Schiavone e Vinci, la fine di un’era

Con ogni probabilità, Roberta Vinci e Francesca Schiavone giocheranno al Foro Italico per l'ultima volta. Non si tratta solamente del ritiro, immediato e non, di due giocatrici, ma della fine di un'era.

Gli Internazionali BNL d’Italia si avvicinano sempre di più, e come annunciato mesi fa dalla stessa Roberta Vinci, il Foro Italico sarà la sede del suo ultimo match in carriera. Il torneo di Roma è da sempre uno dei tornei più importanti per la tarantina, ma la pressione del pubblico di casa ha sempre avuto la meglio sulla voglia di vincere e di far bene. Il bilancio di Roberta è di 6 vittorie in ben 13 partecipazioni, a dimostrazione delle sue grosse difficoltà sui campi del Foro.

Questo non sminuisce minimamente gli immensi risultati di Roberta Vinci, che all’età di 35 anni e in evidente fase di declino, chiuderà in bellezza la sua carriera. A prescindere da quale sarà il suo risultato, non si potrà parlare di delusione, non si potrà parlare di rammarico. Pur non conoscendo l’avversaria, nessuno si aspetta una grande prestazione o il torneo della vita: si tratta di una giocatrice che scenderà in campo ufficialmente per l’ultima volta in carriera. Nonostante la voglia di smettere sia sicuramente tanta, non potranno non ritornarle in mente le immagini della sua infanzia, della prima partecipazione a Roma, di tutti i momenti vissuti in campo. Porre fine ad una carriera da tennista dopo ben 19 anni di professionismo significa iniziare un nuovo capitolo della propria vita. Nessuno, se non gli altri giocatori, può immaginare ciò che comporta rimanere ad alti livelli per circa 10 anni, la fatica e gli sforzi per mantenersi sempre motivati. Nella sua carriera non sono mancati alti e bassi, ma non bisogna dimenticare che parliamo di una delle giocatrici più forti nella storia del tennis italiano, senza tralasciare la meravigliosa carriera da doppista con Sara Errani. Citare i risultati, le vittorie e le sconfitte sarebbe ripetitivo e quasi inutile. Adesso non ci sono più punti da difendere, non c’è più un ranking da scalare, c’è solo la voglia di raggiungere la meta nel migliore dei modi.

Negli ultimi mesi (soprattutto), numerosi tifosi azzurri si sono schierati assolutamente a favore del ritiro di Roberta Vinci, complici anche le numerose sconfitte quasi inspiegabili per un talento cristallino come quello della pugliese. Tra i vari commenti non sono di certo mancate le critiche, quasi un must al giorno d’oggi.  Arrivati a pochi giorni dal ritiro ufficiale dal tennis, non possiamo che ringraziare una giocatrice come Roberta. Le critiche e i pareri negativi, così come gli ultimi tornei e le uscite premature contano davvero poco: si viene ricordati per i risultati migliori, non di certo per un’eliminazione al primo turno in un WTA International.

Grazie Roberta per averci fatto emozionare, grazie per averci anche fatto soffrire, perché lo sport è questo. Abbiamo gioito ed esultato con te nei momenti migliori e ti abbiamo sostenuto nei momenti peggiori. Il circuito WTA sente già la mancanza del tuo gioco, tanto elegante quanto insidioso per le avversarie. Grazie per aver riscritto pagine intere di storia.

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Sebbene il ritiro di Roberta Vinci sia già difficile da affrontare, potrebbe arrivare nel giro di pochi mesi il ritiro di un’altra colonna portante del tennis italiano: Francesca Schiavone. Dopo la mancata Wild Card dello scorso anno al Foro Italico, si pensava che l’azzurra non avrebbe più avuto la possibilità di giocare a Roma. Invece, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la notizia di una WC alla Leonessa grazie ad una nuova regola della WTA, che permette alle ex vincitrici slam di richiedere un invito riservato alle top 20.

Lo scorso anno, solo in teoria, doveva essere l’ultimo nel circuito maggiore per Francesca Schiavone, ma la sua immensa voglia di competere e anche alcuni buoni risultati l’hanno convinta a continuare anche in questo 2018. In questa stagione, però, ha finora disputato solo 4 match, perdendoli tutti. Nell’ultimo periodo ha preferito dedicarsi ad una lunga serie di allenamenti per essere al massimo della forma sia a Roma che a Parigi, sperando in una wild card per la vincitrice dell’edizione di 8 anni fa del Roland Garros.

Non si parla di certezze, ma è molto probabile che questa sia l’ultima apparizione di Francesca sui campi del Foro Italico. Ciò che ci induce a pensarlo non è solo un fattore anagrafico (classe 1980, 38 anni) ma anche un fattore prettamente tennistico: i pochi match disputati l’hanno portata a scendere in maniera vertiginosa in classifica, che la vede attualmente al numero 262.

Se Schiavo dovesse annunciare il ritiro in questa stagione, rischieremmo di perdere non una ma ben delle giocatrici che hanno fatto la storia del tennis italiano. Francesca è stata la prima azzurra a spingersi lì dove nessuna era ancora arrivata, è stata l’ispirazione per le altre, che di lì a poco avrebbero dato vita ad un’era splendida del tennis italiano, culminata con la finale agli US Open 2015 tra Pennetta e Vinci.

Comunque vada il loro torneo, Roberta e Francesca hanno già vinto. 

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0 comments
  1. Una grande tristezza. Grandi giocatrici e grande modello per le italiane. Guardando in questi giorni le “emergenti” alle pre-quali mi è venuto da piangere Luca Mingori

  2. Ma ce l’hanno fatta a far fuori la GIORGI! VERGOGNOSI! Giorgi end family hanno mille responsabilità per la distruzione di una carriera ma la GIORGI è la n° italiana! Non c’è nulla da fare tutto ciò che ha sede a Roma o passa per ROMA diventa sterco umido!

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