Eugenie Bouchard: “Ho bisogno di tranquillità e fiducia. Con questa ricetta posso tornare alla vittoria”

Nella terrazza VIP del Mutua Madrid Open, la campionessa canadese Eugenie Bouchard (classe 94) ha rilasciato una breve intervista ai giornalisti di TENNISTOPIC. La canadese ha parlato dell’indiscussa sorpresa del 2014, ha esaminato il tennis di oggi, i rapporti con il suo nuovo allenatore e spera che la terra battuta diventerà il suo miglior alleato per cercare di raggiungere Singapore e rimanere in cima alla classifica mondiale.
Rogers Cup - Montreal
Ecco l’intervista:

  D-  Ciao Eugenie, come stai? Sei felice di essere a Madrid?

 R – Certo, sono molto felice di tornare a Madrid. Ci sono stata solo una volta non ho ottenuto un buon risultato; l’anno scorso ho perso al primo turno. Mi sento in dovere di fare meglio questa volta.

D – Parli spagnolo?

R – Si, un pò. (ride) ¿Cómo estás? (con un ben marcato accento)

D – E per quanto riguarda la Spagna, ti piace come paese?

R – Si moltissimo! Il cibo, in Spagna è incredibile. In genere ho mangiato molto meglio in Europa in generale, e questa è una delle cose che preferisco di questa parte di stagione. Si mangia davvero bene qui: Italia, Francia e ovviamente Spagna. Amo la cultura spagnola, sono qua solo da un paio di giorni e spero di proseguire nel torneo per poter rimanere tutta la settimana.

D – Si dice molto che i sostenitori di questo torneo siano molto calorosi. Cosa ne pensi?

R – Si, è vero; sono molto appassionati e come tanti da queste parti molto animati. Penso che tutti i giocatori, io sicuramente, siano contenti di avere un pubblico come questo con una speciale atmosfera che che circonda il torneo. Anche nei campi di allenamento è pieno di spettatori ed è fantastico. Mi piace sapere che moltissime persone lasciano le loro case  per venire a guardare noi atleti anche solo durante un allenamento. Lo adoro.

D – Recentemente le giocatrici spagnole stanno facendo davvero molto bene. Cosa ne pensi di Carla e Garbine?

R –  Penso che loro due siano sempre state due giocatrici molto brave. Due tra le migliori. Stanno migliorando, ma ognuna in modo diverso. Ho giocato con Carla, che è stata probabilmente la partita più difficile della mia vita, nei quarti di finale del Roland Garros lo scorso anno. Questo è certamente il match di cui sono più orgogliosa della mia carriera fino ad ora. E’ quel tipo di avversaria difficile da affrontare mentalmente perché gioca alla grande anche sulla terra e quindi è stato molto difficile vincere quel giorno a Parigi. Onestamente, penso che stia giocando magnificamente quest’anno.

bouchard roland garros

D – Pensi che è il momento per un cambiamento nella classifica per le nuove giocatrici?

R – Si, credo che il momento sia arrivato. E’ tempo che la nuova generazione di giocatrici prenda il sopravvento. Chiaramente le giocatrici come Serena Williams e Maria Sharapova esprimono ancora un livello elevatissimo, ma credo che d’ora in poi vedremo molte sorprese. Penso che sia il normale processo di ricambio generazionale il quale sarà molto interessante da seguire. Spero di essere io una di quelle.

D – La tua avversaria di primo turno sarà Barbora Zahlavova Strycova.

R – Ah si? Non avevo la minima idea di chi fosse la mia avversaria (ride), grazie di avermi informata (ride ancora). Con lei ho giocato diverse volte, mi ricordo che l’ultima sfida agli US Open è stata molto lunga. Barbora è molto grintosa e non sarà assolutamente una partita facile.

D – Rivedendo il tuo 2015 ci sono 5 sconfitte consecutive, cosa è necessario per riacquistare la fiducia?

