Aus Open: pseudodiscorsi di ringraziamento di Masha e Serena

Forse i più giovani tra di voi, oltre ad avere le guance gremite di crateri e una lussazione cronica al polso destro, non conoscono una delle storie più oscure e controverse che hanno segnato indelebilmente la storia degli Australian Open. Abbiamo deciso di demolire questo muro di omertà e raccontarvela, mettendo a repentaglio la nostra incolumità; a patto però che la smettiate di pasticciarvi il pube per qualche minuto.
Correva l’anno 1964 – oddio, correva forse è eccessivo, diciamo che camminava a passo sostenuto, e il neozelandese William Marpion conquistava il suo primo torneo del Grande Slam, a seguito di una memorabile finale con l’idolo di casa Jim Pin. Durante il rituale discorso di ringraziamento Marpion, forse per riscattare l’onore della propria nazione, decise di rivelare l’ingrediente segreto dell’amatriciana di canguro: giustappunto, il canguro. La clamorosa divulgazione ebbe un effetto devastante sull’intera economia australiana.
Il povero William venne immediatamente prelevato dalle forze speciali australiane e recluso a tempo indeterminato nel bagagliaio di una smart. Da quell’infausta edizione, gli organizzatori decisero di modificare il protocollo delle premiazioni, costringendo i finalisti a consegnare i discorsi di ringraziamento con almeno 24 ore d’anticipo, in modo da poter apportare le dovute censure.
Un nostro impavido inviato, la cui fedina penale è sporca quanto una pantegana trasandata, è riuscito ad intrufolarsi nel caveau degli Australian Open e trafugarli per noi.
Oggi pubblicheremo quelli di Serena Williams e Maria Sharapova. Da domani saremo dei morti che camminano, sappiatelo.
Serena_Williams_Madrid_2013

SERENA WILLIAMS
“Beh, non so davvero che dire, sono troppo emozionata, non pensavo davvero di farcela stavolta.
E’ stata una battaglia, non è mai facile giocare con la stronz, pardon, non è mai facile giocare con Maria . Ricordo ancora quando nel 1984 riuscisti a strapparmi un turno di servizio, è stato un trauma per me. Da allora non sei più riuscita a vincere un punto e oggi, nonostante il doppio 6-0, mi hai dato del filo da torcere come sempre, ti rispetto schifos, scusa, Maria (risate sguaiate del pubblico).
Prima di tutti, vorrei ringraziare mio padre Richard. Grazie papà. Grazie per avermi negato l’infanzia, costringendomi a tenere ‘sta minchia di racchetta in mano per 18 ore al giorno e grazie per avermi fatto capire quanto sia importante farsi venire una crisi isterica ogni volta che sbaglio un punto in vantaggio di un set e due break, ti voglio bene bastardo.
Grazie Patrick, anche se non abbiamo più dei rapporti sessuali la tua vicinanza è fondamentale per me. Però stasera ti tocca.
Ci sono stati dei momenti difficili per me negli ultimi anni, momenti in cui ho creduto davvero di dover lasciare questo sport; se sono ancora qui lo devo alle due figure spirituali che mi proteggono e mi assistono. Grazie Dio e grazie Crispy McBacon. Con doppio formaggio e senape a parte.
Lasciatemi concludere rivolgendo un pensiero al moderno Nelson Mandela, carcerato per garantire a noi tutti di vivere in un mondo più giusto e più libero, sperando che questo eroico martire possa riabbracciare presto i propri cari. Fabrizio Corona libero!!!! (ovazione della Rod Laver Arena)”.
maria-sharapova-wimbledon-tennis-championships-2014-1st-round_1

MARIA SHARAPOVA
“Wow!! Sono davvero scossa, in questi casi non so mai cosa dire, faccio fatica a tenere a freno la mia emotività .
La commozione mi fa sbavare tutto il mascara. Il mascara della mia nuova linea Sugarpova, da oggi in offerta speciale nei principali punti vendita di Melbourne.
Ora però basta con le lacrime, desidero cogliere questa occasione per ringraziare tutte le persone che mi vogliono bene .
Ringrazio le mie amiche – o meglio – ringrazio la mia amica, o meglio, ringrazio la persona che stipendio per far finta di essere mia amica: senza di te tutto questo non sarebbe stato possibile.
Grazie Grigor, anche se non te lo dico spesso significhi molto per me, sei un bravo bambino e stasera, dopo aver finito i compiti, per ringraziarti a dovere ti sottometterò usando una frusta meno rigida delle altre.
Ah, mi hanno appena confermato che il bonifico della mamma di Corona è andato a buon fine, quindi posso urlarlo a squarciagola: Fabrizio Corona libero!!!  “.

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