Il Samsung Open come emblema del tennis femminile

Favorite? Macchè. Pronostici? Neanche a parlarne. A Lugano vince l'imprevedibilità. E le quattro semifinaliste sono quelle che non t'aspetti.

DAL NOSTRO INVIATO – Kudermetova e Kuznetsova hanno perso. Spero per voi che non abbiate letto il pezzo di ieri, o che non mi abbiate ascoltato. Se lo avete fatto, avete perso entrambi gli euro puntati sulle due sopracitate. Vorrà dire che anche questo sabato sera la Snai non pagherà la cena della vostra fidanzata. Dovrete farlo voi. Come sempre, no?

Veronika ha concesso tanto, troppo. Nonostante la buona percentuale di prime in campo (62 percento) ha lasciato sempre o quasi a Hercog il dominio dello scambio, e quindi il pallino del gioco. Ha fatto quello che ha voluto, la sinuosa Polona, dal primo all’ultimo quindici. Il primo set è stato più combattuto del secondo, anche perchè era stata proprio Kudermetova la prima a breakkare (si è fatta recuperare nel game successivo e superare in quello dopo ancora). Il secondo è stato a senso unico, e il match mai in discussione. Anche durante le fasi di equilibrio del primo parziale era evidente che la russa non avrebbe retto a lungo le bordate della slovena. Sarà quindi Hercog a giocarsi un posto in finale al Samsung Open. L’ultima semifinale nel circuito maggiore di Polona risale a luglio dell’anno scorso. Comunque vada domani, sarà un successo.

Di fronte la slovena si troverà la francese Fiona Ferro, vincitrice di un match tiratissimo contro  la svizzera Stephanie Voegele. In entrambi i parziali la numero 108 della classifica Wta si è trovata costretta a rimontare nel punteggio, ma ha saputo tenere i nervi saldi nei momenti giusti, riuscendo a chiudere in due long-set (il secondo al tie-break) sotto gli occhi del deluso pubblico luganese. Fiona è probabilmente la tennista parsa più solida da lunedì ad oggi: non ha ancora perso un set.

Il match più interessante di oggi è stato, come da previsioni, quello tra Kristyna Pliskova e Svetlana Kuznetsova. L’incontro si è giocato davvero su pochi punti e alla fine l’ha spuntata colei che ha avuto più coraggio. Il servizio non è mai stato una discriminante e questo ha reso ancor più divertenti i giochi: la ceca e la russa hanno scaldato il pubblico del Tennis Club Lido con passanti all’incrocio delle righe, stop-volley miracolose, risposte violentissime e palle corte notevolissime. Kristyna a tratti pareva non poter reggere la forza impressa da Svetlana sui propri colpi, ma è stata meno fallosa è più capace di capire e cogliere l’attimo; Kuznetsova ha mostrato più di una volta segni di nervosismo e la sua avversaria è stata abile a colpire proprio in quei frangenti.

Domani la gemella di Karolina sfiderà la rediviva Iga Swiatek, trovatasi sotto di un set e un break contro Vera Lapko; bravissima poi a rimontare.

E la pioggia? Pigiando con cautela i tasti del pc scrivo che dovrebbe dar tregua anche domani.

Wta Lugano, quarti di finale:

P. Hercog b. V. Kudermetova 6-4 6-1

F. Ferro b. S. Voegele 7-5 7-6(5)

I. Swiatek b. V. Lapko 4-6 6-4 6-1

Kr. Pliskova b. S. Kuznetsova 4-6 6-3 7-5

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