R – Speriamo che le tapas spagnole possano aiutarmi in questa missione (ride). Vediamo se riuscirò a giocare un po’ meglio. Scherzi a parte, la verità è che secondo me è una cosa più che naturale; a volte non si trovano le sensazioni e non si riesce più a vincere. Ho bisogno di tranquillità e fiducia. Credo in me stessa senza alcuna esitazione e naturalmente dovrò continuare ad allearmi duramente. Con questa ricetta posso tornare alla vittoria.
Australian Open Tennis
D – Qual’è la chiave per lasciarsi alle spalle questa crisi? Iniziare come se la stagione ricominciasse?

R – Forse (sospira), si. Iniziare di nuovo può essere un buon modo. Pensare al futuro e continuare a lavorare. Forse la chiave è proprio ricominciare tutto da zero. Quello che voglio è tornare competitiva e sono già pronta per tornare in guerra.

D – L’anno scorso sulla terra sei uscita al primo turno a Madrid e Roma, ma hai vinto un titolo a Norimberga e fatto semifinale al Roland Garros. L’obiettivo di quest’anno qual’è? Con quali risultati ti sentiresti felice dopo aver terminato questa parte di stagione?

R – Soddisfatta? Se un torneo non lo vinco non potrò mai essere del tutto soddisfatta. Ho sempre, sempre, sempre voglia di fare meglio. Non ho mai avuto la sensazione di essere soddisfatta dei risultati ottenuti. Sapevo e so che quest’anno, confermare i risultati dell’anno scorso sarebbe stato difficile, quindi ora cercherò solo serenità e tranquillità in campo. Non voglio pormi dei traguardi specifici, voglio giocarmi torneo dopo torneo cercando di fare il mio meglio. Tutto quello che ho intenzione di fare è migliorare il mio gioco e se ci riuscirò i risultati arriveranno sicuramente.
bouchard finale
D – Il torneo di Singapore (Master Finale) ancora l’obiettivo?

R – Ovviamente è ancora il mio obiettivo arrivare la. Lo è quest’anno e lo sarò per ogni stagione che verrà. E’ un qualcosa che sta nel mio subconscio, perché io cerco di concentrarmi solo sul presente e non pensare alla fine della stagione. Detto questo sarebbe una cosa stupenda giocare di nuovo a Singapore.

D – E’ stato recentemente presentato al mondo del tennis il tuo nuovo allenatore, Sam Sumyk, allenatore storico di Vika Azarenka. A cosa state lavorando insieme?

R – Beh ovviamente non abbiamo avuto la migliore delle partenze. Questo è chiaro, ma solo se si parla in termini di risultati. Abbiamo parlato molto del mio gioco e con un occhio al futuro. Entrambi ci siamo allenati duramente e credo che dobbiamo continuare su questa strada. Il momento chiave deve ancora venire e spero che la svolta arrivi presto. E’ stato un rapporto con non poche difficoltà sin dall’inizio. Penso però che con il tempo potremmo fare veramente bene.

D – Chi pensi siano le tre giocatrici più forti sulla terra battuta?

R – Semplicemente le prime tre giocatrici in classifica. Se sono le prime tre sono le più costanti su ogni superficie, compresa la terra. Tuttavia la terra costringe a fare più scambi e lottare di più a prescindere dalla classifica. Secondo me la terra rende difficile ogni partita perché devi costruire ogni punto e pensare più del solito. Il circuito è pieno di guerrieri quindi nessuna partita sarà facile.

D – Serena quest’anno è imbattibile? Ha all’attivo 20 vittorie e 0 sconfitte.

R – Io credo di no. Siamo tutti battibili. Daltro canto siamo essere umani giusto? Non si può pretendere che qualcuno non possa mai perdere. Anche se quel qualcuno è Serena.

 Grazie alla sua tenacia e il carattere da vera campionessa, la Bouchard è destinata ad essere una delle più grandi tenniste della prossima epoca.

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