 2013 è stato un mal di schiena; durante l’estate australiana del 2014 è stato un piede rotto a causare gran parte delle sue sconfitte. Nel 2014 a Wimbledon ha giocato contro l’australiano Lleyton Hewitt che nel 2002 vinse il suo secondo Grande Slam a Wimbledon battendo in finale David Nalbandian.  A Wimbledon il polacco ha sconfitto Somdev Devvarman e Lleyton Hewitt prima di perdere contro Tommy Robredo in cinque set. Questa terza perdita al turno con Robredo ha significato una perdita di 610 punti per la classifica, e un calo significativo nella classifica, portandolo fino al numero 51.

A Bastad in Svezia si è dovuto arrendere all’ennesimo infortunio al piede sinistro che lo ha costretto alla resa finale. A beneficiarne è stato Dusan Lajovic che ha approfittato del forfait del suo avversario quando il suo match era 6-3, 1-1. Ancora alle prese con problemi fisici prima l’ernia dello scorso autunno poi il problema al piede come da inizio 2014 la madre commenta: “Mio figlio non potrà giocare nei prossimi mesi, si sottoporrà a Varsavia adegli esami e potrebbe operarsi. Ha un problema all’osso navicolare”.

Qualunque sia il vero motivo della apparente caduta di Jerzy è il momento di ritornare al lavoro e concentrarsi sulla carriera poiché per adesso il suo futuro è tutt’altro che roseo.

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