Francesca Schiavone: la leonessa stupisce ancora

Francesca Schiavone, per noi italiani altrimenti nota come “Nostra Signora dello Slam “,  detiene vari record da quello di essere la prima italiana ad aver vinto un torneo del Grande Slam, a quello dell’ aver raggiunto la posizione mondiale più alta tra le italiane, con quell’indimenticabile quarto posto.

Per i nostalgici di questo sport l’immagine di lei stesa per terra, mentre bacia, annusa e mangia la terra rossa del Roland Garros nel 2010, non potranno mai essere dimenticate, ne superate. Fare un ritratto della “Leonessa” credeteci non è affatto compito semplice,  tecnicamente parlando, a nostro avviso, la Schiavo è il prototipo della tennista “perfetta”, perché oltre ad un gioco fatto di variazioni continue, di dritti in topspin, che costringono le avversarie ai teloni, c’è molto di più.

Francesca Schiavone of Italy celebrates winning her women's final against Samantha Stosur of Australia at the French Open tennis tournament at Roland Garros, in Paris

Anche se proprio non le è mai piaciuto, il soprannome di Leonessa, rispecchia totalmente il suo carattere e soprattutto la sua forza mentale, non a caso, in carriera sono state molte le volte che ha finito per vincere partite in rimonta annullando anche 8 match point. Questo è il caso della partita contro la romena Begu, nel quale Francesca, trovatasi sotto 06 nel tie-break del set decisivo, è stata costretta ad annullare ben 8 match point, per poi portarsi a casa l’incontro. 

Come dimenticare poi la partita più lunga della storia del tennis femminile, che ovviamente non poteva non vederla protagonista. Stiamo parlando del match di ottavi di finale degli Australian Open 2011, contro la russa Svetlana Kuznetsova durato ben 4 ore e 44 minuti, che ha visto la Schiavo imporsi per 16-14 nell’ultimo e decisivo parziale . Ci rende orgogliosi precisare che Francesca è l’ultima tennista al mondo ad aver vinto uno Slam utilizzando il rovescio ad una mano

Di fronte ad una campionessa con talento da vendere, che a 34 anni non è ancora sazia di competizioni e vittorie, ci si può solo inchinare. Non si può certo pretendere che abbia la continuità dei giorni migliori, ma a noi va bene così. Non si possono descrivere le emozioni che ci ha trasmesso agli Internazionali BNL d’Italia lo scorso anno, quando con il suo tennis spettacolare, piegò la Bouchard e la Muguruza, facendo capire che il tennis non è fatto solo di “bordate” o di potenza pura. L’ennesima perla, questa enorme campionessa, ce l’ha regalata proprio ieri sconfiggendo la numero dieci del mondo Angelique Kerber.
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La tennista milanese all’inizio del nuovo anno, pubblicò sui social network una parte della sua letterina a Babbo Natale, al quale chiedeva semplicemente un tennis ” più fresco”.
Queste le sue parole:” questo Natale voglio trovare sotto l’albero, per portarlo con me tutto l’anno, un tennis nuovo, più giovane,fresco,integro entusiasmante e che torni a regalarmi soddisfazioni personali e professionali”.

Nonostante la stagione per lei non sia iniziata nel migliore dei modi, ricorderete le eliminazioni precoci in quel di  Auckland per mano di Urszula Radwanska e nel primo slam stagionale contro Coco Vandewege,  Francesca non si è persa d’animo. La voglia di giocare è ancora tanta e anche quella di stupire, non a caso dopo pochi minuti, in ogni campo del mondo, tutti istintivamente iniziano a tifare per lei. Francesca è capace con un solo colpo di far infoucare il pubblico di qualsiasi stadio, ricorderete tutti infatti quanto successe agli Us Open nel 2010,  Inseguito ad un suo spettacolare tweener contro la Bondarenko.

La Francesca Schiavone che abbiamo visto ieri sul veloce indoor di Anversa, ha dimostrato di non essere solo una “terraiola”, ma una giocatrice capace di portare a casa qualsiasi risultato su ogni superficie. La numero 10 del mondo, Angelique Kerber, è stata la spettatrice di un match in cui non ha potuto fare altro che commettere errori su back a filo rete e su colpi ad effetto della milanese. La Schiavo ha avuto il potere di mandare la tedesca letteralmente fuori di testa, tanto da concludere l’incontro con un doppio fallo. Il match durato meno di un’ora e terminato con lo score di 61 61 si è rivelato già dalle prime battute senza storia.
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Queste sono state le dichiarazioni a caldo della milanese: “è una grandissima soddisfazione, lei è una giocatrice molto forte. Aver vinto tre match nelle qualificazioni e due nel tabellone principale è davvero importante a questo punto della carriera».
Francesca si può definire “una maestra di vita“, per la determinazione che la porta a non mollare mai e a non avere paura di chi ha di fronte. Dal canto nostro vogliamo solo ringraziarla, per aver dimostrato ancora una volta che le magie si possono fare anche con una racchetta, usandola sapientemente a mo di bacchetta magica, e che le soluzioni di gioco possono essere tante, per intenderci non solo il “tira più forte”. Ancora una volta GRAZIE campionessa!

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