Roberta Vinci: “Purtroppo oggi è andata male ma sono contenta”

Dopo la sconfitta con Simona Halep, Roberta Vinci ci ha concesso un'intervista nella quale ha espresso di essere contenta del suo gioco espresso oggi nonostante la vittoria sia scappata per un soffio.

CIAO ROBERTA, GRANDE PARTITA OGGI, NOI NON TI VEDEVAMO DA UN PO’ GIOCARE COSI’ BENE, FORSE MERITAVI LA VITTORIA OGGI, COS’E’ SUCCESSO? “Si sicuramente una bella partita, un’avversaria molto forte, il primo set è andato male ma poi sono arrivata ad un passo dalla vittoria, lei non ha mai mollato, ha rallentato alla fine, aspettava, io avevo paura, ho perso qualche punto soprattutto con il back. Un pò di insicurezza in quei momenti può capitare, lei è una giocatrice molto forte, condizioni molto particolari, c’era vento e la palla qui in altura va molto veloce. Sono molto dispiaciuta perchè sono arrivata a due punti dalla vittoria, ma cerco di vedere il lato positivo, una buona prestazione oggi e anche al primo turno contro la Kasatkina. A me queste condizioni piacciono, è un campo veloce e la palla va veloce. E’ un torneo che mi piace, però purtroppo oggi è andata male.”

NEL SECONDO SET, DOPO L’INTERVENTO DEL COACH, TI ABBIAMO VISTO ATTACCARE UN PO’ DI PIU’, POI PERO’ HAI ABBANDONATO QUESTA STRADA, E’ STATO UN CAMBIO TATTICO O L’AVVERSARIA TI HA IMPEDITO DI ATTACCARE? “No, diciamo che Francesco (Cinà ndr), mi dice sempre di attaccare e essere aggressiva, di variare, di usare la palla corta sfruttando anche il vento. Io non sono una che si mette lì a palleggiare. Sul fatto di attaccare di più non è stato un cambio di strategia, forse lei giocava più lungo e avevo difficoltà ad attaccarla.”

FISICAMENTE TI ABBIAMO VISTA BENE, TU COME TI SENTI? “Bene, ho avuto qualche acciaccio al tendine d’achille, un po’ di mal di schiena, però sto bene e girerà anche in mio favore. Nel tennis ci sono periodi che giochi bene e periodi che giochi male, dipende anche dai sorteggi, a volte un sorteggio o una partita ti possono cambiare tutto. Sono positiva, io do sempre l’anima, ho lottato più che potevo ma purtroppo oggi è andata male, adesso penso già al prossimo torneo.”

ESATTO, IL PROSSIMO TORNEO SARA’ ROMA, COSA CAMBIA RISPETTO A QUI? “Cambia tutto, cambiano le condizioni, il fatto psicologico incide tanto, per noi italiani giocare a Roma è un’arma a doppio taglio. C’è chi si esalta e chi ha l’effetto opposto. Le condizioni rispetto a qui sono molto diverse. Adesso mi servirà qualche giorno per ambientarmi per cercare di essere in forma a Roma. Spero di giocare meglio rispetto agli anni scorsi.”

PROPRIO A ROMA NEL 2013 HAI GIOCATO CONTRO LA HALEP, MA NON E’ STATO COME OGGI: “Lì la Halep iniziò la sua carriera e la sua ascesa, lei è una giocatrice molto forte, sbaglia poco, è una dura. Top ten e campionessa in carica qui dimostrano ciò.”

ULTIMA DOMANDA, QUEST’ANNO NON TI ABBIAMO ANCORA VISTO GIOCARE IN DOPPIO, LA TUA CARRIERA CONTINUA IN QUELLA SPECIALITA’? “No no, già faccio fatica a giocare in singolare, io non giocherò mai solo il doppio, quando smetto il singolare smetto definitivamente di giocare a tennis. La carriera da doppista è finita, con Sara ho vinto tutto, è stato molto soddisfacente, sono più che contenta ma è finita.”

0 comments
  1. Come lei stessa ha ribadito è mancato solo un poco di coraggio in più nei momenti topici. Però da fuori è più facile giudicare cosa sia meglio e cosa peggio; quando sei in campo e devi decidere in una frazione di secondo è più complicato. Comunque brava Roberta, essere stata a due punti dall’eliminare la campionessa in carica rimane un fattore positivo per la sua fiducia.

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