Madison contro Sloane: atto conclusivo

Poche ore alla finale femminile di questi US Open, dove due americane cercano la prima affermazione Slam nella loro carriera

Due settimane fa i cancelli di Flushing Meadows si spalancavano, dando inizio alla 137esima edizione degli U.S. Open. Speranze, aspettative, certezze, delusioni, hanno tutte accompagnato tennisti e tifosi durante ogni giornata del torneo, rendendo la già emozionante atmosfera che si respira tra i campi da gioco, ancora più carica di significato. Chi tornava dopo gravi infortuni, chi aveva tutto da guadagnare, chi invece tanto da perdere; Qualcuno sarebbe potuto diventare numero uno, qualcun altro lo è diventato. C’è chi ha fatto commuovere, chi ha trasformato il campo in un luogo magico, chi ha deluso tutti. Dopo tutti questi giorni, lo US Open 2017 sta per conoscere la sua fine. Una fine tutta stelle e strisce.  Dopo aver battuto sei giocatrici ciascuna, dopo essere state in campo 18 ore complessivamente, le due contendenti per la vittoria finale, stasera, daranno vita ad un match senza esclusioni di colpi. Madison Keys contro Sloane Stephens.

MADISON KEYS – 22 anni, nata a Rock Island, Illinois. Dopo una prima parte di stagione da dimenticare (iniziata solo a marzo a causa di uno stop per infortunio), Madison arriva all’ultimo appuntamento Slam annuale forte della vittoria al torneo di Stanford e del terzo turno a Cincinnati, perso solo da Garbine Muguruza, futura vincitrice. Nei primi due turni liquida in due set Elise Mertens e Tatjana Maria, mostrandosi in forma, ma le prima fatiche arrivano con il match successivo. Sotto i riflettori dell’Athur Ashe Stadium, la Keys rimonta un set di svantaggio ad Elena Vesnina, e approda al quarto turno, dove ad attenderla c’è la testa di serie numero 4, Elina Svitolina. Fin dai primi scambi, il match tra l’ucraina e l’americana, mostra quanto tutte e due siano intenzionate a farsi strada nel torneo. Dopo il primo set vinto al tiebreak da Madison, e il secondo dominato dalla Svitolina, il match si protrae al parziale decisivo. Con un break nell’ultimo gioco, la statunitense sigilla la vittoria e scivola verso i quarti di finale. Fiduciosa dopo le due vittorie al terzo, Madison Keys non lascia alcuna chance alle sue avversarie di quarti e semifinale. Sconfigge Kaia Kanepi in poco più di un’ora e, il giorno dopo, ha la meglio sulla connazionale, e amica, Coco Vandeweghe, in due comodissimi set. Madison alza le braccia al cielo, urlando di gioia. La sua prima finale Slam, circondata dal calore del pubblico di casa.

SLOANE STEPHENS – 24 anni, nata a Plantation, Florida. Dopo la famosa semifinale raggiunta all’Australian Open nel 2013, la carriera della Stephens ha conosciuto svariati momenti bui, legati soprattutto ai tanti infortuni subiti. Quest’estate, però, l’americana sta vivendo un periodo di forma smagliante, che le ha permesso di arrivare in semifinale sia in Canada, che a Cincinnati. In terra newyorkese ci si aspettava un buon risultato da parte sua, e fortunatamente, ha voluto quasi “strafare”. Battuta Roberta Vinci al primo turno, il percorso di Sloane sembrava dovesse finire già al turno successivo, contro la testa di serie numero 11, Dominika Cibulkova. Dopo due ore e quaranta minuti, invece, ad esultare è proprio la Stephens. Il match le infonde tanta fiducia, ma, dopo la vittoria facile contro Ashleigh Barty, al quarto turno iniziano le fatiche vere e proprie. La tendenza di Sloane è sempre quella di vincere il primo set, crollare nel secondo, ma poi, in qualche modo, riuscire a spuntarla nel parziale finale. Così è stato fino alla finale. Dopo Julia Goerges al quarto turno, la statunitense riesce a sconfiggere Anastasija Sevastova, concludendo il match al tiebreak conclusivo, vinto per 7 punti a 4. Le tante ore passate sui campi da gioco, e la differenza di esperienza, rendono Sloane la non favorita nel match di semifinale contro Venus Williams. Ancora una volta stupisce tutti. Tra straordinari vincenti, da tutte e due le parti, la Stephens si porta a servire sul 6-5 in suo favore, nell’ultimo decisivo parziale. Una risposta in rete di Venus, permette a Sloane di esultare. E anche per lei, la sua prima finale Slam, con il pubblico di casa attorno.

NOVITA’ – Le premesse sembrano delineare un gran match. Entrambe hanno uno stile di gioco molto simile; colpi potenti, precisi, accompagnati da grandi corse. Vincenti ed errori, nelle loro partite, si sprecano, ad evidenziare l’esplosività del loro tennis. È molto difficile stabilire una favorita, perché entrambe alla prima volta nell’atto finale di uno Slam. La tensione sarà la stessa, così come la voglia di impressionare il pubblico. Questo equilibrio, in una finale, rende ancora più eccitante l’atmosfera. Forse Madison potrà, nella distanza, risultare più lucida, ma non dimentichiamoci che Sloane Stephens riesce sempre a districarsi nelle più difficili condizioni. Come spesso accade nel mondo del tennis, la differenza la farà la testa, e non la racchetta. Chi riuscirà ad avere i nervi più saldi, a tenere sotto controllo l’ansia e l’agitazione, avrà la meglio. L’unica certezza è che da stasera una nuova giocatrice WTA avrà un titolo del Grande Slam in bacheca, e che, dopo due anni, un’americana tornerà a trionfare nella Grande Mela. Sono state due settimane lunghe ed intense, ma noi appassionati, magari egoisticamente, assistiamo alle finali con quel pizzico di tristezza, coscienti di dover aspettare ancora un anno prima di rivedere lo spettacolo dello US Open. Nostalgici, ma felici, facciamo a Madison Keys e Sloane Stephens un grande in bocca al lupo. E stasera, vedremo chi tra le due potrà alzare il trofeo al cielo, diventando la Regina della magica, frenetica e calorosa New York.

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